L’ex allenatore della Fiorentina, Beppe Iachini, è tornato a parlare dopo la fine del contratto con la società di Commisso.
Il tecnico italiano si è soffermato sulla stella dei Viola Dusan Vlahovic, ha parlato del livello raggiunto dall’attaccante classe 2000 e del suo futuro.
Fiorentina, Iachini: ”Vlahovic da Juventus”
Beppe Iachini ha parlato delle voci di mercato intorno all’attaccante serbo: ”Dusan ha la stoffa, la tecnica, la personalità e la forza da grande squadra. Poi che sia Juventus, Real Madrid o Manchester United non spetta a me dirlo. Dopo Haaland, Dusan è il miglior attaccante classe 2000. Proprio per questo non mi stupirei se lo prendesse la Juve, ma nemmeno se la Fiorentina lo trattenesse: Commisso è molto legato al ragazzo. Queste sono valutazioni da dirigenti, non da uomini di campo come me”.
Sui paragoni con i campioni del passato: ”Bobo Vieri. Piede mancino, bella stazza, ottima difesa della palla, bel tiro, buona tecnica ed eccellente attacco della profondità. E soprattutto, come Vieri, Vlahovic è uno che fa gol”.
”Dybala e Vlahovic coppia esplosiva”
L’allenatore italiano ha poi parlato di un altro campione che ha allenato, Paulo Dybala: ”Sono entrambi mancini, ma come dico spesso: averne di attaccanti cosi. Quelli bravi come Paulo e Dusan possono sempre giocare insieme. Sarebbero una coppia esplosiva e insieme continuerebbero a segnare tanto. Dybala nell’ultima annata è stato molto sfortunato, ma il suo talento non è in discussione: parliamo di un campione che si è imposto a suon di reti e scudetti anche in mezzo ai tanti big della Juventus”.
”Sampdoria? Non posso confermare”
Beppe Iachini ha poi parlato del suo futuro e dell’interessamento della Sampdoria: ”Ho saputo di questa considerazione. Qualche anno fa erano circolate voci anche per la Sampdoria, ma in ogni caso non potevo muovermi essendo ancora sotto contratto. In questo momento parlando di Sampdoria non posso confermare, nè smentire, non dico niente”.
Sul passato a Genova: ”Mi è dispiaciuto parecchio non poter restare, avremmo potuto proseguire il percorso di valorizzazione di molti giovani. Mi vengono in mente ad esempio Icardi, Obiang, Krsticic, Soriano, Rossini, oltre ad Eder e Pozzi. In quei mesi hanno dato tanto alla Sampdoria, tutti insieme abbiamo raggiunto in rimonta l’obiettivo della promozione, ricevendo il giusto riconoscimento dall’intero ambiente. Il mio ricordo è vivo come fossi rimasto per dieci anni alla Sampdoria“.