Giovani promesse: il reattivo Anatolij Trubin

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Prosegue, come ogni giovedì, l’appuntamento di 11contro11 alla scoperta delle giovani promesse: stavolta è il turno di Anatolij Trubin. L’estremo difensore in forza allo Shakhtar Donetsk è ricordato soprattutto per aver fermato l’Inter di Antonio Conte in Champions League, nel 2020/2021. In occasione di quel 10 dicembre 2020 il portiere ucraino si esibì in parate spettacolari, che inchiodarono il punteggio sullo 0-0. Dopo tanti rumors su di lui, ora sembra essere passato un po’ sotto traccia. Eppure, le qualità e le potenzialità restano. 

Giovani promesse: la storia di Anatolij Trubin

Tra le giovani promesse, Anatolij Trubin nasce proprio a Donetsk il primo agosto del 2001. Lega fin da subito le sue radici nel club della sua città, lo Shakhtar, e inizia la trafila delle giovanili nel 2014, quando ha appena 13 anni. Il gran lavoro speso nelle giovanili lo porta a debuttare giovanissimo in prima squadra, a 17 anni. È il 26 maggio 2019, in un incontro di campionato contro il Mariupol (città oggi tristemente nota per il conflitto) vinto per 4-0. Davanti a sé ha un mostro sacro come Andriy Pyatov, a cui è difficile strappare una maglia da titolare. Tuttavia, le prestazioni sempre più in calando dell’estremo difensore (il 5-0 incassato dall’Inter in semifinale di Europa League nel 2019/2020), convincono il tecnico Luis Castro a puntare su di lui.

Così, Trubin diventa titolare a tutti gli effetti titolare, relegando il classe 1984 in panchina. Il debutto nella coppa dalle grandi orecchie, nel 2020, è da sogno: al Di Stefano è un incredibile 2-3 finale sul Real Madrid, con l’estremo difensore grande protagonista. Si ripeterà anche il 7 dicembre, nel successo interno per 2-0. Successivamente, l’incredibile doppio confronto con i nerazzurri: un doppio 0-0 che regalerò ai neroarancio il passaggio agli ottavi, costringendo i milanesi all’eliminazione dal torneo. I mesi seguenti si conferma titolare tra i pali, pur replicando parzialmente le spettacolari prestazioni messe in scena in Italia. Con il club ucraino ha vinto un campionato nel 2019/2020 e una Supercoppa nel 2021/2022. Prima che la guerra fermasse tutto. 

Per lui anche due gettoni con la maglia dell’Ucraina, esordio il 31 marzo 2021, nelle qualificazioni a Qatar 2022 contro il Kazakistan. Otto apparizioni inoltre in Under-21.

Giovani promesse: le caratteristiche tecniche di Trubin

Ciò che colpisce maggiormente del portiere è l’altezza, 200 cm. Ottimo senso della posizione, è abile nelle uscite basse e a far ripartire la manovra. Molto reattivo, in grado di realizzare parate difficili, anche se può migliorare sulle palle alte. Sa anche destreggiarsi bene con i piedi, dote utile nel calcio di oggi, considerando che il portiere deve anche saper costruire l’azione dal basso. Altra caratteristica su cui può puntare è la rapidità, a discapito di un fisico molto possente. 

Giovani promesse: il reattivo Anatolij Trubin

Il futuro di Trubin

Il conflitto bellico ha causato una grande incertezza nello Shakhtar Donetsk. Molti elementi, tra cui l’ex allenatore Roberto De Zerbi, hanno fatto le valigie a causa della forte instabilità. Motivo per cui, ad oggi è complicato fare previsioni sul suo futuro in Ucraina. Nei primi mesi del 2021 si erano alzate le voci su un suo possibile trasferimento all’Inter, salvo poi dissolversi nel nulla. 

La valutazione attuale del giocatore si attesta intorno agli 8 milioni di euro. Una cifra sicuramente abbordabile per investire su un atleta che può indubbiamente crescere e diventare uno dei profili più interessanti a livello internazionale. In tal senso, forse faticherebbe in un club di grandi dimensioni, dove le pressioni sarebbero subito molto alte. Una società di medio-alto livello, invece, gli permetterebbe di sbagliare e acquisire esperienza. L’Ajax può essere un buon punto di partenza, volto a puntare sui giovani e farli crescere. La partenza di Onana può essere una spinta a cercare ulteriori elementi, oltre al già presente esperto Stekelenburg. Chiunque punterà su di lui, potrebbe avere tra le mani un affare. Non è certo da tutti debuttare da grande contro il Real Madrid.

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