Alla grande gioia per la rocambolesca vittoria in rimonta nel big match contro la Roma, è seguita una terribile notizia per il popolo juventino. Uscito anzitempo dal campo, Federico Chiesa ieri mattina è stato sottoposto ad accertamenti presso il J Medical. Il verdetto finale non è stato per nulla felice: lesione del legamento crociato e stagione finita. Un’annata molto sfortunata per il campione d’Europa rientrato nel match pareggiato contro il Napoli, e ora costretto a rimanere ai box per diverso tempo. Una pessima notizia inoltre, anche per la Nazionale in vista dei playoff di qualificazione ai Mondiali in Qatar. Il fuoriclasse bianconero grazie ai suoi strappi e alla sua determinazione, garantisce tanta vivacità al reparto offensivo, ed è per questo che la sua assenza dai campi sarà molto pesante. Visto l’infortunio di Chiesa, la Vecchia Signora ora più che mai, sarà costretta a cambiare le sue strategie di mercato.
Infortunio Chiesa: una assenza pesante per il prosieguo della stagione
Nel pre-partita di Roma-Juventus, l’amministratore delegato della Juventus Maurizio Arrivabene, è intervenuto ai microfoni di DAZN riaffermando un concetto importante: la qualificazione alla prossima Champions è un obbligo. Attualmente in quinta posizione a tre punti dall’Atalanta (che deve ancora recuperare una partita), la compagine piemontese sta vivendo una stagione di ricostruzione. I bianconeri infatti, hanno avuto fino ad ora un andamento altalenante mettendo in mostra tanti, forse fin troppi difetti.
L’addio di un bomber del calibro di Cristiano Ronaldo, non ha di certo aiutato Massimiliano Allegri e il suo staff. Il tecnico livornese non è ancora riuscito a dare una chiara identità ad una squadra che, ogni volta scende in campo, pare allo sbando e in confusione. La rosa è costruita male, e molti giocatori non sono da Juve, questo è chiaro, ma le colpe in questo caso, vanno in parte anche all’ex allenatore del Milan. Allegri era stato riconfermato questa estate per valorizzare una rosa giovane e inesperta, ma non sta riuscendo nel suo intento.
Ad aggravare la stagione dei piemontesi, si sta mettendo di mezzo anche la sfortuna come dimostrato dagli infortuni di Dybala e non solo. Ma ciò che ha scombussolato l’ambiente è sicuramente è l’infortunio di Federico Chiesa. L’ex Fiorentina infatti, è un interprete troppo prezioso nell’assetto tattico juventino. L’andamento realizzativo rispetto allo scorso anno è peggiorato, ma il numero 22 ha quel qualcosa in più che i suoi compagni non hanno. L’unico insieme a Cuadrado in grado di saltare l’uomo, Chiesa è capace grazie alle sue caratteristiche, di creare superiorità e dare imprevedibilità all’attacco. La sua agilità e intraprendenza creano diversi grattacapi alle difese avversarie.
Considerando il poco filtro tra centrocampo e attacco, e le zero idee di gioco in proiezione offensiva, puntare sull’imprevedibilità del figlio d’arte non è mai una brutta idea. Sono diverse infatti, le occasioni che la giovane promessa italiana riesce a creare sugli sviluppi di azioni individuale. Tutti questi pregi del nativo di Genova, fanno comprendere come ora per la dirigenza bianconera, non sarà affatto semplice trovare un sostituto all’altezza.
Quale reparto ha bisogno di rinforzi?
Tornando alle parole dell’ex direttore della Scuderia Ferrari, se la qualificazione e il passaggio del turno ai quarti di Coppa dei Campioni devono essere un must, allora servono assolutamente nuovi innesti. Questa squadra fino ad ora, ha dimostrato di essere inferiore alle prime quattro in tutto. Non solo nel gioco, ma anche nel dare continuità di risultati e di prestazioni. Sembra che chiunque giochi contro i bianconeri possa tranquillamente portare a casa il risultato. Un dato di fatto, ma anche un qualcosa di incredibile se si pensa ad una squadra che fino a due anni fa dominava senza problemi la Serie A.
Parlando di rinforzi, è inutile dire che per interpreti in rosa, il reparto difensivo in questa sessione di mercato invernale non ha bisogno di migliorie. L’esperienza di Bonucci, Chiellini e Danilo, la leadership di de Ligt, e la duttilità e intraprendenza di De Sciglio e Cuadrado, rendono la retroguardia bianconera ancora di alto livello. Note dolenti invece, sono il centrocampo e l’attacco.
Per quanto riguarda il primo, l’unico giocatore capace di dare gioco alla Juventus, è Manuel Locatelli. L’ex Sassuolo però, si è trovato spesso e volentieri a fare reparto da solo, poco aiutato dai suoi compagni. Ciononostante, i tre gol messi a segno fino ad ora sono la dimostrazione di una stagione molto convincente. Mettendo da parte Rabiot e Bentancur chiaramente non adatti al gioco di Allegri, e forse leggermente sopravvalutati dalla società, due giocatori che potrebbero avere un ruolo da protagonista sono McKennie e Arthur.
L’ingresso di Arthur contro la Roma svolta la gara
Lo statunitense è l’unico centrocampista in rosa in grado di inserirsi in area di rigore. Una vera mezzala che in un centrocampo a tre potrebbe trovare pane per i suoi denti. Con Locatelli titolare e McKennie a seguire, chi altro può giocare titolare per i piemontesi? Tenendo conto degli uomini a disposizione, Arthur è il calciatore che può far comodo in questo frangente. L’ex Barcellona è stato molto spesso criticato (ingiustamente in alcuni casi) per il poco verticalizzare e per la lentezza nella manovra. Il classe ’96 in effetti, è uno che predilige giocare in una squadra predisposta al possesso palla (non per caso fu scelto da Maurizio Sarri).
Nonostante le belle parole spese da Massimiliano Allegri sul suo conto, il brasiliano è sul mercato alla ricerca di una squadra che gli possa dare continuità in vista delle convocazioni ai prossimi Mondiali. Ma siamo veramente sicuri che non possa giocare titolare coi bianconeri? Dal momento del suo ingresso in campo nella gara di domenica, le cose sono totalmente cambiate. Agendo come regista, il prodotto del vivaio del Gremio, ha permesso a Locatelli di muoversi nel suo ruolo naturale di mezzala come nel gol che accorcia le distanze firmato proprio dal campione d’Europa.
E se quindi fosse il centrocampo a dover essere rafforzato? Locatelli, McKennie e Arthur ovviamente non possono giocarle tutte da qui fino al termine del campionato, e Rabiot e Bentancur non garantiscono continuità e lucidità. Con l’infortunio di Chiesa, Cherubini e la dirigenza proveranno a capire su quale ruolo puntare e in questo caso, prendere un centrocampista capace di dettare la manovra, o una mezzala di inserimento, non è una brutta idea.
Infortunio Chiesa: serve un sostituto naturale o una prima punta
Il dibattito sullo sterile reparto offensivo bianconero è da inizio stagione più acceso che mai. La Juventus fino ad ora ha messo a segno 31 gol in campionato. Troppo pochi se si vuole ambire alle prime quattro posizioni. Ed è così che l’infortunio di Chiesa, potrebbe dare l’input alla società piemontese di investire su una prima punta di livello. Inutile girarci a torno, Scamacca e Vlahovic hanno un costo del cartellino troppo alto per i parametri attuali. Sono entrambi delle promesse del calcio italiano ed europeo, ma considerando i problemi di bilancio, la Vecchia Signora ci proverà per uno dei due solo al termine della stagione corrente.
Nome che piace molto ad Allegri è quello di Mauro Icardi. Il centravanti argentino per caratteristiche, può fare al caso della causa bianconera. Nel PSG da due stagioni a questa parte sta trovando poco spazio, e magari un prestito di 6 o 18 mesi, potrebbe aiutarlo a ritrovare quella continuità e quella fame di gol vista già in Italia con le maglie di Sampdoria e Inter. Ieri sera il giornalista di Sky Sport ha dichiarato di un primo sondaggio per Sardar Azmoun dello Zenit. Vedremo che succederà nei prossimi giorni.
Parlando invece di un suo sostituto naturale, difficilmente la Juventus interverrà avendo già in casa Bernardeschi e Kulusevski, oltre al solito Cuadrado. Potrebbe trovare più spazio il giovane talento argentino Matias Soulé. Il classe 2003 si è messo in mostra in Lega Pro con la maglia della Juventus under 23, e sembra avere davanti un futuro roseo davanti a sé. Il nativo di Mar del Plata ha esordito in prima squadra nel finale del match pareggiato a Venezia, ed è già stato convocato in nazionale maggiore a dimostrazione delle sue grandi doti tecniche. Ovviamente si tratta di un calciatore giovanissimo e sul quale ci sarà molto da lavorare per farlo rendere al massimo del suo potenziale, ma vista la situazione, metterlo nella mischia potrebbe essere oltre che un azzardo, anche una bella sorpresa.
Insomma, nessuno di noi ora vorrebbe essere nei panni di Cherubini e Arrivabene. Ciò che è certo però, è che la dirigenza bianconera deve assolutamente intervenire per apportare migliorie alla rosa. L’infortunio di un giocatore del calibro di Chiesa non ci voleva viste le tante difficoltà di questa squadra. Se gli obiettivi stagionali sono la qualificazione alla prossima Champions League e il passaggio del turno contro il Villarreal, allora serviranno rinforzi.