Felipe Anderson è sbarcato a Roma per riabbracciare la Lazio. Il club di Lotito ha postato la foto del brasiliano sul suo account Twitter. Segnale forte e che sa di ufficialità virtuale. Infatti la Lazio deve aspettare il via libera della FIGC per ufficializzare l’acquisto a causa dell’indice di liquidità negativo.
Il brasiliano ritorna in Italia dopo l’esperienza in Inghilterra, al West Ham, e quella lusitana al Porto. La formula sarà quella dell’acquisto a titolo definitivo per 3 milioni da versare nelle casse del West Ham assieme al 50% della futura rivendita del brasiliano. Anderson firmerà un contratto di 4 anni a 2,2 milioni a stagione.
👋🏻 Nice to see you in Rome again, @F_Andersoon! #CMonEagles 🦅 pic.twitter.com/qKHLS7THIg
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) July 13, 2021
Il ritorno del figliol prodigo
5 anni alla Lazio, 177 partite giocate e 34 reti. Questo i numeri di Felipe Anderson prima del divorzio avvenuto nel 2018. Il brasiliano ritorna dov’è diventato grande, dove ha messo in mostra quel talento intravisto ai tempi del Santos.
Nel 2018 quell’addio che era già nell’aria da mesi. Felipe Anderson lasciò la Lazio per 38 milioni di euro, la cifra pagata dagli inglesi del West Ham. Un addio previsto e forse in ritardo per quel salto di qualità tanto atteso.
Con la Lazio i numeri e le prestazioni raccontano un giocatore di classe. Incisivo tra gol e assist sfornati giocando da ala o esterno d’attacco. Poi i problemi fisici, quelli che hanno frenato Anderson in vari momenti delle sue 5 stagioni alla Lazio. La crescita non è totale.
Il gioco di Inzaghi e il 3-5-2 non favoriscono la sua fantasia. Da esterno si dovrebbe sacrificare di più a sfavore della fantasia e delle incursioni nella trequarti. L’addio è scritto ma la carriera di Felipe Anderson non decolla.
Londra e Porto per la discesa
Gli Hammers sono i primi a credere nelle doti del brasiliano. L’ex-compagno di Neymar è il candidato per la fascia sinistra. Estro e fantasia sono l’offerto di Felipe Anderson per il West Ham.
Alla prima stagione non delude. Per lui ben 9 gol in Premier League. Bottino importante per un esterno d’attacco, specie con i ritmi del campionato inglese. Gli hammers applaudono la sua tecnica e il suo destro a giro. Plausi che dureranno poco.
Nella stagione successiva per lui 1 solo centro in 27 presenze. La stagione 2020-2021, invece, non fa a tempo a iniziare che il West Ham decide di mandarlo in prestito al Porto. Lusitani fenomenali soprattutto in Champions League. Male, invece, Anderson. Per lui solo 5 presenze e guai fisici. Rispedito al mittente.
Lazio, Sarri e Felipe Anderson: un triangolo per ripartire
Con l’addio di Simone Inzaghi per l’Inter, a sorpresa orfano di Conte, la Lazio ha dovuto riorganizzarsi. I biancocelesti avevano iniziato il loro percorso col tecnico piacentino nel 2016.
5 stagioni e mezza hanno dato un’ossatura e un’identità alla squadra. Il 3-5-2 ha valorizzato il centrocampo e gli esterni di sacrificio come Lazzari e Lulic. In avanti, invece, un matrimonio tattico tra il bomber Immobile e una seconda punta più dinamica.
Tutto questo non è facile da modificare ma è il compito che spetta a Sarri. L’ex-allenatore di Juventus e Napoli gioca con il 4-3-3, servendosi di un tridente offensivo molto dinamico come visto al Napoli tra Higuain, Mertens e Insigne.
Felipe Anderson, quindi, è il primo candidato per ricoprire il ruolo di ala sinistra. In rosa i biancocelesti non hanno giocatori con queste qualità, anzi. Aspetto fondamentale per garantire i gol del neocampione d’Europa Ciro Immobile. In attesa della firma, la grande trasformazione chiesta a Sarri parte da un altro elemento incerto come Anderson.
Il brasiliano, infatti, è in cerca di rilancio ma la tenuta fisica è un grande punto interrogativo. La visite mediche, che si svolgeranno a breve, sapranno dire di più. Dopo di che la Lazio e Felipe Anderson potranno riprendere là dove si sono lasciati.