Infortunio Sensi: quando la sfortuna non ha confini

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Ci sono molti fattori determinanti nell’economia di una carriera di un calciatore, la mentalità, la società, gli allenatori e anche la tenuta fisica. Stefano Sensi ormai ne ha le prove, il nuovo infortunio potrebbe portargli via ancora una volta del tempo prezioso per mettersi in risalto.

Van Basten, Ronaldo e Robben sono solo alcuni tra i più famosi giocatori martoriati, caviglie, ginocchia problemi muscolari, non c’è alcuna differenza. Il fisico sembra non reggere di fronte a una qualità spesso smisurata, e il tempo scorre inesorabile.

Nella partita di domenica una nuova smorfia di dolore e una nuova richiesta di sostituzione. Oramai Sensi ha una consapevolezza tale da essere conscio di quando è il momento di dire stop, e questo la dice lunga sulla quantità di infortuni che ha dovuto affrontare.

Andiamo a vedere nei prossimi paragrafi che cosa è successo domenica, e come ogni infortunio abbia costretto Sensi a non esprimere appieno il proprio potenziale.

Infortunio Sensi: quando la sfortuna non ha confini

Infortunio Sensi: la durata dello stop

Sensi dunque è costretto a fermarsi nuovamente, a perdere il sorriso e ricominciare un nuovo periodo di cure a causa di un nuovo infortunio. Il responso degli esami ha messo in luce una “distrazione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro”.

Inzaghi dovrà fare a meno di lui per alcune settimane, il rientro potrebbe essere fissato al 16 ottobre nella partita difficile contro la Lazio. Dispiace veramente vedere un giocatore dal gran potenziale venire martoriato costantemente dagli infortuni.

Speriamo che il proseguo della stagione possa essere più continuo, e che Sensi superi l’infortunio completamente. Anche perché a rimetterne non è solo il fisico, ma anche la tenuta mentale del giocatore, che ormai da tempo non riesce a esprimersi in modo costante.

Non si può giocare con il freno a mano tirato e non si può nemmeno andare oltre le proprie capacità fisiche, un binomio e una scelta che potrebbe passare nella testa del giocatore. Un pensiero fisso che attanaglia chi ha la sua sfortuna, “quando ricapiterà?” E quando ricapita riinizia il calvario.

Quanto ancora l’Inter può aspettarlo? La dirigenza avrà abbastanza pazienza e fiducia per continuare a puntare su di lui? Noi non lo sappiamo e forse nemmeno Sensi, certo è che questo nuovo infortunio non ci voleva.

Infortunio Sensi: quando la sfortuna non ha confini

La lista degli infortuni all’Inter

Elencare tutti gli infortuni subiti in carriera da Sensi sarebbe come rigirare il dito nella piaga, e noi non vogliamo farlo. Non possiamo esimerci però dal mettere in luce quelli subiti da quando gioca nell’Inter, per farvi capire la sua reale situazione.

Sensi arriva alla corte di Antonio Conte che lo vuole fortemente, e nelle prime 6 partite disputate si capisce ben presto il perché. 3 gol, 3 assist e una rapidità di movimento e soprattutto tecnica disarmante, una spina nel fianco per ogni difesa.

Ad ottobre però inizia il suo calvario all’Inter mentre prosegue quello personale che si porta dietro da Cesena e Sassuolo: problema all’adduttore e poi una ricaduta. Non vedrà il campo fino a Natale, con l’Inter che viene ridisegnata dal proprio allenatore.

Alla fine di gennaio un nuovo infortunio colpisce Sensi, un fastidio al polpaccio. Poi a febbraio un problema al piede e a giugno è il turno del bicipite femorale, stagione post lockdown saltata completamente. Il risultato? 29 partite saltate per infortunio e 19 partite giocate.

La fragilità e il talento

Ad alcuni artisti viene affibbiato il binomio di genio e sregolatezza o eccessi e doti artistiche. In questo caso il binomio è chiaro: fragilità e talento. Sensi è un giocatore con grandi qualità che quando possiamo ammirarle ci rendono chiaro tutto il suo valore.

Purtroppo queste vanno di pari passo con la sua fragilità fisica che speriamo non ne condizioni anche quella emotiva. Quanto sarebbe potuto crescere in questi anni se non fosse stato preso di mira dalla sfortuna? Di che tipo di giocatore staremmo parlando? 

Questo (purtroppo) non ci è dato saperlo, possiamo solo augurarci di rivedere Sensi giocare con continuità, e augurare a lui una pronta guarigione. Buona fortuna Stefano!

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