Dopo la sconfitta contro il Barcellona, la prima di Pirlo da allenatore, la Juventus è chiamata a fare punti sul campo del Ferencvaros: una vittoria potrebbe mettere una buona ipoteca sul passaggio del turno per i bianconeri. La Vecchia Signora ha già affrontato in passato una squadra ungherese, nella Coppa dei Campioni 1972/73: la Juve superò l’Ujpest ai quarti di finale con un 2-2 complessivo tra andata e ritorno, passando il turno per i gol in trasferta.
Nella conferenza stampa della vigilia ha parlato il tecnico della Juventus, Andrea Pirlo: «Budapest? E’ una bellissima città, ci sono già stato altre volte per giocare partite e la ricordo sempre con piacere. L’importante per noi è vedere lo stadio e il campo, concentrandoci su quello che dovremo fare domani sera. La partita col Barcellona ci ha fatto capire che dobbiamo migliorare e che per giocare certi tipi di partite bisogna avere determinazione e organizzazione in più. Sapevamo che avremmo incontrato una grande squadra, trovarla così presto forse ci ha fatto bene. Lavoreremo su quella gara, ci servirà quando andremo a Barcellona».
Ferencvaros-Juventus, Pirlo sugli avversari: «Giocano bene e con personalità»
Pirlo analizza la gara di Cesena contro lo Spezia dal punto di vista tattico: «Il modulo era lo stesso, sono cambiati gli interpreti. McKennie ha svolto lo stesso lavoro che hanno fatto Kulusevski e Ramsey in altre partite. A Cesena mi è sembrata la soluzione migliore per allungare gli avversari dalla parte di Cuadrado e attaccare lo spazio. Domani ci sarà qualcun altro ma il nostro concetto di calcio non cambia».
Sul Ferencvaros: «Li abbiamo studiati: giocano bene a calcio con personalità, a Barcellona non meritavano quel passivo pesante e anche contro la Dynamo Kiev hanno disputato una buona partita. E’ una squadra da temere, ha buone trame di gioco, giocatori veloci e aggressivi. Dobbiamo rispettarli: i tre punti in Champions League sono difficili da prendere contro chiunque e quelli col Ferencvaros contano quanto quelli col Barcellona».
Ci saranno quasi 20mila persone ad assistere al match: «Ci condiziona in meglio perché il pubblico ti dà quella sensazione di sentire maggiormente le difficoltà o la paura del rischio quando arrivi in zona difensiva. Come è stato a Kiev, l’incitamento dei tifosi aiuta ad alzare l’attenzione soprattutto nella fase difensiva per qualche giocatore che forse in un determinato momento sta pensando a qualcos’altro. E’ un fattore positivo per noi e per la gente che viene allo stadio».
Cuadrado: «La partita col Barcellona ci ha dato uno schiaffo»
In conferenza stampa anche l’esterno colombiano Juan Cuadrado: «La partita con il Barcellona ci ha dato uno schiaffo. Oggi però siamo qui con maggiore fiducia dopo aver vinto l’ultima partita (contro lo Spezia, ndr); siamo stati corti e compatti in diverse occasioni. Faremo vedere quello che siamo, vogliamo fare risultato e speriamo che vada tutto bene. Dovremo giocare con la stessa voglia e determinazione proponendo il buon calcio che ci sta insegnando il mister, lo stiamo provando in ogni allenamento. Budapest? Alla prima impressione sembra una città bellissima, lo stadio è molto bello e giocare con il pubblico è sicuramente diverso».