Prosegue l’appuntamento settimanale di 11contro11 con la rubrica Giovani Promesse, con il focus su Giorgio Scalvini. Il baby difensore a disposizione di Gian Piero Gasperini è uno dei punti forti della fucina di talenti dell’Atalanta. Che sembra già pronto per il salto in una big.
Giovani promesse: la storia di Giorgio Scalvini
Giorgio Scalvini nasce a Chiari, un comune della provincia di Brescia, l’11 dicembre 2003. Cresce nel Palazzolo, squadra lombarda che milita in Promozione. Nel 2013, a soli 10 anni, lo nota però il Brescia, che inizia a farlo crescere nel proprio settore giovanile. Due anni dopo, la chiamata che difficilmente si può declinare. Si tratta dell’Atalanta, che valorizza al massimo i talenti in erba. Così, il piccolo Giorgio compie tutta la trafila delle giovanili, fino alla finale del campionato Primavera persa contro l’Empoli. e il 2021/2022 si profila la grande occasione. Gasperini, infatti, lo inserisce stabilmente in Prima Squadra e il debutto non tarda ad arrivare. il 24 ottobre 2021, a soli 17 anni, fa il suo esordio in Serie A.
Da quel momento, le chance aumentano fortemente, considerando che il tecnico di Grugliasco crede moltissimo nelle sue potenzialità. E perfino la prima rete è questione di tempo: il 18 aprile seguente timbra il cartellino, nella sconfitta per 1-2 contro il Verona. Il 2022/2023 entra in pianta stabile, giocando 11 partite e mettendo a referto un altro gol, un bel tiro da fuori nello 0-1 sulla Roma.
Roberto Mancini, sempre attento osservatore dei giocatori in rampa di lancio, lo fa bagnare con la maglia azzurra il 14 giugno 2022. In Nations League contro la Germania, sebbene il risultato sia infelice per l’Italia (5-2 in favore dei teutonici). Da lì, altri due gettoni, nelle dolorose amichevoli contro Albania e Austria. Mentre le altre Nazionali sono impegnate in Qatar.
Giovani promesse: le caratteristiche tecniche di Giorgio Scalvini
Scalvini nasce come difensore centrale, abile sia nella difesa a 3 che in quella a 4. Dotato di una corporatura possente (194 cm), fa del fisico e del duello aereo le sue caratteristiche migliori. Ottimo saltatore, si caratterizza anche per ottime capacità di impostazione e circolazione palla. Non a caso, Gasperini lo ha spesso alzato sulla linea dei centrocampisti, esperimento tentato anche da Mancini nel corso di Germania-Italia. Abile anche nel gioco aereo, è un’arma importante nei calci piazzati, marchio di fabbrica degli orobici. Per il percorso fin qui intrapreso, Gasperini lo ha paragonato ad Alessandro Bastoni, che oggi fa le fortune della retroguardia dell’Inter. Un’investitura importante, che ne certifica le potenzialità per i prossimi anni.
Il futuro di Giorgio Scalvini
Il classe 2003 fa già molto parlare di sé a livello di calciomercato e non potrebbe essere altrimenti. Su di lui hanno alzato le antenne proprio i nerazzurri di Simone Inzaghi, alla ricerca di un centrale che possa ringiovanire la rosa. Anche dall’estero suonano le sirene: il Bayern Monaco sembra aver avanzato un’offerta di 30 milioni. Risposta di picche dalla dirigenza della Dea, che ne vorrebbe almeno 40. In ogni caso, è necessaria anche una valutazione di tipo tecnico. Il difensore deve ancora completare la sua maturazione e a Bergamo può avere a disposizione l’ambiente ideale. Lontano dalle pressioni delle grandi piazze e dalla capacità di attendere fino in fondo. Gagliardini, Kulusevski, e Bastoni sono solo alcuni nomi di talenti cresciuti nella scuola bergamasca. Scalvini può essere il prossimo nome rilevante.