Gravina: “Stadi aperti ai vaccinati e il rinnovo di Mancini”

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Il Presidente della FIGC Gravina ha rilasciato un’intervista a “La Verità”, nella quale ha dichiarato i suoi obiettivi tra cui la riapertura degli stadi ai vaccinati e il rinnovo del commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini.

Gravina: “Stadi aperti ai vaccinati e il rinnovo di Mancini”

Ecco le parole del presidente:Propongo una riforma qualitativa e non quantitativa dei campionati. Dobbiamo ripensare a nuovi perimetri, sia del professionismo che del dilettantismo; il vecchio schema non regge più. Serve una maggiore valorizzazione della Serie A e allo stesso tempo riconoscere mission chiare per la B, che è esposta ad un eccessivo turnover di squadre ogni anno tra promozioni e retrocessioni (quasi il 40%). La Lega Pro deve diventare il campionato della formazione. Senza formule algebriche, sarà la qualità a stabilire il numero”.

Stadi chiusi

Gravina ha fatto il punto sulla situazione negli stadi: “La ripartenza ha salvato il calcio dal baratro, ma il suo cuore pulsante, i tifosi, non può restare ancora a lungo lontano dagli stadi. Abbiamo avviato un’interlocuzione col CTS per le gare dell’Europeo che si disputeranno a giugno a Roma. Auspico quanto prima l’apertura almeno ai vaccinati anche in campionato“. 

Superlega e SuperChampions 

Il presidente Agnelli sta lavorando con la Uefa alla Super Champions che dovrebbe mettere la parola fine sul progetto Superlega, verso il quale ho sempre mostrato contrarietà perché mortifica il merito e le competizioni nazionali”.

La nazionale e il rinnovo di Mancini

“Con Roberto Mancini abbiamo un rapporto ottimo, sta facendo grandi cose e la Figc lo supporta in tutto. La Nazionale è tornata ad essere l’oggetto del desiderio degli italiani, ma anche dei calciatori che vestono l’azzurro con voglia e determinazione. II contratto attuale scade a fine 2022, ci parleremo per provare ad allungarlo. Sono fiducioso“.

Diritti TV

“È un passaggio cruciale per il presente e il futuro del calcio italiano, è fisiologico che si voglia approfondire bene la questione, magari bisognerebbe dimostrare maggiore unità. Di positivo comunque c’è che la nostra Serie A, nonostante la pandemia, non ha perso valore.”

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