Grazie al 2-0 rifilato al Marocco in semifinale, la Francia di Didier Deschamps raggiunge per la seconda volta di fila la finale Mondiale. Nonostante siano stati considerati da molti i più forti, i “Blues” raggiungono la finale malgrado i numerosi infortuni.
Cosa c’è dietro alla seconda finale della Francia: la gestione di Deschamps
Il merito va sicuramente al CT Deschamps, che ha saputo amalgamare al meglio i giocatori a disposizione. L’ex allenatore della Juventus ha dovuto rinunciare a giocatori come Nkunku, Benzema, Pogba, Kanté, Maignan, Kimpembe e Lucas Hernandez, con quest’ultimo costretto a lasciare il campo nel primo tempo della gara inaugurale contro l’Australia. Di conseguenza, Deschamps ha dovuto puntare su Fofana, Tchouameni e Giroud, con il milanista che ha disputato un ottimo mondiale dal punto di vista realizzativo. Nonostante questi cambiamenti, la Francia è riuscita comunque ad avere una buona organizzazione di gioco e solidità, vista in quasi tutte le partite. L’unica nota stonata è rappresentata dalla gara contro la Tunisia, persa 1-0 ma con la squadra già qualificata agli ottavi di finale.
L’evoluzione di Griezmann
A differenza del Mondiale 2018 in Russia, Deschamps ha modificato i compiti ad Antoine Griezmann. Il giocatore dell’Atletico Madrid ha arretrato il suo raggio d’azione, diventando così un tuttocampista in grado di essere decisivo anche in fase difensiva. Questa variante tattica ha liberato Mbappé e Giroud dai compiti difensivi, permettendo ai due attaccanti di concentrarsi sull’area di rigore, in particolare il milanista. Inoltre, i nuovi compiti di Griezmann hanno contribuito ad aiutare un centrocampo orfano di Kanté e Pogba.
Da Lloris a Mbappé: tutti i protagonisti della seconda finale della Francia
Come abbiamo già detto, la rosa della Francia è una delle più forti se non addirittura la più forte. L’esperienza internazionale di Lloris, Varane, Griezmann e Giroud, mischiata con le forze fresche di Koundé, Konaté, Theo Hernandez, Fofana e Mbappé, hanno permesso a Deschamps di puntare su una rosa di assoluto livello nonostante gli infortuni. Proprio Theo Hernandez si è rivelato uno dei migliori terzini del Mondiale, risultando decisivo contro il Marocco. Le 5 reti segnate da Mbappé e le 4 di Giroud, hanno fatto della Francia l’attacco più prolifico del torneo, rendendo così meno amara l’assenza di Benzema. A centrocampo Rabiot e Tchouameni hanno egregiamente sostituito Kanté e Pogba.
L’ultimo atto: Argentina-Francia
Sarà Argentina-Francia, Messi contro Mbappé l’ultimo atto dei mondiali in Qatar, una sfida affascinante che potrebbe permettere a molti giocatori “Blues” di vincere il secondo mondiale consecutivo. Per Kylian Mbappé potrebbe essere il secondo mondiale vinto a nemmeno 24 anni compiuti. Mettiamoci comodi e godiamoci lo spettacolo del “Lusail” domenica alle 16, un appuntamento con la storia.