Anche prima di questo Pagellone della giornata 37, noi della redazione di 11contro11 vogliamo riproporre un piccolo riassunto di quel che è avvenuto durante la penultima giornata di Serie A.
Juventus e Inter si sono sfidate nel Derby d’Italia, gara che è stata vinta, con non poche polemiche, dalla squadra di Andrea Pirlo; l’Atalanta, in casa del Genoa, ha guadagnato l’accesso ai prossimi gironi di Champions League, per il terzo anno consecutivo; il Napoli ha battuto la Fiorentina e il Milan, invece, ha perso punti importanti contro un Cagliari matematicamente salvo.
In coda al gruppo due sono stati i verdetti inconfutabili: la salvezza del Cagliari e quella dello Spezia. Con Genoa e Fiorentina già certe di disputare la prossima Serie A, ormai la lotta per il terz’ultimo posto è un conto aperto tra due sole società: Torino e Benevento. Nell’ultima giornata, inoltre, le due si sfideranno, per stabilire quale delle due sarà costretta a retrocedere in Serie B.
Ecco di seguito il Pagellone della giornata 37 di Serie A.
Da 1… a 10: il Pagellone della giornata 37
Voto 10 – L’Atalanta che conquista la Champions League
Se all’inizio della stagione 2018-2019 ci avessero detto che la compagine bergamasca avrebbe conquistato un posto tra le prime quattro in classifica per ben tre anni di fila, non vi avremmo mai creduto. Eppure, il gruppo guidato da Gian Piero Gasperini ha stupito ancora una volta tutti, ottenendo la matematica certezza di giocare, di nuovo, la massima competizione europea per club.
Con il miglior attacco del campionato (90 i gol segnati, il Napoli è secondo con 85), i nerazzurri sono momentaneamente secondi in classifica e con una vittoria sul Milan domenica prossima otterrebbero il risultato migliore della propria storia in Serie A. Oggi, per Toloi e compagni, però, il pensiero s’è già spostato sul prossimo obiettivo da raggiungere: la finale di Coppa Italia in programma domani. Con la Champions League in tasca, la Dea deve dimostrare, ancora una volta, tutto il proprio valore.
Voto 9 – Lo Spezia che conquista la salvezza
Per la squadra bianconera, ad inizio campionato, questo traguardo sarebbe sembrato un vero e proprio sogno. Poco alla volta, però, i risultati si sono concretizzati, il Parma ed il Crotone sono crollate, e lo spazio per la salvezza si è grandemente amplificato. Nonostante nell’ultimo periodo si siano verificati degli scivoloni abbastanza incomprensibili, sabato i ragazzi di Vincenzo Italiano hanno guadagnato la permanenza in massima serie anche per il campionato 2021-22.
La solidità della rosa si è vista nei momenti difficili e la sfida contro una diretta rivale (il Torino) ha dimostrato il vero valore di Pobega e compagni. Proprio nel momento di estremo bisogno, poi, si è risvegliato il trascinatore dei bianconeri: Mbala Nzola. Con una doppietta, il ragazzo angolano ha guidato i suoi al 4-1 che è valso la matematica salvezza. Il calcio espresso è stato buono, propositivo e molto moderno: queste sono state anche le chiavi del successo spezzino.
Voto 8 – Il Cagliari che pareggia nonostante fosse già salvo
Per il Cagliari, quella di domenica 16 Maggio è una data da cerchiare sul calendario. Con il pareggio di Simy al 93′ della sfida Benevento-Crotone, gli uomini di Semplici hanno ottenuto il pass per giocare il prossimo campionato di Serie A. Non contenta del traguardo ottenuto, la banda sarda ha disputato un grande match contro un Milan ben più motivato.
Lo 0-0 finale ci dà la risposta alle molte perplessità sorte durante l’arco dell’anno: il Cagliari, nonostante la discontinuità, ha le carte in regola per poter giocare nel calcio che più conta. Il voto in meno rispetto allo Spezia, in questo Pagellone della giornata 37, è dovuto al fatto che, la qualità e l’esperienza in rosa fossero maggiori, rispetto a quelle possedute dai calcaitori liguri.
Voto 7 – Il Sassuolo che non molla e che ci crede
Con un risultato chiaro, netto e tondo, il Sassuolo ha sconfitto, fuori casa, il Parma di D’Aversa. Il 3-1 maturato al Tardini è frutto del lavoro di De Zerbi e della tenacia dei suoi calciatori. Negli ultimi tre anni, il club nero-verde ha costruito le basi per un roseo futuro, anche se la figura del condottiero dello spogliatoio, ora, sta per cambiare.
De Zerbi ha annunciato già da giorni, sia alla squadra che allo staff, che a fine anno lascerà la guida del club. Nonostante ciò, però, il tecnico bresciano sta dimostrando tutto il proprio amore e attaccamento per la maglia. Con la Roma vittoriosa nel Derby capitolino, infatti, le speranze di agguntare il settimo posto si erano ridotte al minimo. Nonostante questa premessa, i calciatori del Sassuolo sono scesi in campo decisi e hanno conquistato i tre punti. Questa strenua tenacia è il miglior insegnamento che il neo-allenatore dello Shakhtar Donetsk potesse lasciare in eredità ai suoi ragazzi.
Voto 6 – L’orgoglio della Roma
L’abbandono della corsa-Champions, l’eliminazione in semifinale di Europa League, il cambio di allenatore e l’altalena di risultati. Questi sono solo alcuni dei fattori che hanno influito negativamente sul finale di stagione romanista. Il Derby di sabato, per Fonseca, era l’ultima occasione per lasciare un buon ricordo di sé ai tifosi e alla società. Il tecnico portoghese non s’è fatto pregare e ha condotto i suoi calciatori alla vittoria.
La supremazia cittadina è ora nelle mani dei giallorossi e il senso di questa vittoria può essere addirittura triplice: aver allontanato il Sassuolo; aver regalato un ultima gioia al proprio tecnico; aver dimostrato la classe e la qualità che possiede la squadra al nuovo allenatore (José Mourinho). Del resto anche i giocatori romanisti ne sono consapevoli: l’ex-Tottenham dovrà decidere su chi puntare per la prossima annata. Quale gara migliore del Derby, allora, per poter dimostrare le proprie abilità?
Voto 5 – La Lazio che ha perso la bussola
Vittoria, sconfitta, successo, debacle: questi gli ultimi quattro risultati ottenuti dalla compagine di Simone Inzaghi. Contro la Roma, sabato sera, è arrivata un netto insuccesso (2-0), risultato che ha definitivamente estromesso gli aquilotti dalla corsa al quarto posto. In realtà, però, la sconfitta è sinonimo anche di altri segnali poco incoraggianti. Le prestazioni, nell’ultimo periodo, sono state altalentanti: solo il Derby avrebbe potuto far risollevare la testa ai biancocelesti. Anche se raggiungere la Juventus sarebbe stato impossibile, una vittoria avrebbe ridato prestigio e serenità ad un ambiente poco stimolato e stimolante.
La posizione di vantaggio, la poca propensione alla lotta e le motivazioni scarse hanno fatto perdere alla squadra del patron Lotito anche l’ultimo treno per risollevare un finale di stagione a tinte bianco-nere. La caduta nella stracittadina romana dimostra soltanto che, ad oggi, la cosa migliore per la Lazio è concludere la stagione e guardare al futuro.
Voto 4 – Il Benevento che pareggia 1-1 in casa
Il voto in questo Pagellone della giornata 37 potrebbe anche essere più basso, data la ormai poca percentuale di possibilità di rimanere in Serie A anche l’anno prossimo. Del resto, però, il livello di Benevento e Crotone è alquanto paragonabile, se non uguale, ed il pareggio mortifero del Vigorito non può essere motivo di stupore. I giallorossi, per altro, arrivavano alla gara con la testa pesante, piena di pensieri e di aspettative; Cosmi e i suoi ragazzi, invece, sono scesi in campo con la voglia di giocare a calcio e di divertire il pubblico a casa.
Il risultato è stato un 1-1 insapore, che ha condannato il Benevento alla retrocessione quasi matematica. I giochi non sono ancora chiusi, sebbene un risultato positivo del Torino nel recupero con la Lazio condannerebbe i campani alla cadetteria. Purtroppo il destino della squadra di Filippo Inzaghi è nelle mani di terzi, che potrebbero regalare, però, alle streghe, un ultimo match da dentro o fuori. Una speranza ancora c’è ed allora vale la pena sognare di potersi ancora guadagnare la permanenza in Serie A.
Voto 3 – Il Torino che rischia tantissimo
Come anticipato anche in un nostro precedente articolo, il Torino, dopo la sconfitta contro lo Spezia di sabato pomeriggio, rischia di dover salutare il nostro campionato. Sulla carta, per di più, la squadra di Italiano era anche inferiore rispetto alla rosa di Davide Nicola, che però non è riuscita a far valere i propri numeri. I liguri, in definitiva, hanno dimostrato di essere superiori rispetto ai granata. Questa sconfitta, inoltre, ha mischiato, e non poco, le carte in tavola alla compagine del presidente Cairo.
Ora, la via da percorrere per Belotti e compagni è quella della coesione e della tenacia. La grave insufficienza in questo Pagellone della giornata 37 è dovuto al fatto che, se il Torino stasera non dovesse almeno pareggiare contro la Lazio, dovrebbe giocarsi il tutto per tutto in uno scontro diretto, ad alta tensione, contro il Benevento. Il periodo di pessima forma, a quel punto, potrebbe davvero giocare un brutto scherzo ai piemontesi, che potrebbero essere costretti alla retrocessione. Questa è l’ipotesi peggiore: ora il campo dovrà donarci i propri verdetti, per gli ultimi novanta minuti di una stagione infuocata.
Voto 2 – L’arbitraggio di Juventus-Inter
La gara dello Juventus Stadium aveva un valore diverso per ognuna delle due squadre coivolte. La Juventus sognava una vittoria per rilanciarsi in chiave Champions League; l’Inter, al contrario, scendeva in campo solo per l’onore e per fare uno sgambetto ai rivali di sempre. La gara, nel complesso, è stata avvincente e molto combattuta, nonostante il direttore di gara si sia messo d’impegno per rovinare uno spettacolo degno di nota.
L’intensità dell’Inter non è certo stata quella dei tempi migliori, ma il match è stato combattutissimo. L’arbitro Calvarese si è però eretto a protagonista indiscusso della contesa. Prima ha assegnato due rigori, uno per parte, abbastanza discutibili; poi ha ingiustamente espulso Bentancur per doppia ammonizione, infine ha concesso un gol a Lukaku nonostante ci fosse stato un contrasto in area con Chiellini ed ha fischiato un rigore inesistente ai danni di Cuadrado.
Errori da una parte all’altra, che avrebbero fatto guadagnare al fischietto di Teramo l’ultima posizione in questo Pagellone della giornata 37, se solo non ci fosse stata la prestazione del Milan.
Voto 1 – Il Milan che vede sfumare il traguardo sperato
Il Milan scendeva in campo a San Siro con il match point nelle proprie mani, contro una squadra già salva e che aveva festeggiato in hotel, con un 7-0 contro il Torino nella giornata precedente e con una forma fisica ai massimi termini. In realtà, però, la notte del Meazza si è trasformata in un vero e proprio incubo. Pensare che Donnarumma abbia salvato la squadra dal tracollo rende bene l’idea di quanto successo tra i rossoneri e i cagliaritani.
Aver quasi gettato all’aria l’occasione che il Diavolo aspettava da ben sette stagioni sarà un rammarico troppo grande per i tifosi milanisti, in caso di mancata vittoria in casa dell’Atalanta e conseguente vittoria di Juventus e Napoli. Recarsi a Bergamo con l’obbligo di trovare la via del successo non è facile per nessuna compagine, men che meno per una squadra che dovrà giocarsi il tutto per tutto, con il rischio di lasciare ampi spazi in contropiede ad un avversario mortifero.