Friburgo-Juventus (0-2): analisi tattica e considerazioni

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L’analisi tattica di oggi riguarda la partita che è valsa il passaggio del turno della Juventus ai danni del Friburgo. Ancora una vittoria di misura, ancora un match senza subire goal. Le due partite hanno dimostrato che la Juventus ha meritato il passaggio del turno contro una squadra che rimane una squadra difficile da affrontare anche se priva di grandi individualità ma ricca di personalità e forza fisica.

Friburgo-Juventus (0-2): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Friburgo-Juventus: le formazioni

Christian Streich, fresco del suo consueto rinnovo annuale, nonostante le attese non cambia il modulo e schiera il Friburgo con il 3-4-3. Cambiano però alcuni dei protagonisti rispetto alla scorsa settimana, soprattutto in attacco. A difendere la porta dei tedeschi Flekken. Difesa a tre con Sildillia a destra, Gulte a sinistra al posto dell’indisponibile Lienhart. A guidare la difesa dalla posizione centrale, il confermatissimo Ginter uno dei migliori dell’andata. A centrocampo confermato con Gunter, Hofler, Eggestein e Kubler. La linea offensiva vede Gregoritsch centrale a sfruttare i suoi 193 centimetri affiancato da Holer, lui un goal l’aveva segnato all’andata vanificato da un fuorigioco e Doan. Vuole più velocità e imprevedibilità in attacco Streich, così Grifo si accomoda in panchina pronto a far valere le sue doti balistiche a partita in corso, se necessario.

Allegri costretto anche a cambiare modulo iniziale viste le numerose assenze. La Juventus si schiera con il 3-5-2 già usato più volte in assenza di Di Maria. In porta Szczesny con difesa a tre con  Danilo, Bremer e Gatti. Esterni Cuadrado e Kostic. In mezzo scelte quasi obbligate. Fagioli, Locatelli e Rabiot a giostrare a centrocampo. In avanti Kean affiancherà Vlahovic. Allegri prova di affiancare al serbo un altro attaccante riproponendo lo schema che più volte ne ha esaltato le caratteristiche. Carte importanti da giocarsi anche a partite in corso per la Juventus: Chiesa e Di Maria pronti a dare il loro contributo anche se la condizione di entrambi non è delle migliori.

Friburgo-Juventus (0-2): analisi tattica e considerazioni

Primo tempo: Juventus in vantaggio e Friburgo in 10

Copione scontato per questa partita. Il Friburgo più aggressivo e proiettato all’attacco rispetto a quello visto a Torino per recuperare la sconfitta di misura della settimana scorsa. Il piano tattico dei tedeschi sembra chiaro. La palla lunga su Gregoritsch e a lottare sulle palle per proiettarsi verso l’rea della Juventus. Manca però la qualità dei centrocampisti e i pericoli per la difesa della Juventus arrivano prevalentemente dai calci piazzati.

La Juventus predilige palleggiare e cercare la punta in uscita, più Kean che Vlahovic, e conquistare campo sugli esterni. Più impegnato Cuadrado di Kostic sugli esterni. Il  Serbo ha il suo da fare in copertura su un brillante Doan.

Dopo un palo colpito di testa da Bremer, anche la Juventus cerca di sfruttare le occasioni che arrivano da palle inattive. Arriva da una punizione sulla sinistra il goal di Vlahovic ma da posizione di fuorigioco e la rete viene annullata.

L’episodio da la svolta alla partita avviene attorno al 40’. Gatti in proiezione offensiva tira a botta sicura. Si oppone Gulte con scarsa coordinazione e braccio lontano dal corpo. Rigore e seconda ammonizione per il difensore del Friburgo. Vlahovic può esultare dopo il tiro dagli 11 metri. Juventus in vantaggio nel punteggio e Friburgo in 10.

Fino a questo punto della partita il predominio territoriale è stato nelle mani del Friburgo. La qualità nel gioco offensivo dei tedeschi è stata deludente. Si distingue solo Doan per velocità di esecuzione, qualità delle giocate e per aver limitato di molto il raggio di azione di Kostic. Troppo poco per impensierire la difesa bianconera particolarmente attenta questa sera. In evidenza Gatti per come ha battagliato con gli avversari, per alcune uscite palla al piede dalla zona difensiva creando superiorità numerica nel centrocampo e per aver avuto un ruolo fondamentale nell’azione che ha portato al vantaggio bianconero. Rimane il dubbio sul perché questo giocatore abbia così poche presenze (11 con quella di questa sera) in una squadra spesso in emergenza.

La Juventus sembra avere in mano la qualificazione ma il Friburgo ha ancora carte da giocare e sicuramente darà filo da torcere ai bianconeri nel secondo tempo.

Friburgo-Juventus (0-2): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica secondo tempo: il Friburgo si spegne progressivamente e la Juventus regge

Corre ai ripari Streich. Entra il centrale difensivo Schmidt al posto del centrocampista Eggestein. 5-1-3 per il Friburgo che accentuerà sicuramente lo schema con palla a superare il centrocampo per andare a giocare nella tre quarti della Juventus. Non un gran spettacolo ma in questo caso forse l’unica soluzione possibile per impensierire la difesa Juventina.

E infatti il tema della partita non cambia. Solo Doan sembra poter accendere la luce e su di lui si concentrano le attenzioni dei giocatori della Juventus. Il giocatore tedesco è spesso raddoppiato da Kostic e Danilo che ne limitano la pericolosità. Il risultato è che nell’area della Juventus arrivano poche palle giocabili e il Friburgo riesce a essere pericoloso solo dallo sviluppo di palle inattive. Da una di queste nasce un occasione che impegna Szczesny a una grande parata.

Nella fase centrale della ripresa la Juventus prende in mano le redini del gioco e gestisce in sicurezza il doppio vantaggio. Forse perché con il passare dei minuti si spegne il Friburgo ma non il magnifico pubblico tedesco che continua a sostenere i giocatori.

E allora le notizie arrivano dai cambi: entrano Iling-Junior e soprattutto Chiesa per Kostic e Vlahovic. Minuti nelle gambe per Chiesa in vista dei prossimi incontri. Poi riposo per Cuadrado e Locatelli per De Sciglio, altro rientro importante, e Barrenechea. La Juventus sembra già proiettarsi alla sfida di domenica sera con l’Inter. Ma c’è chi non si accontenta: è Chiesa che dà chiari segnali di ripresa. Una grande azione che porta a colpire una traversa poi, allo scadere, dribbling secco in area e goal della sicurezza.

Gli altri cambi del Friburgo

Il Friburgo effettua diversi cambi: Doan e Holer lasciano il posto a Sallai e Grifo. Nel finale Gregoritsch e Gunter lasciano il posto a Weißhaupt e Petersen. Cambi che non hanno il sapore della resa.

Friburgo-Juventus (0-2): analisi tattica e considerazioni

Friburgo-Juventus: le considerazioni finali

Una vittoria senza ombre che fa sembrare questa doppia sfida con il Friburgo più semplice di quella che è stata in realtà.

La Juventus si è presentata a Friburgo dopo una partita vinta ma non giocata al meglio in campionato. Vlahovic ancora in crisi realizzativa, Di Maria e Chiesa non al meglio. Le premesse potevano indurre a qualche dubbio. Dovendo affrontare, oltretutto, una squadra che veniva da 15 risultati utili nel proprio stadio. L’ultima sconfitta risaliva addirittura ad agosto per mano del Borussia Dortmund.

Il merito è questa volta tutto della squadra bianconera che ha giocato con intelligenza tecnica e tattica senza scoprire il fianco agli attacchi del Friburgo, facendo leva sui propri punti di forza: solidità, compattezza ed essenzialità nel gioco offensivo. Ha funzionato il tandem offensivo a due punte. Scelta azzeccata anche se quasi obbligata. Il Friburgo non era un ostacolo facile e il passaggio del turno per nulla scontato.

Ora il livello degli avversari, sia in campionato che in Europa, si innalza in modo sensibile. Ma questa Juventus, ora più luci che ombre, dovrà dimostrare di poter giocare con certi avversari a pari livello, per dare un senso diverso ad una stagione che altrimenti rischia di essere avara di soddisfazioni.

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