Il Pagellone della giornata 38 di Serie A: diamo i numeri

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pagellone della giornata 38

Ed eccoci giunti all’ultimo appuntamento con questa speciale rubrica targata 11contro11. Il Pagellone della giornata 38 sarà l’ultimo della stagione 2020/2021, con la promessa che questa sia solo la prima di tante stagioni accompagnate da questo incontro. Dall’ultima occasione nella quale abbiamo redatto la nostra graduatoria, tuttavia, alcune cose si sono modificate, con la lotta salvezza che si è chiusa, grazie al pareggio ottenuto dal Torino sul campo della Lazio. Ma passiamo ora all’analisi del turno di campionato.

Indubbiamente lo scontro più avvincente è stato quello per la conquista del posto in Champions League. Napoli, Milan e Juventus hanno combattuto fino al 90′ per accaparrarsi la collocazione all’interno delle prime quattro posizioni in classifica. Al termine delle rispettive gare, però, gli Azzurri hanno pareggiato contro l’Hellas Verona e sono rimasti gli unici delusi. Il Milan ha chiuso al secondo posto, la Juventus al quarto, con l’Atalanta che, seppur sconfitta, ha agguantato la terza posizione.

Sul fondo della graduatoria, invece, le sfide sono state meno avvincenti e più tranquille. Crotone e Fiorentina hanno dato luogo ad un match senza alcuna emozione, mentre Torino e Benevento han provato a giocare una gara “vera”. Purtroppo, però, dati i verdetti già emessi, questi incontri sono risultati quasi privi di significato.

Ed ora passiamo al vero e proprio Pagellone della giornata 38 di Serie A.

Da 1… a 10: il Pagellone della giornata 38

Voto 10 – Il Milan che conquista l’accesso in Champions League

Un voto strepitoso per un’impresa che ha dell’incedibile. I rossoneri dovevano centrare la vittoria sul campo dell’Atalanta se avessero voluto giocare la prossima Champions League. Donnarumma e compagni, sfruttando gli spazi concessi dalla retroguardia bergamasca, hanno colpito la Dea due volte, su rigore, e hanno chiuso il campionato al secondo posto. Il traguardo insperato fino a poche ore fa, ha reso memorabile la notte del Gewiss Stadium.

Il Pagellone della giornata 38 di Serie A: diamo i numeri

Con la propria guida tecnica e morale indisponibile (Ibrahimovic) e con una squadra giovane, il Milan, dopo sette lunghi anni, riagguanta la fase a gironi della coppa più prestigiosa del mondo: la Champions League. La nota di merito va a Kessiè, vero trascinatore e leader di un gruppo che, nell’immediato futuro, potrà davvero stupire.

Voto 9 – La Juventus che centra l’obiettivo 

Il voto per la Juventus in questo Pagellone della giornata 38 potrebbe essere uguale a quello dato al Milan. In realtà, però, a differenza dei ragazzi di Pioli, i calciatori bianconeri hanno dovuto sconfiggere una compagine che non aveva più nulla da chiedere a questa Serie A. Dopo una stagione estremamente complicata, con la vetta staccata e senza motivazioni forti, centrare comunque il piazzamento in Champions League ha una grande valenza simbolica ed economica

Il nuovo tecnico e le nuove idee di gioco hanno stravolto l’ambiente juventino, che però ha saputo reagire. Con la forza dei nervi, la Juventus ha saputo tenere il passo di Milan e Napoli, riuscendo a sfruttare l’unico errore di una diretta avversaria. A Bologna, ieri, è bastato un solo tempo per chiudere la pratica e, dopo la conquista della Coppa Italia e della Supercoppa, Andrea Pirlo ha raggiunto il terzo obiettivo stagionale: quello di piazzarsi tra le prime quattro del campionato.

Voto 8 – La Festa scudetto dell’Inter

Non dare spazio ai vincitori di questa Serie A sarebbe stato quasi un affronto. Con il 5-1 rifilato all’Udinese, l’Inter ha festeggiato in grande stile la conquista del primo trofeo dopo dieci anni di digiuno. Dopo il 5-1 alla Sampdoria e il 3-1 alla Roma, i ragazzi di Conte si sono concessi un pomeriggio di gioia nella cornice decorata a festa di San Siro.

Il Pagellone della giornata 38 di Serie A: diamo i numeri

Il voto così alto è dovuto anche al fatto che, proprio ieri, per la prima volta dopo un anno e tre mesi, lo stadio di Milano ha ri-aperto le porte a 1000 spettatori. Sugli spalti del Meazza, infatti, hanno assistito al match le famiglie e gli invitati del club meneghino, che hanno poi potuto raggiungere sul terreno di gioco i neo-campioni d’Italia. I simboli della nuova Inter che sta nascendo sono stati gli emozionati Ranocchia e Handanovic, insieme al commosso Lukaku, gigante dal cuore tenero. 

Voto 7 – Il saluto di De Zerbi

Come annunciato nel post-partita di Sassuolo-Lazio, il tecnico bresciano lascerà la panchina nero-verde al termine di questa stagione. Lo Shakhtar Donetsk, infatti, lo attende a braccia aperte, per aprire un nuovo ciclo vincente. Dopo tre stagioni davvero memorabili, De Zerbi ha scelto di lasciare l’Emilia, senza però prima aver voluto dare un proprio ultimo saluto al club e ai tifosi.

Contro la Lazio, ieri sera, Consigli e compagni sono scesi in campo con grande motivazione, e solo il pareggio della Roma, allo scadere, ha tolto al club la gioia della qualificazione alla Conference League. Arrivare a pari punti con una compagine come quella capitolina significa aver svolto un lavoro egregio e, guardando i movimenti in campo, si può capire quanto il coach lombardo abbia insegnato ai propri ragazzi. Questi dettami non andranno persi ed i vari Raspadori, Berardi e Locatelli saranno per sempre grati al tecnico bresciano.

Voto 6 – La Sampdoria che onora la competizione

Di squadre che hanno snobbato gli ultimi impegni stagionali ce ne sono state tante, due su tutte l’Udinese e l’Hellas Verona. La Sampdoria, al contrario, nonostante le critiche ricevute, nelle ultime gare dell’anno ha onorato la nostra Serie A, con prestazioni davvero convincenti. I blucerchiati si sono classificati noni, alle spalle solo delle migliori otto del campionato (che, onestamente, sono di un livello superiore rispetto a tutte le altre).

Il Pagellone della giornata 38 di Serie A: diamo i numeri

Nelle ultime nove partite sono arrivati ben cinque successi ed un pareggio. Le guide morali e tecniche dei liguri non possono che esser stati due eterni ragazzi: Ranieri e Quagliarella. Per salutare al meglio il proprio tecnico, poi, i ragazzi genovesi hanno messo in gioco tutto il proprio orgoglio e hanno ringraziato il proprio condottiero con una vittoria. 

Voto 5 – La sfida tra Crotone e Fiorentina

Un’insufficienza così leggera, all’interno di questo Pagellone della giornata 38, arriva solo ed unicamente perché il Napoli di Gattuso ha compiuto un vero suicidio sportivo. La partita Crotone-Fiorentina, infatti, avrebbe meritato un “3”, per l’indegno spettacolo offerto. Uno 0-0 insipido, privo di significato e di ragione. Nessuna delle due compagini aveva richieste da fare al nostro campionato, eppure entrambe han tirato i remi in barca e non hanno mai offeso l’avversario.

Con Simy e Vlahovic in campo, due dei bomber più in forma della Serie A, ci si sarebbe aspettati ben altro intrattenimento. Se non fossimo stati a conoscenza della situazione dei due club, avremmo anche potuto pensare al più classico dei cosiddetti “biscotti”. Partita inutile e indegna, per un ultima gara che avrebbe potuto far divertire i telespettatori.

Voto 4 – Il Parma sprofondato

Un “2” travestito da “4” per l’ultima uscita in Serie A del Parma. La banda di D’Aversa, per la poca qualità e la scarsa voglia, infatti, ha subito l’ennesima debacle dell’anno. Nelle ultime trenta gare, i crociati hanno raccolto una sola vittoria, contro una Roma in piena crisi. L’annata degli emiliani è stata davvero deludente, sotto ogni punto di vista.

Il Pagellone della giornata 38 di Serie A: diamo i numeri

Il Crotone, nonostante fosse stato dato per spacciato ben prima, è riuscito a superare la squadra di Krause, che ha concluso all’ultimo posto questo campionato. Rispetto a ciò che è stato fatto vedere durante tutto l’arco dei mesi appena trascorsi, un “4” è anche un voto generoso.

Voto 3 – Il capitolo “Torino-Benevento”

Per parlare dell’incontro tra le due squadre sopracitate non basterebbe neanche un articolo a sé stante. La sfida è cominciata all’inizio della scorsa settimana, quando il Torino era conscio di dover ottenere un punto in due incontri. Il match contro la Lazio, durante il recupero infrasettimanale, è stato il vero ago della bilancia. Purtroppo, infatti, la scellerata Lega Serie A ha fissato questo recupero tra il penultimo e l’ultimo turno di campionato, conscio di poter falsare terribilmente il finale di stagione.

Tanti gli interessi in gioco e poco il peso del Benevento all’interno dello scacchiere del calcio italiano. Ecco dunque che martedì sera, allo Stadio Olimpico, è andata in scena la più tipica delle pagliacciate all’italiana. Nonostante i ragazzi di Inzaghi si siano impegnati, i granata hanno vinto 1-0 e hanno ottenuto la matematica salvezza.

Perché non fare recuperare la gare prima, data la prematura uscita dalla Champions League dei biancocelesti? Come mai non si è lasciato decidere in campo il destino di due società che han deluso durante l’arco della stagione (Torino e Benevento)? Perché Lazio-Torino non s’é giocata quando ancora gli aquilotti si stavano giocando un piazzamento per la prossima Champions League? Purtroppo a questi quesiti non abbiamo una risposta ma fermarsi a riflettere non può che far aprire gli occhi ai tifosi ancora disillusi.

Voto 2 – Il pirotecnico K.O. del Napoli

Se due giorni fa si fosse chiesto ad un qualunque tifoso quale squadra avrebbe giocato la Champions League l’anno prossimo, questo avrebbe risposto: “il Napoli“, senza doversi nemmeno fermare a riflettere. Allo Stadio Diego Armando Maradona, però, si è consumata una vera e propria tragedia sportiva. L’Hellas Verona, che nelle precedenti otto gare aveva collezionato ben cinque sconfitte, ha fatto uno sgambetto proprio agli Azzurri che, per colpa dell’1-1 e delle contemporanee vittorie di Milan e Juventus, hanno perso il treno-Champions.

Il Pagellone della giornata 38 di Serie A: diamo i numeri

Un “2” che poteva essere un “1” ma che è salito in classifica proprio a causa del comportamento del presidente della squadra campana. L’insufficienza gravissima in questo Pagellone della giornata 38 è dovuto al fatto che, in casa e con tutto l’organico disponibile, il match-point fosse alla portata e il successo sarebbe potuto essere il giusto riconoscimento per un finale di stagione in assoluto crescendo.

Voto 1 – Il comportamento di Aurelio De Laurentiis

Davvero ignominioso il comportamento del patron del Napoli. Solo questo è il commento che si può fare in merito alle azioni compiute da De Laurentiis ieri sera. Alle ore 23.28, infatti, con un Tweet, il produttore cinematografico ha licenziato il proprio tecnico, Gennaro Gattuso, dopo due anni nei quali il calabrese ha preso la compagine partenopea ed è riuscito anche a farla brillare.

Dopo un silenzio stampa imposto da ben quattro mesi, senza aver permesso all’ex-Milan di esprimersi con la stampa, De Laurentiis ha messo alla porta un proprio dipendente, congedandolo tramite un Social Network, a soli trenta minuti dal fischio finale della gara. I sentimenti legati a questa vicenda sono due: il dispiacere per Gattuso, professionista esemplare e sempre composto; la vergogna per un presidente che non ha saputo apprezzare colui che, nonostante le assenze e le difficoltà, è arrivato ad un passo dalla Champions League. 

Questo voto chiude il Pagellone della giornata 38 di Serie A, con l’augurio che questa rubrica vi abbia appassionato e con la promessa di tornare presto, non appena il nostro campionato darà il via alla stagione 2021/2022.

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