Con la sfida tra Juventus e Crotone è andata in archivio anche la 23esima giornata di Serie A. I verdetti del campo hanno visto l’Inter di Antonio Conte allungare sulle dirette avversarie (Milan e Roma); hanno constatato la superiorità dell’Atalanta rispetto al Napoli; hanno decretato la fine della storia d’amore tra Di Francesco e il Cagliari; ed hanno visto tornare alla doppietta personale il capocannoniere del campionato: Cristiano Ronaldo. Dunque, la “nuova” rubrica di 11contro11 arriva al suo secondo appuntamento: di seguito “Il Pagellone della Giornata 23“.
Da 1… a 10: ecco il pagellone della giornata 23
Voto 10 – Un tandem di nome “Lu-La”
La coppia d’attacco interista si guadagna il primato di questo “Pagellone della giornata 23”. Il Derby di domenica si è concluso con il netto risultato di 3-0 in favore dei nerazzurri e il distacco sulla diretta inseguitrice è salito a quattro lunghezze. Mattatrice di giornata la coppia denominata “Lu-La” dall’ambiente meneghino. Il n°9 e il n°10 si sono messi in proprio e hanno confezionato le tre reti della propria formazione.
Lautaro Martinez ha realizzato i gol dell’1-0 e del 2-0, Lukaku ha fornito l’assist per il vantaggio e ha poi chiuso il match con un’accelerata micidiale, che ha prima battuto Romagnoli e poi Donnarumma. Di prestazioni egregie, in questo weekend, se ne sono ammirate più d’una, ma ciò che han compiuto i due centravanti dell’Inter è valso la vittoria in un Derby sentitissimo, la conferma del primo posto e l’allungo sui cugini.
Voto 9 – Il duo Castrovilli-Vlahovic
La Fiorentina ha aperto questa 23esima giornata di Serie A ospitando lo Spezia. La squadra di mister Italiano era reduce dalle vittorie contro il Milan e contro il Sassuolo. Il primo tempo è stato soporifero e privo di occasioni da rete; al 45′, però, Prandelli è stato costretto al cambio ed ha inserito Castrovilli. Il n°10 viola ha cambiato il volto della gara: assist per Vlahovic al 48′ e gol da centro area al 64′, per un uno-due devastante.
Dal canto proprio, anche il classe 2000 ha dimostrato di essere in forma smagliante: rete dell’1-0 in acrobazia, contropiede ed assist per il 3-0 di Eysseric. Se ora la squadra del presidente Commisso si trova a 25 punti (+10 sulla zona retrocessione), gran parte del merito va dato ai due gioielli fiorentini, che proprio per queste ragioni sono stati inseriti all’interno del “Pagellone della Giornata 23”. Vlahovic ha infatti siglato 8 gol nelle ultime 13 gare; Castrovilli, nonostante abbia vissuto un periodo di forma altalenante, ha dimostrato di possedere dei colpi da fuoriclasse.
Voto 8 – L’Atalanta di Luis Muriel
Un netto 4-2 per sbaragliare la concorrenza del Napoli: questo è il risultato che l’Atalanta ha fatto registrare nella gara di domenica contro la formazione di Gattuso. Come dichiarato da Gasperini, l’obiettivo della Dea è sempre stato quello di poter competere su tutti i fronti, fino alla fine della stagione. La finale di Coppa Italia è stata centrata, gli ottavi di Champions League anche, la corsa ad un piazzamento fra le prime quattro è apertissima. Il match del Gewiss Stadium ha dimostrato, per l’ennesima volta, quanto il club di Percassi abbia lavorato bene durante l’arco delle ultime stagioni. Gasperini, inoltre, ha saputo valorizzare al meglio alcuni dei suoi calciatori: su tutti Luis Muriel.
L’attaccante colombiano ha visto il proprio rendimento crescere esponenzialmente, durante l’arco dell’ultimo anno. Gli accostamenti sono stati tra i più disparati ma il più ricorrente è stato senza dubbio quello che lo vede affiancato a Ronaldo, il bomber brasiliano. Le movenze, in effetti, lo ricordano molto; le giocate sono decisive e gli strappi poderosi. In zona gol, poi, il n°9 orobico ha realizzato almeno un gol ogni volta che è partito titolare: che goleador!
Voto 7 – La forma di Caputo e la doppietta di CR7
Al quarto posto, il “Pagellone della Giornata 23” accoglie un duo di goleador.
Dopo gli infortuni che lo avevano tenuto lontano dai campi durante la prima parte della stagione, oggi “Ciccio” Caputo è tornato ad essere il vero trascinatore del Sassuolo. Nelle ultime 5 uscite il n°9 ha segnato ben 4 reti, due dei quali influenti per le sorti del risultato finale. Dopo aver fatto registrare 21 gol nell’arco della scorsa stagione, con l’ultima marcatura in campionato, il barese ha raggiunto la doppia cifra anche nell’annata corrente.
Cristiano Ronaldo dopo le fatiche di Champions League, a Porto, doveva subito riscattare una prestazione incolore. Sulla sua strada si è interposto il Crotone di Stroppa, fanalino di coda del nostro campionato. Il fenomeno portoghese non si è fatto pregare troppo ed ha ritrovato subito la via del gol: al 38′, infatti, il n°7 ha insaccato la rete del vantaggio; al 45′, poi, ha siglato la doppietta personale. La doppia marcatura mancava dall’andata della semifinale di Coppa Italia (contro l’Inter): bentornato al comando della classifica dei cannonieri, CR7.
Voto 6 – Il primo tempo del Parma
Dopo 5 sconfitte consecutive, il Parma era chiamato alla svolta. La squadra di D’Aversa, in 22 giornate, aveva collezionato solamente 13 punti, pochissimi per una squadra che nella passata stagione aveva stupito i propri tifosi. Nel match di domenica, alle ore 12.30, la compagine emiliana ha provato a dare un segnale di ripresa: il primo tempo contro l’Udinese, infatti, è stato veramente ben condotto.
Prima il ritorno al gol di Cornelius, successivamente il rigore trasformato da Kucka. Purtroppo le gare durano 90′, sebbene la prima frazione della squadra crociata faccia ben sperare in vista della seconda parte di stagione. Kucka e compagni, sicuramente, lotteranno strenuamente per non retrocedere.
Voto 5 – La gestione di Di Francesco a Cagliari
Quando Bremer ha staccato più in alto di Godin ed ha insaccato in rete, la panchina di Di Francesco è tremata più che mai. Nonostante il 24 Gennaio scorso il mister ex-Roma e Sassuolo avesse rinnovato il proprio contratto, infatti, la società cagliaritana non ha potuto più aspettare. Esonerato l’allenatore che aveva condotto i giallorossi in semifinale di Champions League; assunto il nuovo DS Capozucca. Dopo una striscia di 16 partite senza vittoria, Giulini ha deciso di cambiare la propria guida tecnica. Quest’ultima è stata una giusta scelta, dato che l’ambiente necessitava di un cambio di rotta. Ma perché rinnovare il contratto solo 30 giorni fa? Perché perdere un altro mese nonostante i segnali non fossero incoraggianti?
Voto 4 – Gli ultras fuori da San Siro
Anche un fatto di cronaca trova spazio all’interno del “Pagellone della Giornata 23”.
Da Febbraio 2020 i decessi causati dal Covid, in Lombardia, sono stati circa 17’000; il clima surreale che si è stati chiamati a vivere ha stravolto le vite di tutti; l’impossibilità di poter instaurare relazioni ha colpito ognuno di noi. Eppure, prima del Derby di domenica, 7000 ultras milanisti e 5000 interisti si sono radunati all’esterno di San Siro per intonare cori, per accendere fumogeni, per accogliere l’arrivo dei pullman delle squadre e per ribadire la propria fede calcistica. Nonostante il comune di Milano avesse vietato gli assembramenti, i tifosi non si son curati delle direttive.
Certo, partecipare alle manifestazioni sportive in modo attivo porta un maggior coinvolgimento emotivo e un più intenso trasporto. Sebbene gli istanti prima del match ci abbiano fatto capire quanto importante fosse la partita in programma, in un momento di crisi sanitaria, questo non è stato un bell’esempio per i ragazzi che hanno assistito alle scene, dalle quali non potranno trarne alcun insegnamento.
Voto 3 – La settimana del Milan
Per Pioli e per i ragazzi milanisti domenica è arrivato un risultato amaro, e, di conseguenza, il terzultimo posto nel “Pagellone della Giornata 23”. Il 3-0 subito, sinceramente, è anche poco veritiero però non cambia la sostanza dei fatti. Il Diavolo nelle ultime tre gare ha raccolto soltanto delusioni: prima la sconfitta contro lo Spezia (2-0), poi il pareggio contro la Stella Rossa in Europa League ed, infine, il fallimento nel match contro l’Inter. Due sconfitte ed un pareggio che han fatto perdere la testa del campionato alla squadra. Domenica la formazione rossonera ha anche dominato nel dato del possesso palla (61%), ma ha concesso troppi spazi ai nerazzurri, micidiali in contropiede. Kjaer e Romagnoli, contro il duo “Lu-La”, non sono sembrati all’altezza del compito ed hanno terribilmente sofferto. Il demerito è ripartito tra tutti i componenti della rosa, altrettanto lo è il doversi risollevare al più presto.
Voto 2 – Il momento “no” del Napoli
Al penultimo gradino di questo “Pagellone della Giornata 23” troviamo il Napoli di Rino Gattuso. Sembrerebbe essere stata una “vittoria di Pirro” quella che i partenopei avevano ottenuto 10 giorni fa contro la Juventus. Il club di De Laurentiis, infatti, naviga in acque agitatissime: sia per colpa degli infortuni, sia a causa della costante crisi di risultati. Negli ultimi 5 match sono arrivate una sola vittoria e ben quattro sconfitte, due delle quali pesantissime (contro il Granada e proprio contro l’Atalanta). La prima, contro la nona forza del campionato spagnolo, rischia di costare l’eliminazione dall’Europa League; la seconda, contro la Dea, invece, fa scivolare gli azzurri al 7° posto, a quattro punti di distanza da un piazzamento in Champions League.
Il capitolo infortuni è poi ampissimo. Solo domenica Gattuso ha dovuto rinunciare a Insigne, Lozano, Mertens, Manolas, Hysaj, Demme, Ospina e Petagna. Il Covid, in più, aveva appena dato tregua a Ghoulam e a Koulibaly (entrati a gara ormai conclusa). Ecco che dunque, se i campani vorranno agguantare almeno la quarta piazza, dovranno lottare contro gli avversari ma anche contro la sfortuna temporanea che ha colpito i propri calciatori.
Voto 1 – La questione Ibrahimovic-Sanremo
L’ultimo posto del “Pagellone della Giornata 23” è occupato da un avvenimento “extra-campo”.
Ormai da tempo è nota l’esistenza del contratto che lega il centravanti svedese con la tv nazionale, la RAI. Pare che l’emittente televisiva abbia stipulato un accordo con il calciatore già in estate, per poterlo avere come ospite fisso durante il Festival di Sanremo. Data la presenza certa alle serate del teatro Ariston, dal 2 al 6 Marzo prossimi, ora resta da capire come il Milan gestirà la situazione. Le opzioni sono due: la prima presuppone che il n°11 resti sulla riviera ligure, seguito da un preparatore della società; la seconda considera l’opzione di un collegamento solo in video conferenza.
Il motivo del posizionamento all’ultimo posto in questa rubrica è subito detto: solo ad Ibrahimovic viene concesso questo privilegio. Qualsiasi altro calciatore sarebbe stato multato o deferito dal proprio club, se solo avesse provato ad anteporre un altro impegno al proprio lavoro da professionista. Possibile che il Milan accetti queste condizioni e si faccia mettere “in scacco” da un proprio tesserato?