Continua la rubrica settimanale targata 11contro11 sulle giovani promesse del calcio italiano e non solo. Oggi rimaniamo in Serie A, e dopo aver parlato di Nicolò Fagioli, proviamo ad analizzare un altro giovane difensore di proprietà della Juventus, e attualmente in forza alla Sampdoria: Radu Dragusin.
Giovani promesse: la storia di Radu Dragusin
Nato a Bucarest il 3 febbraio 2002, inizia ad entrare nel mondo del calcio giocando nei settori giovanili dello Sportul Studentesc e del Regal Bucaresti prima di passare alla Juventus, nel 2018. La Vecchia Signora acquista il suo cartellino per una cifra attorno ai 260.000 euro, e lo aggrega all’under 17, vista la sua giovanissima età. Il centrale rumeno però riesce subito ad adattarsi nel migliore dei modi con indosso la casacca bianconera, e nel gennaio 2020 debutta in Lega pro con l’under 23.
A distanza di pochi mesi, il classe 2002 comincia ad allenarsi anche con la prima squadra, tanto da ricevere la prima convocazione con la formazione guidata da Andrea Pirlo nella sfida in trasferta con la Lazio. Il suo debutto ufficiale avviene circa un mese dopo, nel match di Champions League contro la Dinamo Kiev, per poi giocare uno spezzone di partita al “Luigi Ferraris” contro il Genoa. Ed è proprio questo lo stadio nel destino di Dragusin. Per dargli la possibilità di avere più minutaggio e per poter crescere, la Juventus decide nella scorsa sessione di mercato, di mandarlo in prestito. Sono diverse le squadre italiane e straniere interessate a questo promettente calciatore, ma alla fine è la Sampdoria ad aggiudicarselo.
Al momento sono appena 14 le gare disputate con i doriani, delle quali solo quattro nell’undici titolare. Yoshida e Colley, infatti, garantiscono maggiore solidità ed esperienza al reparto di una squadra alla ricerca della salvezza aritmetica. Il difensore di proprietà della Vecchia Signora, però, quando chiamato in causa, ha messo in mostra tutta la sua personalità giocando buone partite. Dragusin, inoltre, ha una buona esperienza anche con le giovanili della nazionale rumena. Attualmente è nelle fila della Romania under-21 con la quale ha registrato 5 presenze in attesa di una chiamata dalla nazionale maggiore.
Le caratteristiche tecniche di Dragusin
Difensore forte fisicamente, attento in fase di marcatura, e con una buona predisposizione sui colpi di testa, Radu Dragusin è un giocatore dal grande potenziale. Alto 191 cm, sfrutta la sua grande fisicità e la sua bravura nel leggere le situazioni per anticipare gli attaccanti avversari. Molto duttile, è capace di giocare sia da centrale difensivo che da terzino destro, garantendo però meno spinta sulla fascia e maggiore copertura. Il suo modello di riferimento al quale ha sempre dichiarato ispirarsi è il fuoriclasse del Liverpool Virgil van Dijk.
Ovviamente per arrivare ai livelli dell’olandese la strada da fare è ancora molto lunga. Il calciatore di proprietà della Juventus deve migliorare molto nella gestione dell’irruenza nei contrasti di gioco. Il giovane talento, infatti, tende spesso a beccarsi un cartellino per falli ingenui vista la poca esperienza. Le premesse per migliorare ovviamente ci sono tutte, e la stagione in maglia blucerchiata non può che fargli in bene, in vista di un ritorno nella compagine piemontese previsto per la prossima stagione.
Il futuro di Radu Dragusin
Nell’ultima stagione in maglia bianconera, il nome del centrale rumeno era sui taccuini di diverse squadre italiane e straniere decise a puntare su di lui. Secondo transfermarkt il suo valore di mercato si aggira attorno ai 3 milioni di euro, ma la Juventus non ha mai avuto l’intenzione di privarsi del suo cartellino. Dimostrazione di quanto la Vecchia Signora creda nel potenziale del ragazzo, è stata la proposta di rinnovo fino al 2025 accolta favorevolmente da Dragusin e dal suo agente.
Considerando infatti l’avanzare dell’età di colonne portanti della retroguardia bianconera, come Bonucci e Chiellini, è necessario un cambio generazionale. Dragusin in questo caso, potrebbe essere l’uomo giusto per il futuro della Juventus. Vista la situazione pandemica e i pochi soldi a disposizione, pescare in casa da parte dei bianconeri potrebbe essere l’opzione migliore, garantendo sostenibilità al bilancio.
Dragusin, insieme a Fagioli, Frabotta, Ranocchia, Soulè e De Winter, è uno dei tanti giocatori prodotti dall’under-23. Progetto under-23 nel quale i torinesi credono molto, come dimostrato dai numerosi investimenti fatti in questi anni. Chissà se lui, insieme ad alcuni dei giocatori sopraccitati, potranno diventare pedine fondamentali per il futuro prossimo della Juventus.