Giovani promesse: il predestinato Jude Bellingham

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Come ogni giovedì mattina, la redazione di 11contro11 propone ai propri lettori ed appassionati un approfondimento relativo alle giovani promesse del calcio internazionale. Dopo avervi parlato, negli scorsi appuntamenti, di Radu Dragusin e di Nicolò Fagioli, quest’oggi vi presentiamo la storia passata e le prospettive future di un vice-campione d’Europa: Jude Bellingham.

Il ragazzo inglese, classe 2003, ha scalato le classifiche mondiali all’interno del proprio ruolo. Già oggi, il britannico è definito come uno dei più promettenti centrocampisti del globo. Chiamarlo “giovane promessa” sembra quasi riduttivo, ma le sue stagioni in prima squadra sono state soltanto tre. Per questa ragione, Bellingham è stato inserito, a tutti gli effetti, all’interno di questa rubrica. 

Giovani promesse: la storia di Jude Bellingham

Jude Bellingham nasce il 29 giugno 2003 a Stourbridge, nel West Midlands, a soli 20km di distanza dal secondo centro più popoloso del Regno Unito (Birmingham). Il padre è un ex-calciatore, che nelle serie semiprofessionistiche ha lasciato il segno. Fin dall’età di otto anni, il piccolo Jude si rivela essere un asso del football. 

Il Birmingham City, infatti, importante squadra di Championship lo ingaggia e lo inserisce all’interno del programma di sviluppo talenti del club. Nell’arco delle stagioni, Jude migliora sempre di più, fino ad arrivare al debutto con l’U-23 della compagine. Il 15 ottobre 2018, infatti, esordisce tra i “grandi” e segna anche la sua prima rete ufficiale. 

Giovani promesse: il predestinato Jude Bellingham

Nel marzo del 2019, quindi, la società decide di puntare decisamente su di lui, dopo che il magazine FourFourTwo lo aveva inserito tra i 50 migliori prospetti della nazione. Dall’estate successiva, il classe 2003 viene aggregato alla prima squadra. Il 6 agosto, a 16 anni e 38 giorni, Bellingham diviene il più giovane debuttante nella storia del club, battendo Trevor Francis. Durante l’arco del 2019-2020 gioca 44 gare, segnando anche 4 reti e servendo 2 assist. 

Alla fine dell’anno, i più grandi club del mondo mettono gli occhi su di lui. Famoso per l’attenzione nei confronti dei giovani, il Borussia Dortmund si muove per primo e, il 20 luglio 2020, lo porta in Germania, sborsando addirittura 30 milioni di euro. In terra teutonica, il nativo di Stourbridge si ambienta alla perfezione e, in poco tempo, diventa titolare. Il 10 aprile 2021 segna il primo gol in Bundesliga; il 14 aprile, invece, realizza il primo centro in Champions League, contro il Manchester City. Con questo sigillo, Bellingham diventa il secondo marcatore più giovane della fase ad eliminazione diretta della Champions League, dopo Bojan Krkic. 

Giovani promesse: il predestinato Jude Bellingham

Ad oggi, in 74 presenze tra il ’20-’21 e il ’21-’22, l’inglese ha triplicato il proprio valore di mercato, passando da 23 a 75 milioni, avendo realizzato 8 gol e 14 assist, all’età di 18 anni (19 a giugno 2022). 

Le caratteristiche tecniche di Bellingham

Jude Bellingham nasce come centrocampista, soprattutto come mezzala di inserimento. La sua qualità migliore, agli inizi della carriera con il Birmingham, è quella di saper ribaltare con velocità il fronte d’attacco. Il suo tecnico d’allora, Pep Clotet, lo scopre e capisce che il ragazzo può ricoprire, tranquillamente, tutti i ruoli della mediana. La sua qualità è indiscutibile, e la sua abilità nel dribbling nello stretto è sotto gli occhi di tutti.

In generale, Bellingham è dotato di una grande intelligenza tattica, che gli permette anche di essere prezioso in fase di ripiegamento difensivo. Bellingham è in grado di sporcare tanti palloni agli avversari, recuperandoli e poi ripartendo con vigore verso l’area avversaria. L’atletismo e la forza nelle gambe non gli mancano; i suoi strappi creano superiorità in fase d’attacco.

Giovani promesse: il predestinato Jude Bellingham

La sua visione di gioco, in rifinitura, è eccellente. L’esempio lampante di quest’ultima affermazione è l’assist che il 2003 serve a Jadon Sancho durante la partita di Bundesliga tra Borussia Dortmund e Werder Brema, durante la stagione ’20-’21. Girato di spalle verso la porta, il n°22 vede l’arrivo del compagno e lo serve con un sontuoso colpo di tacco, che gli permette anche di eludere la difesa di Omer Toprak. 

Per concludere con l’elenco delle sue caratteristiche, possiamo enunciare con certezza di aver sotto i nostri occhi uno dei prospetti più cristallini del calcio di oggi e del futuro. Anche il possesso palla di Bellingham è infatti ottimo, qualità che gli permette di essere decisivo in ogni zona del terreno di gioco. Penetrato in area, infine, non temporeggia e sa perfettamente come essere pericoloso con il suo calcio in porta.

Il futuro di Jude Bellingham

Indubbiamente, la storia e il valore del ragazzo di Stourbridge non sono stati scoperti poco tempo fa. Il classe 2003 è un predestinato dal 2019, quando ancora aveva solo 16 anni e giocava già da veterano in Championship. Per capire ancor più il valore di Bellingham possiamo anche richiamare alla memoria quel che il n°22 del Borussia Dortmund ha significato e rappresentato per il Birmingham City.

Per la squadra inglese, infatti, il gioiellino britannico è stato una vera manna dal cielo. Nel 2020 il club stava fallendo e si è riuscito a salvare dalla bancarotta solo grazie all’onerosa cessione di Bellingham. In segno di riconoscenza nei confronti della propria mezzala, la compagine ha anche deciso di ritirare la maglia n°22

Giovani promesse: il predestinato Jude Bellingham

Il futuro di Jude Bellingham sarà roseo e ricco di soddisfazioni. Il tecnico della Nazionale, Gareth Southgate, infatti, lo ha già convocato parecchie volte con l’Inghilterra (ben 10 le presenze in maglia bianco-rossa). All’Europeo della scorsa estate, l’ex-Birmingham City ha partecipato da co-protagonista, scendendo in campo solo per 55 minuti. Vista la giovanissima età, però, questo è comunque un grande traguardo.

Le squadre di club di mezzo continente hanno adocchiato il talento di Stourbridge, ma il Borussia Dortmund, almeno per ora, non sembra intenzionato a cederlo, nemmeno per cifre esorbitanti. L’immediato futuro di Jude, quindi, sembra essere legato alla Germania. Un giorno, tuttavia, il classe 2003 lascerà le Vespe per vestire la casacca di uno dei club più influenti della terra.

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