Gli Stati Uniti conquistano il 3°posto alle Olimpiadi di calcio femminile

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Con la cerimonia di chiusura attualmente in corso, volgono al termine questi Giochi Olimpici storici a modo loro. Una manifestazione che ha fatto bene a tutto il mondo, e specialmente a noi italiani in quanto abbiamo ricevuto l’ennesima conferma di un anno d’oro sotto diversi aspetti. Non si può dire lo stesso per la nazionale femminile degli Stati Uniti di calcio alle Olimpiadi che non centrano per il secondo anno consecutivo l’oro (per una squadra del genere è una grande notizia). 

Gli Stati Uniti salvano la faccia alle Olimpiadi

Dopo la delusione di Rio 2016 culminata con l’eliminazione agli ottavi contro la Svezia, le statunitensi riescono a salvare il salvabile. Nella semifinale, le favorite erano certamente le ragazze di Andonovski che hanno retto la pressione a differenza della altre partite. Con la vittoria dello scorso Mondiale, le indiziate per l’oro erano sicuramente Rapinoe e compagne. Nonostante ciò, ancora una volta la tensione ha giocato brutti scherzi malgrado la grande esperienza delle interpreti.  

Nel girone prima della fase ad eliminazione diretta, avevano già evidenziato delle evidenti difficoltà. La sconfitta subita contro la Svezia aveva già posto la squadra sotto una luce diversa, anche se rimanevano sempre le favorite per la vittoria finale. Passato il girone con più di qualche difficoltà, ai quarti sono serviti i rigori per eliminare l’Olanda, ma la fortuna non è bastata nella semifinale contro il Canada, poi campione olimpionico.  

Percorso simile quello dell’Australia ma con le aspettative che erano di gran lunga minori. Il quarto posto di cinque anni fa è stato confermato per un movimento che passo dopo passo si sta affermando tra i big del calcio femminile. Inserite nello stesso girone degli Stati Uniti, le australiane sono passate come miglior terza per poi eliminare la favorita Gran Bretagna ai supplementari. In semifinale non hanno potuto fare niente contro una Svezia troppo più forte. Nonostante ciò, hanno combattuto con onore contro una formazione ben più attrezzata.   

Gli Stati Uniti conquistano il 3°posto alle Olimpiadi di calcio femminile

Un match pirotecnico ha deciso il bronzo di Tokyo 2020

Nella prima fase, la partita stava prendendo la piega che gli addetti ai lavori avevano previsto. Gli Stati Uniti hanno schiacciato l’Australia senza farle creare grandi occasioni. Partono subito forte le due formazioni che dopo un quarto d’ora di gioco sono già sull’1-1 grazie alle reti di Megan Rapinoe e Sam Kerr (diventata miglior marcatrice di sempre delle Matildas). Prima della fine del primo tempo, le americane si porteranno sull’1-3 con ancora Rapinoe e Carli Lloyd.  

La seconda frazione riparte come la prima e con Lloyd che firma il poker e diventa la miglior realizzatrice alle Olimpiadi degli Stati Uniti superando Abby Wambach. Rimonta che parte poco dopo con Caitlin Foord, centrocampista dell’Arsenal. Per tutti i secondi 45 minuti, la truppa di Gustavsson ha premuto sulla retroguardia avversarie senza però trovare la via del goal. La rete che riapre tutto arriva troppo tardi, più precisamente al 91esimo, con Emily Gielnik. Nulla da fare però, gli Stati Uniti conquistano il bronzo alle Olimpiadi e ripartono in quarta per Parigi 2024. 

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