Che sia il Milan o la Francia fa poca differenza: Olivier Giroud continua ad essere decisivo. Il gol realizzato contro l’Inghilterra è solo l’ultimo dal peso specifico enorme, in un 2022 costellato da reti determinanti per i risultati delle sue squadre. Una sorta di “elisir di lunga vita” contraddistinto da un fiuto per il gol invidiabile, che ha rimesso il centravanti transalpino al centro della scena internazionale. Proprio quando nessuno se l’aspettava più, quando la sua parabola sembrava ormai in discesa, dopo aver vinto di tutto e di più.
Il trasferimento a Milano ha riacceso la fiammella delle ambizioni, cosa non banale per un giocatore che, tra le altre cose, ha vinto una Champions League e un Mondiale. E che vorrebbe vincerne anche un altro, per coronare un anno solare semplicemente irripetibile. Che ha fatto innamorare follemente i tifosi del Milan di Olivier Giroud, e che ha riacceso la passione anche con i sostenitori della Francia. Tifosi che si godono il miglior marcatore della storia della loro Nazionale.
Inter, Napoli, Sassuolo: Giroud si prende il Milan
Al di là dei numeri della nuova vita al Milan di Olivier Giroud (23 gol in 57 presenze), a fare impressione è il peso specifico delle reti messe a segno. Tutte in sfide assolutamente non banali. A partire, per esempio, dal rigore contro la Roma lo scorso gennaio, determinante per sbloccare il risultato (gara vinta dai rossoneri poi 3-1). Per arrivare, poi, inevitabilmente, al derby di ritorno: una doppietta da capogiro, la giravolta della stagione rossonera e del campionato, che ha fatto scoppiare l’amore tra l’ex Chelsea e il popolo milanista.
Un apporto alla causa che, col passare del tempo, si è fatto sempre più determinante. Perché non si può dimenticare il gol al Maradona contro il Napoli, che ha consegnato tre punti fondamentali al Milan in chiave scudetto. Oppure la rete contro la Lazio all’Olimpico, nella sfida che, di fatto, ha lanciato la volata dei rossoneri verso il tricolore. Senza dimenticare, infine, la doppietta nella sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo, che ha sancito il trionfo tricolore degli uomini di Stefano Pioli. Momenti di una stagione indimenticabile, che hanno reso Olivier Giroud uno dei giocatori più amati della storia recente rossonera. Oltre che uno degli attaccanti più decisivi degli ultimi anni.
E come se non bastasse, anche la prima parte della nuova stagione ha confermato la bontà di Olivier Giroud sotto porta nella versione rossonera. Il nuovo gol nel derby contro l’Inter, la doppietta contro il Salisburgo in Champions, il capolavoro contro lo Spezia: nuovi attimi di onnipotenza balistica di un giocatore che, come il vino, più invecchia più sembra diventare forte. Per la gioia di tutto il mondo Milan.
Con la Francia per il bis: i Bleus sulle spalle di Oli
L’infortunio di Karim Benzema alla vigilia dei Mondiali in Qatar, poi, ha spalancato a Olivier Giroud anche le porte del centro dell’attacco della Francia. Un déjà-vu del ruolo già ricoperto in Russia, dove però, nonostante il trionfo finale, il bottino personale recitava un misero “zero” alla voce “gol segnati”. Ma come detto, il vecchio Oli sembra vivere una seconda giovinezza.
E le prove non tardano ad arrivare. Già all’esordio, contro l’Australia, Olivier Giroud mette a segno una doppietta che, di fatto, lo fa entrare nella storia, poiché aggancia Thierry Henry in testa alla classifica all-time dei marcatori della nazionale transalpina. Un sorpasso nell’aria, che si materializza con il gol messo a segno contro la Polonia agli ottavi di finale, sempre alla sua maniera: “girandosi”. Prima del nuovo acuto nel match contro l’Inghilterra. L’ennesimo timbro di una stagione da sogno, che ha regalato al Milan e alla Francia un Olivier Giroud rinato.