Classe 1998, Piemontese di Rivoli (comune in provincia di Torino). Federico Gatti è un centrale difensivo dalla statura imponente, ben 190 i centimetri su cui può fare affidamento. Cresciuto nelle giovanili dell’Alessandria, il ragazzo, prima di arrivare alla convocazione in Nazionale, ha calcato anche i campi duri di periferia della Promozione e dell’Eccellenza col Pavarolo. Per guadagnarsi da vivere in passato ha fatto il muratore, il serramentista e ha riparato tetti. Ma in testa, o meglio, nel cuore, ha sempre avuto un solo e unico obbiettivo: giocare a calcio. Anche le parole del padre, Ludovico Gatti, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ci fanno capire tutta la passione che ha sempre avuto fin da bambino per questo sport: “Ricordo il giorno in cui ci ha detto di voler mollare la scuola per diventare calciatore. Era in quarto superiore, aveva appena preso due debiti. Era in bilico tra il 5,5 e il 6, ma i professori non lo aiutarono, così ci disse con serenità che non avrebbe studiato. ‘Voglio solo giocare a calcio, trovare la mia squadra. Se serve parto e vado in America, a Malta, in Germania, ma il mio sogno è giocare’. Alla fine l’ha realizzato“.
Dalla serie D con il Verbania al contratto con la Juventus
Dopo aver militato in Promozione ed Eccellenza, Gatti viene pescato nel 2018 in serie D dal Verbania. Da qui inizia la sua scalata che lo porta a vestire le maglie di Pro Patria in Serie C e la chiamata del Frosinone nel 2021 dove ha ottenuto 36 presenze, segnato 5 gol e si è messo in luce come uno dei difensori centrali più interessanti e affidabili della stagione. Per averlo in Serie A le squadre si danno battaglia: corteggiato da Torino, Napoli e seguito pure dall’Inter di Beppe Marotta. Alla fine però, arriva il clamoroso sorpasso a tinte bianconere. Le parole del padre, ancora una volta chiamato in causa, testimoniano tutto alla perfezione: “Nei mesi scorsi sapevamo che la Juve fosse interessata a mio figlio, poi c’è stato il sorpasso del Toro. Sembrava tutto fatto, Juric aveva già chiamato Federico per spiegargli che progetto avesse in mente per lui. Non sappiamo cosa sia successo: è piombata all’improvviso la Juve, il giorno dopo era al J Medical per le visite e poi ha firmato il contratto. Siamo ancora sballottati: abbiamo vissuto emozioni inimmaginabili fino a pochi anni fa”
Gatti e la Nazionale: un sogno ad occhi aperti
Il contratto con la Juventus è solo una piccola parte di quello che il futuro avrebbe riservato a Gatti. Pochi mesi dopo, infatti, è arrivata la convocazione da parte del Ct Mancini per lo stage in Nazionale. Il tecnico azzurro, rimasto colpito dalle qualità di Gatti, lo ha voluto con sé per questo ciclo di impegni in Nations League. In nazionale Gatti è stato senza dubbio uno dei migliori in campo. Preciso, attento, come se giocasse da tempo nell’Italia: “In campo non guardo in faccia a nessuno” ha detto dopo il pari sul campo del Wolverhampton. “Giocavo così in Promozione e gioco così ancora oggi“.
GATTI, per ora una scommessa tutta da confermare…..