Il caso di Aurora Leone, componente dei The Jackal, è l’ennesimo scossone nel dibattito pubblico in merito al genere. L’accusa di sessismo verso il direttore generale della Nazionale Cantanti Gianluca Pecchini ha evidenziato un problema ancora attuale. Ovvero la percezione che si ha del calcio femminile e delle donne nel mondo calcistico.
La vicenda di Aurora Leone
Lunedì 24 maggio, durante la cena alla vigilia della Partita del Cuore tra la Nazionale Cantanti e i Campioni per la Ricerca, in onda stasera su Canale 5, Ciro Priello e Aurora Leone si sono seduti al tavolo della Nazionale Cantanti. Il Direttore Generale Gianluca Pecchini intima ai due attori di lasciare il tavolo.
Leone e Priello hanno pensato di aver sbagliato tavolo. Poi arriva la precisazione del Dg Pecchini. Ciro Priello poteva rimanere, mentre Aurora Leone doveva sedersi ad un altro tavolo. Alla richiesta di spiegazioni della Leone, Pecchini avrebbe risposto:
“sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole […] non mi far spiegare il motivo per cui non puoi stare qui, alzati”
Aurora Leone, quindi, afferma che la sua presenza è data dalla convocazione ufficiale per giocare la partita. Le era anche stata chiesta la taglia per la divisa da gioco. Pecchini rincara la dose con queste parole “I completini te li metti in tribuna, da quando in qua le donne giocano?”
Le donne giocano e tra poco saranno, finalmente, professioniste
Le ultime parole di Pecchini hanno sconvolto i due attori che hanno denunciato il tutto attraverso delle storie su Instagram. La problematica che emerge coinvolge le diseguaglianze di genere in primis. Qui si potrebbe aprire un dibattito già caldo nell’ultimo periodo.
Per la cronaca e i racconti offerti da 11contro11 un punto nelle specifico andrebbe evidenziato attenendoci al nostro ambito. Il Dg Pecchini con le sue parole è riuscito a banalizzare il calcio femminile.
Quello stesso calcio femminile che, in Italia, negli ultimi anni ha lottato. Ha lottato con figure come quella di Sara Gama, vicepresidente dell’AIC Associazione Italiana Calciatori, per avere il riconoscimento a livello professionistico. Fino ad ora, infatti, le calciatrici anche di Serie A appartengono alla categoria dilettantistica. Questo almeno fino alle stagione 2022/2023.
Sì, c’è già la data del passaggio al professionismo dei club di massima serie. A stabilirlo è una delibera della FIGC di giugno. Le calciatrici di Serie A saranno delle professioniste con delle tutele e una regolamentazione del lavoro. Difatti, al di là della dignità sportiva, il riconoscimento del professionismo era richiesto a gran voce per una questione di diritto del lavoro.
Le calciatrici, in quanto dilettanti, non possono firmare dei contratti di lavoro ma solo stipulare accordi economici privati. Tali accordi sono vincolati da tetti massimi di spesa e non forniscono tutele quali per esempio tutela infortunistica, previdenza e maternità.
Per un calcio migliore
Ad ogni modo oggi è arrivato il dietrofront di Pecchini con le scuse ufficiali ad Aurora Leone. Queste le sue parole:
“La Nazionale Italiana Cantanti è amareggiata profondamente e si scusa di quanto accaduto ieri sera durante la cena ad Aurora Leone […] Siamo profondamente addolorati di questo grande equivoco in quanto in 40 anni non ci siamo mai trovati a dover gestire una simile situazione”
In allegato , attraverso un comunicato stampa, sono arrivate anche le dimissioni dello stesso Dg Pecchini il quale si è assunto la responsabilità di quanto accaduto.
Ci si augura che casi come quello di Aurora Leone facciano rumore perché non si ripetano in futuro. La Partita del Cuore è da decenni un momento di divertimento e con uno scopo nobile alla base. L’edizione di quest’anno, la trentesima, si gioca per raccogliere fondi per sostenere la Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro.
Momenti come questi, dunque, sono all’insegna del rispetto e della solidarietà. Le ombre come quelle relative alla vicenda discriminatoria per mano di Pecchini sono un passo indietro rispetto ai valori e alle battaglie promosse in queste sedi.
La stessa rappresentanza femminile è uno degli elementi che potrebbero essere promossi in eventi come questi. Anzi, la stessa rappresentanza femminile del calcio ha diritto a scendere in campo per sostenere tali iniziative benefiche. Ne ha diritto Aurora Leone, regolarmente convocata e che non scenderà in campo per il comportamento discriminatorio che ha subito.
Solidarietà ad Aurora Leone e che la stagione 2022/2023 arrivi presto.