Dopo oltre tre mesi di stop forzato, il weekend del 20-21 giugno riparte il campionato.
In questi giorni di trepida attesa, analizzeremo come si ripresenteranno le squadre al continuo della Serie A e in che situazione le avevamo lasciate prima della “sosta”.
Partiamo dalla lotta scudetto soffermandoci oggi sulla Juventus.
Juventus: dove eravamo rimasti?
I campioni d’Italia in carica hanno dovuto adattarsi ai metodi di un nuovo allenatore, Sarri dopo cinque anni trascorsi con Allegri. Questo adattamento è stato travagliato: i bianconeri hanno perso la tradizionale solidità difensiva per cercare di imparare a difendersi con un baricentro più alto come richiesto dal nuovo tecnico. Se a questo aggiungiamo il grave infortunio di Chiellini e l’inserimento precoce di De Ligt, le difficoltà sono inevitabilmente aumentate.
Oltre la difesa, anche il centrocampo (qui il nostro approfondimento) è sembrato un po’ appannato: tolto il grande inizio di stagione di Pjanic, l’infortunio di Khedira e il difficile ambientamento di Rabiot e Ramsey hanno costretto Sarri a cercare il giusto equilibrio in mezzo al campo. L’ultima partita prima della sosta però ha dato segnali incoraggianti perchè Ramsey è sembrato decisamente più a suo agio nel ruolo di mezzala destra rispetto al ruolo di trequartista e Bentancur è riuscito (forse) a scavalcare nelle gerarchie Pjanic (complice qualche acciacco) nel ruolo di regista.
In attacco Ronaldo, dopo il suo ormai solito avvio in sordina, ha segnato con una continuità impressionante; Dybala ha giocato molto bene e Higuain ha dato il suo contributo. Bernardeschi ha invece deluso mentre Douglas Costa ha combattuto con vari infortuni.
Come si riparte?
La sosta ha permesso ai bianconeri di recuperare giocatori importanti come Chiellini e Khedira mentre per Demiral dovrebbe volerci ancora un po’; Pjanic e Douglas Costa hanno potuto recuperare dai rispettivi acciacchi.
Le partite saranno tante, si giocherà in pratica ogni tre giorni e la Juventus, avendo una rosa lunga a disposizione, dovrebbe beneficiarne potendo applicare del turn over.
Restano però dei dubbi: chi schierare a centrocampo? E in caso di 4-3-1-2 chi farà il trequartista?
Le opzioni comunque restano tante, sarà compito di Sarri capire quale utilizzare a seconda della partita e del momento di forma della sua squadra.
Appuntamento a domani, con l’approfondimento sulla situazione Lazio.