L’analisi tattica di oggi riguarda Inghilterra e Ucraina, che si sono affrontate per il secondo turno delle qualificazioni ai prossimi Europei. Le due squadre sono inserite nel girone dell’Italia. Gli inglesi hanno già vinto la prima partita, forse la più impegnativa per loro nel girone venendo a vincere a Napoli contro l’Italia. Con un’altra vittoria potrebbero prendere il largo verso la vittoria del girone.
L’Ucraina è invece al debutto nel girone ed è una squadra tutta da scoprire. Occupa la ventiseiesima posizione del Ranking FIFA e viene da un 2022 deludente con tre sconfitte sonore con Armenia e Scozia e un pareggio sempre con la Scozia. Il tabellino dice 0 goal fatti e 8 subiti in tre incontri di UEFA Nations League.
Analisi tattica Inghilterra Ucraina: le formazioni
Southgate costretto a cambiare formazione dopo aver perso Shaw per espulsione nella partita con l’Italia e con l’idea di dare un turno di riposo a Grealish. Tre i cambi rispetto alla partita con l’Italia. Avrebbe dovuto giocare Foden ma un attacco di appendicite lo costringe a lasciare il ritiro e probabilmente sarà operato nei prossimi giorni. Confermato Bellingham dopo la buona prestazione con gli azzurri
Southgate schiera l’Inghilterra con il 4-3-3. Pickford confermato tra i pali; Walker, Stones, Maguire, Chilwell in difesa ; Henderson, Rice, Bellingham a gestire la zona mediana del campo; Saka, Kane, e l’esordiente a 26 anni Maddison per il tridente offensivo.
L’Ucraina del tecnico ad interim Rotan si schiererà con un speculare 4-2-3-1. In porta Trubin; Karavaev, Svatok, Matviyenko, Mykolenko per la linea difensiva; Stepanenko, Zinchenko a centrocampo; Sudakov, Malinovskyi (il brillante giocatore ammirato per anni all’Atalanta e ora a Marsiglia), e Mudryk (su cui il Chelsea ha puntato molto) a supportare l’unica punta Yaremchuk.
Primo tempo: due lampi per sancire la superiorità dell’Inghilterra
Piano tattico delle due squadre subito evidente già dai primi minuti. L’Ucraina crea grande densità nella propria metà campo curando in particolare le linee di passaggio interne. Una fase difensiva a cui partecipa tutta la squadra ripiegandosi su se stessa. Le velleità offensive sono affidate alla fisicità di Yaremchuk nelle imbucate di Malinovsky e nella velocità di Mudryk. Peccato che il gioco si svolga quasi sempre nella metà campo dell’Ucraina e le punte hanno veramente pochissime occasioni per entrare in azione.
L’Inghilterra si dimostra da subito molto aggressiva a centrocampo cercando di stroncare sul nascere le azioni offensive ucraine. Molto efficace la prestazione di Henderson e Rice, pochi lampi da Bellingham e buona la prestazione Maddison che si fa vedere spesso per cercare l’appoggio dei compagni.
Pecca di efficacia l’Inghilterra negli uno contro uno, nel cercare la superiorità sugli esterni. Questo almeno fino a che non si accende la partita di Saka. Quando affronta e ha la meglio sul suo avversario la pericolosità dell’Inghilterra aumenta esponenzialmente. Punta l’uomo, rientra sul mancino e mette diversi palloni che Kane prima spreca poi, al 37’ insacca approfittando di un paio di indecisioni della difesa Ucraina.
Dopo solo tre minuti, ancora ispirato, Saka decide di fare in proprio e decide di accentrarsi e tirare sul palo più lontano un pallone imprendibile per il portiere ucraino.
Uno due micidiale che lascia pochi dubbi sulla superiorità dell’Inghilterra sull’Ucraina in ogni zona del campo.
Secondo tempo: Inghilterra gestisce il vantaggio senza fatica
Nella ripresa prova a cambiare Rotan il gioco dell’Ucraina. Fuori Mudryk, non ci sono occasioni di contrattacco e la sua velocità è risultata inutile entra il più tecnico Viktor Cyhankov. Soprattutto cambia i due esterni Mykolenko e Karavaev con Bujal’s’kij e Sobol’ per creare brio e gioco sulle fasce.
Ma il copione della partita non cambia. Il pressing dell’Inghilterra nella zona centrale del campo è molto aggressivo e puntuale. L’Ucraina non riesce a rendersi pericolosa.
L’Inghilterra gestisce il secondo tempo con grande autorevolezza senza spingere sull’acceleratore. Non corre nessun rischio Pickford, impegnato solo quando coinvolto nella costruzione del gioco dai suoi compagni. Senza sforzi va comunque più volte vicino al goal al quale non arriva forse perché troppo poco cinica. Il clima di partecipazione prima e durante la partita dei tifosi inglesi al fianco di quelli Ucraini, la vicinanza che il popolo inglese dimostra per il popolo ucraini in guerra ha forse tolto aggressività e voglia di infierire anche ai giocatori inglesi. L’importante, in fondo, l’hanno ottenuto: una vittoria chiara che li pone al vertice del girone di qualificazione.
Gli altri cambi di serata
Southgate, evidentemente soddisfatto della prestazione dei suoi, aspetta il 79’ minuto per fare entrare Toney, ventisettenne attaccante del Brentford. Spazio poi anche a Grealish e Gallagher per Maddison e Bellingam. Buono il debutto di Maddison, partita non eccelsa per Bellingham in forte dubbio prima della partita per alcuni acciacchi patiti dopo l’incontro con l’Italia. Southgate però crede in questo ragazzo e non ha voluto fare a meno del suo supporto fino agli ultimi minuti di questa partita.
Per l’Ucraina è uscito Yaremchuk per fare posto a Dovbyk attaccante del Dnipro-1 e Konopljanka al posto di Stepanenko.
Analisi tattica Inghilterra Ucraina: le considerazioni finali
Non un grande incontro dal punto di vista agonistico e tattico. Troppa Inghilterra per la modesta Ucraina. Ma in questo momento della stagione ha un valore importante anche una vittoria senza sprecare energie inutilmente, sapendo gestire l’incontro dall’inizio alla fine. Una grande prova di maturità dell’Inghilterra da questo punto di vista che dopo due partite mette un’ipoteca importante alla propria partecipazione ai prossimi europei.
Considerate anche le assenze della prima e dell’ultima ora Southgate può aspettare con motivato ottimismo la prossima competizione continentale. L’Inghilterra ci sarà e potrà essere anche una delle protagoniste.
A ben vedere c’è motivo di ottimismo anche per l’Italia. Per la squadra azzurra vista nel secondo tempo che è riuscita a mettere in forte difficoltà gli Inglesi. Ma anche per la modestia dimostrata dall’Ucraina che mette nuova luce sul proseguo del percorso azzurro nel girone di qualificazione. A condizione però di invertire decisamente la rotta, a partire da questa sera.