Focus Serie B: il momento positivo del Brescia

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Nostalgia del calcio giocato di sabato? Non temete, torna il focus Serie B targato 11contro11 che nella fattispecie analizzerà il momento della nuova capolista: il Brescia. Scivola in terza posizione il Pisa che addirittura non vince da 5 giornate, mentre nella parte bassa della classifica vince la Ternana. Tuttavia, come ogni settimana, per maggiori informazioni potete consultare il nostro resoconto

Focus Serie B, il Brescia: cronistoria biancazzurra

Prima di parlare di organici, presidenti e vecchie glorie, analizziamo uno dei soprannomi dei lombardi: la Leonessa. Il riferimento alla regina della savana è datato 1438, quando il Senato veneto proclama la città degna sposa di Venezia, il leone, per fedeltà. Il nomignolo acquistò valore 400 anni più tardi, durante le 10 giornate di Brescia che si rivoltò all’oppressore austro-ungarico. Il Brescia Calcio nascerà poi nel 1911 e partirà dalla terza categoria lombarda. Tuttavia, dopo appena un ventennio le rondinelle approdano in Serie A. Dopo la retrocessione avvenuta nel 1942/43, il capoluogo lombardo rivedrà la massima serie a metà degli anni ’60. Comunque, il periodo d’oro del Brescia coincide con l’arrivo in panchina di Carlo Mazzone. Il suo 11 titolare poteva contare su personalità come Pirlo, Guardiola, Tare e per ultimo Roberto Baggio.

Focus Serie B: il momento positivo del Brescia

Durante quel periodo i biancazzurri riescono a raggiungere l’ottavo posto in Serie A e addirittura giocano la finale di Coppa Intertoto. A condannarli la regola del gol fuori casa contro il Paris Saint Germain. I francesi schieravano in campo gente come AnelkaArteta, ma gli italiani rispondevano con Toni e il divin codino. Tuttavia, il top scorer della storia bresciana non è nessuno tra questi nomi, bensì l’airone Andrea Caracciolo con 173 centri in 399 presenze. 

Comunque, durante il nuovo millennio raramente il Brescia torna in A, anzi rischiando di finire il Lega Pro graziati dallo scandalo combine che ha riguardato il Catania. A risollevare le ambizione bresciane è Massimo Cellino che rileva il club nel 2017. Il presidente ex Cagliari vince il campionato cadetto nel 2019. La stagione successiva, però, i lombardi retrocedono malgrado l’acquisto dell’autoctono Mario Balotelli.

Serie B: la stagione delle rondinelle

Durante la finestra di mercato estiva, la leonessa attua un corposo re-styling. Infatti, dopo aver ceduto Sandro Tonali al Milan ed Ernesto Torregrossa alla Sampdoria pescano dalla massina serie. In Lombardia arriva Rodrigo PalacioMehdi LérisFilip Jagiello da Bologna, Sampdoria Genoa. Oltretutto anche in panchina si attua un cambio guardia con Filippo Inzaghi che prende il posto di Pep Clotet. 

La prima giornata viene risolta dalla nuova punta Bajic in doppietta Terni. La settimana successiva ci si accorge della vera forza del Brescia che schiaccia per 5-1 il Cosenza al Rigamonti. Nei successivi tre turni, i biancazzurri ottengono 5 punti pareggiando consecutivamente con Crotone Frosinone. La prima sconfitta però arriva nel derby contro il Como che espugna Brescia con il risultato di 2-4. I lombardi accusano il colpo e perdono al Renato Curi di Perugia per 1-0. Da quel momento in poi arrivano 4 risultati utili consecutivi, tra i quali l’importante vittoria al Vigorito di Benevento per 0-1. Nelle prossime due giornate al Brescia è chiesto di riconfermarsi, prima con il Vicenza e poi in casa nell’attesissima sfida contro il Pisa.

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