I moduli più utilizzati in Qatar 2022

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Si sente parlare di strateghi, di moduli, di allenatori flessibili o di altri “conservatori”. Poi ci sono quei tecnici che associando carisma e modi di interpretare il campo unici, creando uno stile unico, inimitabile: “cholismo”, “sarrismo” e così via. Diventa interessante capire quali siano i moduli più utilizzati dalle squadre in Qatar, e quale sia il modulo più “vincente” che ha avuto accesso alla fase a eliminazione diretta, per esempio, o chi abbia utilizzato più o meno difensori. Vediamo insieme una panoramica fra i moduli impiegati dalle nazionali al mondiale in Qatar 2022. 

Il 4-4-2: utilizzato soltanto da tre squadre. Molta difesa a “4”

Avete presente il “mitico” modulo con cui l’Italia di Marcello Lippi ha vinto il mondiale (anche se più un 4-5-1), oppure con cui Ancelotti ha vinto la Champions League? Sembrerebbe stia passando di moda, almeno guardando la coppa del mondo attualmente in gioco. Infatti il modulo composto da quattro difensori, altrettanti centrocampisti e due attaccanti si è visto applicato soltanto da Qatar, Camerun e Uruguay. Al netto ovviamente dei cambi in corso d’opera che qualsiasi CT fa durante i match, il 4-4-2 è in assoluto il meno utilizzato. Ma in generale la tendenza è “tanta” difesa a quattro uomini. Vediamo infatti ben altre 16 squadre scendere in campo con un 4-3-3 di base, fra cui anche due delle prime cinque favorite dalle quote mondiali 2022 esaminabili insieme a quelle di altri eventi internazionali e nazionali come la nostra Serie A e la Bundesliga, ad esempio. Il Brasile schiera un 4-3-2-1, così come l’Inghilterra, mentre l’Argentina un aggressivo 4-3-3. Fra altre realtà che al mondiale si sono presentate con la difesa a “4” ci sono altresì il Portogallo che con la Spagna condivide il 4-3-3, e ancora Costa Rica, Giappone, Croazia, Marocco, e Tunisia.

La difesa a tre, tendenza in ascesa a livello mondiale

La difesa a tre è utilizzata dalla grande maggioranza dei club in Italia, ma anche in Spagna e in Inghilterra. Grandi estimatori di questa impostazione di gioco sono l’italiano Antonio Conte, ma anche Sarri, e Spalletti. Al mondiale in Qatar 2022 non poche nazionali hanno applicato la difesa a tre, o dall’inizio o comunque per larghi tratti delle partite. Ciò deriva anche dalle caratteristiche dei calciatori, soprattutto quelli di fascia, sempre più rapidi e scattanti. Due sole squadre con il 3-4-3 puro, ossia Canada e Danimarca, poi i campioni in carica della Francia che si presentano invece con un 3-4-1-2, stesso modulo impiegato da Serbia, Olanda e Polonia, tutte e quattro passate alla fase eliminatoria. Fra i sostenitori della difesa a tre anche il Belgio con il doppio trequartista nel 3-4-2-1, e il Galles con 3-4-2-1. Nessuna squadra al mondiale curiosamente schiera un 3-5-2 almeno di partenza, impianto di gioco molto utilizzato dal Napoli primo in Serie A, o dalla Salernitana, dall’Atalanta anche se più fluido, dalla Lazio, dall’Inter e da tante altre. Tale trend sembra stia entrando sempre più anche nell’ottica delle nazionali di primo livello come la Francia, che con Deschamps propone una difesa a tre in fase di possesso palla che alza molto gli esterni avvicinando quindi Mbappé e Griezmann alla porta avversaria. 

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