Per la prima volta nella propria storia una squadra cilentana è stata promossa in Serie C. Riviviamo la storia fantastica della Gelbison.
Il Cilento è un’area territoriale facente parte della estesa provincia di Salerno, e che include luoghi incantevoli sia costieri che di montagna come Agropoli, Roscigno e Santa Maria di Castellabate. Proprio a Santa Maria di Castellabate, come leggiamo anche sul sito della Pro Loco Castellabate, il Re Gioacchino Murat recitò la celebre frase “Qui non si muore”, poi incisa su una targa. Ma dal 2022 il Cilento ha anche un vanto sportivo. Per la prima volta nella propria storia una squadra cilentana è stata promossa in Serie C. Riviviamo la storia fantastica della Gelbison.
La Gelbison davanti alla Cavese
La gioia non si riesce a contenere in provincia di Salerno. Vallo della Lucania si trova a 83 km dal capoluogo di provincia e tanti dei tifosi della Gelbison sono principalmente supporter della Salernitana, che ha giocato e gioca sui palcoscenici più prestigiosi. Ma una squadra prestigiosa la Gelbison l’ha affrontata nel girone I, lo stesso dell’anno scorso, che ha poi vinto. Parliamo della Cavese, altra squadra della provincia di Salerno della città di Cava de’ Tirreni, una compagine che ha militato anche in Serie B e che si è fregiata di una storica vittoria a San Siro contro il Milan nel 1982. Però quest’anno anche la Cavese è dovuta soccombere allo strapotere della Gelbison, che in barba a pronostici, quote e statistiche degli esperti di scommesse di calcio è riuscita in un’impresa assoluta, lasciando i metelliani in seconda posizione. La Gelbison infatti è uscita indenne dal Simonetta Lamberti di Cava con il risultato di 0-0, ma all’andata era riuscita a imporsi sulla Cavese al Giovanni Morra per 2-1, tre punti che poi alla lunga hanno pesato.
La Gelbison ha dimostrato alla Campania e a tutta Italia che alcune imprese sono possibili con dedizione, professionalità e un briciolo d’incoscienza come ha confermato il direttore sportivo dei campani Pascuccio ai microfoni di TuttoC. Per la Gelbison e per tutto il Cilento il sogno proseguirà l’anno prossimo nel Campionato di Serie C, ritornato alla formula che era stata in vigore fra il 1935 e il 1978, e cioè tre gironi all’italiana con playoff e playout, che vedranno 60 squadre partecipanti.
Da Vallo della Lucania la piccola realtà nata fra i monti
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Gelbison Cilento Vallo della Lucania ha una storia piuttosto recente. Difatti la squadra dai colori sociali rosso e blu come le più blasonate Bologna, Cagliari, Crotone e Genoa, è stata fondata nel 1956, e dal 1973 gioca le proprie partite casalinghe al Giovanni Morra, struttura da 2500 spettatori. Il nome Gelbison deriva dalla lingua araba e significa “monte dell’idolo” o Monte Sacro, in onore all’omonima montagna di 1700 metri che sovrasta tutto il Cilento. Sono davvero molto poche le soddisfazioni sportive per la Gelbison nel corso della propria storia, e non sono mancate le noie societarie tipiche di piccole realtà di provincia. Nel caso della squadra di Vallo della Lucania, i problemi sono culminati nel fallimento del 2010, con la conseguente mancata iscrizione al Campionato di Eccellenza, e poi la rifondazione nel 2011-2012, ripartendo dalla Serie D.