Genoa-Crotone (4-1): analisi tattica e considerazioni

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Il match delle ore 15 del primo turno della massima serie si è disputato allo stadio Ferraris tra Genoa e Crotone. Vittoria schiacciante dei liguri, che travolgono 4-1 la neopromossa squadra calabrese. Ospiti apparsi ancora fuori forma e con molte lacune da colmare. Buona prova, invece, del Grifone, che vince e convince. Di seguito l’analisi tattica dell’incontro tra Genoa e Crotone.

Primo tempo: tanti gol e divertimento. Genoa top sugli esterni, Crotone male in difesa

In avvio, il Genoa mette già la partita in blocco con due reti, arrivate con due trame di gioco ben differenti. La prima arriva grazie al traversone di Ghiglione, abile a sfruttare una disattenzione difensiva avversaria e a servire Destro che non può fallire da due passi. La difesa calabrese gioca altissima e questo favorisce gli inserimenti sul filo del fuorigioco. Proprio dalla mancata applicazione della suddetta tattica del reparto arretrato calabrese, nasce il raddoppio di Pandev, bravo a concludere con un delizioso tocco sotto.

Il tema della prima frazione di gioco è abbastanza evidente: il Genoa sfrutta moltissimo le corsie esterne e cerca di imbeccare le due punte con dei lanci a scavalcare la tutt’altro che solida difesa avversaria. Il Crotone, di contro, cerca spesso Molina e Messias, gli unici in grado di creare qualche pericolo. Proprio da un cross del primo, nasce la rete di Rivière, all’esordio con la maglia degli Squali. Il Genoa, però, nonostante la rete subita, rimane comunque abbastanza quadrato e durante gli attacchi ricevuti riesce a chiudere bene. Proprio l’assenza di sbocchi riduce i servizi per gli attaccanti crotonesi. Badelj è un’autentica diga, Zajc collega bene le due fasi e Zappacosta fa più del suo dovere: proprio da un’azione personale nata sulla fascia, stavolta mancina, quest’ultimo sigla il 3-1 che chiude il primo tempo.

Da segnalare un legno per parte: quello di Destro è frutto di una bella giocata personale, che non viene gratificata in quanto colpisce la traversa. Simy, dall’altra parte, sfrutta le sue doti aeree, ma il colpo di testa si infrange sul palo.

Secondo tempo: il ritmo cala e il Genoa controlla

Il ritmo cala nella ripresa ed è anche inevitabile: siamo pur sempre alla prima giornata. I cambi del Crotone non apportano grosse novità tattiche. Il Genoa, invece, con l’inserimento di Pjaca riesce a chiudere l’incontro sul 4-1. Non ci sono grossi sussulti. I padroni di casa controllano e agiscono di rimessa. I calabresi, stanchi e sfiduciati, non riescono a indovinare la trama giusta per riaprire il match.

Analisi tattica Genoa-Crotone: le considerazioni finali

Vittoria meritatissima del Grifone, sebbene il punteggio sia forse eccessivamente punitivo per il Crotone. L’analisi tattica è abbastanza chiara: Genoa tecnicamente superiore, che ha saputo sfruttare i limiti difensivi avversari e che ha prodotto grandi occasioni sulle corsie esterne, soprattutto nel primo tempo. I singoli, poi, hanno fatto la differenza. Parte dunque col piede giusto la squadra di Maran, che ha un buon materiale umano per far vivere una stagione diversa dalle ultime a cui il popolo genoano è stato abituato. Stroppa, invece, come dichiarato alla vigilia in conferenza stampa, attende buone nuove dal mercato: qualche individualità non è male, ma in difesa e a centrocampo occorrono rinforzi come il pane.

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