Giovani promesse: il piccolo grande Rico Lewis

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Siamo giunti ad una nuova puntata di “Giovani promesse”, la rubrica targata 11contro11 che ogni giovedì vi accompagna alla scoperta dei prospetti più interessanti del calcio europeo. Per l’appuntamento odierno, voliamo oltre la Manica, a Manchester per l’esattezza, sulla sponda tanto cara ai fratelli Gallagher. Qui andiamo a pescare il protagonista di oggi, un giocatore classe 2004 che in questi ultimi mesi è riuscito a farsi strada e a guadagnarsi spazio e rispetto in una squadra strabordante di campioni. Parliamo di Rico Lewis, giovanissimo talento forgiato in casa, per il quale Pep Guardiola stravede. Andiamo immediatamente a scoprire qualcosa in più su questo gioiellino che ormai non può più passare inosservato.

La storia di Rico Lewis

Nato il 21 novembre del 2004 a Bury, centro urbano ubicato nella contea della Grande Manchester, Rico Lewis viene iniziato allo sport in tenerissima età. Suo padre, infatti, lo porta fin da piccolissimo a vivere l’ambiente sportivo nella sua palestra. Un dettaglio non da poco, visto che dal suo vecchio il ragazzo apprende la cultura e l’importanza del benessere per un atleta, sempre attento a mantenersi in forma. Una mentalità che lo accompagna da sempre e che gli permette di essere particolarmente apprezzato nell’ambiente City per essere uno dei più attenti alla cura del corpo e agli aspetti riguardanti il fit

Giovani promesse: il piccolo grande Rico Lewis

Le arti marziali, però, non affascinano particolarmente il piccolo Rico, che preferisce di gran lunga il pallone. E così, a soli 8 anni, entra nell’Academy del Manchester City, in cui vestirà le maglie di tutti i gruppi giovanili, spesso ricoprendo anche il ruolo di capitano. Un segno evidente di un ragazzo che, nonostante non sia dotato di una stazza da gigante, sa comunque essere leader a suo modo. E non soltanto per i compagni, ma anche per la sorella, che ne ha seguito le orme ed è attualmente nel giro della squadra femminile degli Sky Blues.

Numeri e statistiche in questa stagione

Perché considerare un giocatore così giovane e alla sua primissima esperienza professionistica una giovane promessa? Per rispondere a questa domanda basta citare qualche numero dei suoi primi mesi in prima squadra. Già per il ritiro estivo, Guardiola decide di aggregare stabilmente Rico Lewis al gruppo. Il 13 agosto scorso, fa il suo esordio in Premier League, disputando gli 8 minuti finali della partita contro il Bournemouth.

Seguono un paio di altri spezzoni, ma anche tante sfide guardate dalla panchina. Finché, il 2 novembre, il tecnico catalano lo schiera dal primo minuto nell’ultima giornata della fase a giorni della Champions League. Il ragazzo ricambia tale fiducia come meglio non avrebbe potuto. Segna infatti la rete (l’unica fino a questo momento) del pareggio, che apre le porte alla rimonta dei suoi. Un gol che gli procura la standing ovation di tutto il suo pubblico, in barba agli insulti razzisti dei tifosi del Siviglia. Inoltre, diviene così il più giovane giocatore di sempre ad aver segnato nella massima competizione europea alla sua prima da titolare. E, ovviamente, anche il più giovane con la maglia del City.

Giovani promesse: il piccolo grande Rico Lewis
Rico Lewis a segno nella vittoria per 3-1 del Manchester City sul Siviglia da ancora minorenne.

Complessivamente, sono 722 i minuti collezionati da Rico Lewis con la maglia del Manchester City, distribuiti in 14 presenze tra tutte le competizioni.

Rico Lewis: caratteristiche tecniche e tattiche

Rico Lewis è un giocatore per il quale la giovane età e la taglia non hanno mai rappresentato un limite per poter competere contro avversari più strutturati o esperti. Questo grazie alle sua ottima tecnica individuale, che lo rende un terzino di assoluta affidabilità in fase di spinta. Guardiola apprezza particolarmente questa sua caratteristica, tanto da affidargli un ruolo di grande responsabilità e che esula un pochino dalla sua posizione abituale. Vista l’abitudine degli ultimi tempi di impostare con la difesa a 3 e 2 playmaker, lo spagnolo non esita ad affidargli il compito di secondo palleggiatore accanto a Rodri per avviare l’azione. Pur partendo da esterno basso di destra nel 4-3-3, dunque, Lewis finisce per giocare molto dentro al campo

Giovani promesse: il piccolo grande Rico Lewis
Attraverso la “Heat map” della partita vinta dal City contro il Liverpool, è possibile notare come, nonostante Lewis sia un terzino destro, la zona centrale del campo rimanga quella maggiormente calcata.

Il ragazzo sembra gradire questa particolare collocazione, perché oltre a saper gestire sapientemente il pallone, è dotato di altre importanti abilità che generalmente contraddistinguono i centrocampisti. Come ad esempio, la visione di gioco e l’intelligenza tattica. Nonché una lucidità e una maturità nel leggere i momenti e nel prendere la decisione migliore per nulla scontate. Questo modo di intendere il ruolo può ricordare un po’ quello ricoperto da Philipp Lahm verso la fine della sua carriera. Un paragone abissalmente scomodo, ma che lo stesso Guardiola non ha per nulla esitato ad azzardare.

Giovani promesse: il piccolo grande Rico Lewis

Insomma, agli occhi del suo allenatore, Rico Lewis non è soltanto un rincalzo per far rifiatare ora Walker ora Cancelo. È una risorsa importante sul quale contare qualora la partita lo richieda o anche nelle sfide più impegnative contro gli altri top club

Il futuro di Rico Lewis

Trovarsi già inserito in una delle squadre più forti al mondo e godere della piena fiducia di tutto l’ambiente, sono sicuramente motivi di orgoglio per Rico Lewis. L’età e le caratteristiche sono tutte dalla sua, per cui dovrà riuscire a mantenere quell’umiltà e quella maturità che tutti gli riconoscono per continuare a crescere e a migliorarsi. L’obiettivo del futuro prossimo, dunque, non può non essere quello di continuare a lavorare sodo per ritagliarsi ancora di più uno spazio da titolare. Anche perché, secondo alcune voci che circolano in Inghilterra, Southgate starebbe pensando di convocarlo per gli impegni della Nazionale maggiore del mese di marzo. Si tratterebbe dell’ennesimo traguardo raggiunto precocemente e con merito da questo interessantissimo ragazzo. Rappresentare il proprio Paese dopo aver comunque collezionato una decina di presenze con le selezioni giovanili.

Giovani promesse: il piccolo grande Rico Lewis

Inoltre, un altro obiettivo sarà sicuramente quello di vincere il suo primo trofeo da professionista con quella maglia che veste fin da bambino. E con la quale si è comunque tolto la soddisfazione di trionfare da capitano nel campionato under-18 nella scorsa stagione. Se continuerà su questa strada, anche attraverso il sostegno della famiglia e dello staff tecnico, nessun traguardo gli potrà essere precluso.

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