Ma è sicuro di andarsene? Segnerà gli stessi gol non essendo più al centro di un progetto tecnico? Queste sono solo un paio delle molte domande che hanno accompagnato la trattativa e l’arrivo di Harry Kane al Bayern Monaco. A questi quesiti è lo stesso uragano a rispondere. Come? Nel modo più semplice che conosce: continuando a segnare valanghe di gol. Sono già 8 le reti, accompagnate da 4 assist, messe a referto in campionato. Il capitano dell’Inghilterra non ha risentito del cambio totale di ambiente, tra squadra e campionato, ma anzi, ne è riuscito esaltato. In una recente intervista infatti, Harry Kane dichiara di avere davanti a se ancora molti anni ad altissimo livello.
Harry Kane al Bayern Monaco è stata soprattutto una questione di ambizione
Probabilmente la trattativa più lunga di tutta l’estate. Questo è stato per noi tifosi, soprattutto quelli esterni, l’affare Kane/Bayern. Per i diretti interessati, in realtà, è stato molto di più. Il Bayern ha preso una delle punte più forti della sua generazione, capace di essere incisivo tanto sotto porta quanto nello sviluppo della manovra. Il Tottenham oltre ad aver perso quella stessa punta, ha perso anche il proprio capitano e calciatore simbolo. Harry Kane, invece, ha voluto finalmente provare a vincere. Non che gli anni a Londra non siano pieni di tentativi. Probabilmente però, era uno dei pochi predicatori in un deserto di disorganizzazione su moltissimi livelli. In questo momento invece sono tutti contenti: il Tottenham vola in cima alla Premier, il Bayern ha il suo centravanti devestante e Kane può finalmente pensare di chiudere la stagione con almeno un trofeo importante. O due, in caso di Champions League.
L’importanza di essere Kane
Finalmente, a fine stagione, la bacheca dei trofei di Harry potrebbe iniziare a riempirsi. Meglio tardi che mai, soprattutto per un attaccante dal livello così alto. Kane sa segnare in tutti i modi possibili: destro, sinistro, testa, azione e calcio da fermo. Ma la sua incredibile vena realizzativa non è l’unico tratto a renderlo uno dei “numero 9” più completi nella storia.
Corsa, sacrificio, tecnica e un incredibile sensibilità per il gioco di squadra. Ecco, quest’ultima è la caratteristica più importante per il capitano dell’Inghilterra. La sua abilità nel coinvolgere e far rendere al meglio i compagni è quella che ha tenuto il Tottenham, e la Nazionale dei Tre Leoni sempre il più a lungo possibile in corsa per i vari titoli. Per questo, quando le sue squadre non hanno vinto, è stato preso come capro espiatorio. Adesso non sarà più l’unico a masticare calcio ad un certo livello e, con l’aiuto dei suoi compagni di squadra, potrebbe anche smettere tra 10 anni pieni di medaglie e trofei.