Dopo oltre tre mesi di stop forzato, il weekend del 20-21 giugno riparte il campionato.
In questi giorni di trepida attesa, analizzeremo come si ripresenteranno le squadre al continuo della Serie A e in che situazione le avevamo lasciate prima della “sosta”.
Dopo aver parlato della lotta scudetto (Juventus, Lazio, Inter), soffermiamoci sulla lotta per posti europei partendo dal quarto posto, ultimo valido per la prossima Champions League.
Oggi parliamo dell’Atalanta.
Atalanta: dove eravamo rimasti?
Non possiamo non cominciare dalla fantastica Champions League disputata dai bergamaschi: dopo le prime tre partite del girone senza aver raccolto un punto, gli uomini di Gasperini si sono scatenati raggiungendo la qualificazione agli ottavi dove hanno annientato il Valencia.
Tutti credevano che con l’impegno faticoso della coppa, l’Atalanta ne avrebbe risentito in campionato ma in realtà le prestazioni sono rimaste di alto livello; la squadra occupa il quarto posto con tre punti di vantaggio sulla Roma e una partita da recuperare.
Questo perchè Gasperini e la società sono riusciti a creare una cultura cioè hanno lavorato sui giocatori esaltandone le qualità e facendone uscire tutto il potenziale. Un lavoro che non si fa dall’oggi al domani ma che ha richiesto tempo.
Il gioco dei bergamaschi è assolutamente di livello europeo come dimostrano i risultati, in barba a chi dice che il modulo non è adatto a certi palcoscenici: pressing alto per recuperare subito il pallone, esterni che si propongono sempre dentro l’area come Gosens e Hateboer ed attacco esplosivo (il migliore della Seria A con 70 reti segnate) illuminato dalla classe di Gomez e soprattutto quest’anno dal miglior Ilicic mai visto, non tanto per le qualità che sono sempre state indiscusse, ma per l’impressionante continuità di rendimento.
Ovviamente qualche lato negativo c’è: il pressing alto serve anche a coprire i limiti che la retroguardia ha palesato, limiti più individuali che di reparto.
Come si riparte?
L’aspetto su cui si può lavorare, come detto, è la difesa: in particolare potrà essere Caldara a far compiere quello step in più a tutto il reparto difensivo, se viene lasciato in pace dagli infortuni.
Inoltre la notizia dell’introduzione delle cinque sostituzioni può far felice Gasperini dato che la panchina nerazzurra è, numeri alla mano, la migliore per gol realizzati da subentranti con 14 reti fra cui sette di Muriel (ottima stagione finora la sua) e tre di Malinovskyi.
A tutto questo, aggiungiamo anche che Zapata, assente a lungo per infortunio, ha avuto il tempo per recuperare al 100%.
Sul fronte infortunati da segnalare qualche piccolo affaticamento per De Roon, Gomez, Malinovskyi e Sportiello ma per tutti non sembra nulla di grave.
Appuntamento a domani con l’approfondimento sulla Roma.