Nella giornata di sabato 2 ottobre è morto Daniel Leone. A soli 28 anni l’ex portiere del Catanzaro è stato stroncato da un tumore al cervello.
La battaglia di Daniel Leone
Leone si era ritirato dal calcio giocato quattro anni fa proprio per questa diagnosi. L’ha combattuto per ben due volte: già nel 2014 il portiere originario di Piedimonte Matese, all’epoca con la Reggina, dopo aver accusato per diversi giorni un forte mal di testa, era stato operato agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Dopo l’operazione d’urgenza, l’estremo difensore si era curato a Milano, sottoponendosi a cicli di chemioterapia. Grazie alla cura era anche tornato ad allenarsi con il resto del gruppo.
Il male però si è ripresentato nel 2017. Lo stesso Daniel, attraverso un post sui social, ha rassicurato con una foto e un commento prima del secondo intervento: “Apriamo la testolina e speriamo di aggiustarla”. Un po’ per sdrammatizzare ed un po’ per farsi coraggio; Daniel era fatto così. Nella sua battaglia non è mai stato da solo con i famigliari e gli amici che lo hanno sempre sostenuto.
Cresciuto nel settore giovanile della Reggina, il classe 1993 in carriera aveva giocato con il Pontedera e la Sassari Torres in C2, con la Reggiana e la Reggina in C1 e con il Latina in B. L’ultima sua esperienza è stata a Catanzaro, sempre in C1, nella stagione 2016/17.