La rubrica “Giovani promesse” è uno spazio dedicato alle stelle nascenti del calcio europeo che diverranno i campioni del domani. In questo nuovo appuntamento, andiamo a presentare uno dei prospetti più interessanti prodotto dal vivaio tedesco. Se qualcuno a Leverkusen avesse ipotizzato che l’eredità di Havertz potesse essere raccolta da un classe 2003, gli avrebbero dato del pazzo. Eppure, un “folle” c’è stato ed è Simon Rolfes, direttore sportivo del Bayer. La sua scommessa vincente porta il nome di Florian Wirtz, il protagonista di questa puntata.
La storia di Florian Wirtz
Florian Wirtz nasce il 3 maggio 2003 a Pulheim, nei pressi di Colonia, città nella quale cresce calcisticamente, passando tutta la trafila del settore giovanile per 10 anni. Nel gennaio del 2020, passa alla primavera del Leverkusen e appena pochi mesi dopo, alla ripresa dopo il primo lockdown, fa il suo esordio in Bundesliga, a maggio. Diviene così il debuttante più giovane della storia del club, superando, guarda caso, proprio Havertz. Ma i record stanno stretti al ragazzo. Infatti, un mese dopo, nella sfida persa contro il Bayern Monaco, Wirtz segna anche il suo primo gol, diventando il più giovane marcatore di sempre nella storia della massima serie tedesca.
Dopo l’ottima stagione scorsa, il giovane talento tedesco inizia la nuova col botto, trascinando la squadra sia in campionato che in Europa League. I numeri sono eccezionali e parlano chiaro: in 21 partite, 8 gol e 11 assist, che gli sono valsi anche la chiamata a settembre della Nazionale maggiore, con la quale ha, finora, collezionato 4 presenze. I numeri, tuttavia, non dicono sempre tutto di un giocatore: per questo andiamo a scoprire quali sono le sue caratteristiche tecniche e tattiche.
Le caratteristiche tecniche di Florian Wirtz
Il numero 27 del Leverkusen è dotato di un’ottima tecnica di base, con un piede destro molto educato e preciso. Per questo motivo l’allenatore Gerardo Seoane lo ha incaricato della battuta di tutti i calci piazzati, grazie ai quali mette a referto svariati assist. Rappresenta un punto fermo del 4-2-3-1 dell’allenatore svizzero, in cui occupa la posizione di trequartista centrale anche se, nel corso della partita, svaria un po’ su tutto il fronte offensivo. Ciò perché è il vero regista della squadra, sempre pronto a farsi vedere per ricevere palla dai compagni e avviare la manovra offensiva.
La sua velocità, la sua fantasia e la sua visione di gioco sono le qualità ideali per una squadra che fa delle ripartenze e della verticalità le sue armi tattiche principali. Wirtz è però un trequartista, se vogliamo, un po’ atipico, nel senso che non è un giocatore innamorato del pallone o che si perde in giocate estetiche fini a loro stesse. Egli piuttosto orienta il suo gioco sempre alla ricerca della soluzione migliore per i compagni. Raramente tocca per più di due volte il pallone, prediligendo le giocate di prima intenzione per velocizzare la manovra.
La caratteristica che sorprende di più di questo ragazzo è la semplicità con cui interpreta il modo di stare in campo. Una facilità a tratti disarmante nel saper leggere sempre la situazione e nell’essere sempre propositivo per giocare in avanti. Si rivela, inoltre, un’arma tattica molto duttile, perché sa vestire i panni anche del centravanti, sia attaccando la profondità e occupando l’area, sia quando la squadra si schiera col 4-4-2. Non solo poi mette a disposizione le sue qualità offensive, ma anche in fase di non possesso non fa mancare l’impegno. Le sue energie sono profuse per limitare il playmaker avversario, non disdegnando di arretrare di molto la sua posizione per dare una mano alla squadra.
Il futuro
Essere il leader di una squadra importante a soli 18 anni significa avere un talento smisurato e personalità da vendere. Florian Wirtz è a tutti gli effetti un patrimonio del calcio tedesco e la sua fama si è già largamente diffusa in tutto il continente. Ne è testimonianza il fatto che sia stato inserito tra i 20 finalisti del Golden Boy 2021.
Un giocatore così tecnico, ma anche tanto maturo in campo, non può che fare gola ai top club europei, che cominceranno a breve a contenderselo. Questa è una cosa di cui a Leverkusen sono certi e si aspetta solo un’offerta importante, che da un momento all’altro possa privare squadra e città della sua stella più splendente.