E’ intervenuto in sala stampa, per presentare Inter-Bologna, Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo durante la conferenza ha regalato spettacolo trattando diversi argomenti. Di seguito le parole dell’allenatore.
Sinisa Mihajlovic è stato uno dei grandi difensori della nostra Serie A. Proprio per questo motivo i giornalisti presenti in sala stampa hanno chiesto al tecnico come avrebbe fermato Lukaku. Sinisa, con molta ironia, ha risposto dicendo: “Non ci sarei riuscito. E’ più forte, più veloce, più grosso di me. Magari su un ring lo avrei anche potuto fermare, ma in un campo da calcio in cui non si possono dare colpi proibiti non avrei saputo come fare”.
Inter-Bologna, Mihajlovic: “Dicono che non c’è due senza tre”
Il Bologna arriva alla sfida con l’Inter dopo una bella partita vinta per 1-0 col Crotone. Con questa partita i rossoblù hanno interrotto una serie di 41 match durante i quali non è riuscita ha tenere la porta inviolata. Il tecnico ha commentato questo dato dicendo: “Questa statistica non mi preoccupava, io parto sempre per fare un gol in più dell’avversario, gioco per vincere. Poi abbiamo sempre subito gol a ogni tiro in porta. Come avevo detto la ruota primo o poi sarebbe girata“.
Ritornando al match di domani, e guardando agli ultimi due precedenti al San Siro, Mihajlovic ha detto: “Dicono che non c’è due senza tre, vediamo domani se è così o se è un’eccezione che conferma la regola“.
Per quanto riguarda il modulo con il quale i giocatori del Bologna scenderanno in campo, Mihajlovic ha detto: “Ho provato un nuovo assetto per capire chi parla con i giornalisti. Sto indagando, ve lo giuro se trovo chi parla con i giornalisti lo attacco al muro, lo faccio finire di giocare. Oggi sui giornali è uscito tutto, dunque c’è qualcuno di noi che parla. Ogni volta che giochiamo sui giornali esce la formazione, c’è sempre qualcuno che parla. Se un giocatore parla per mezzo voto in più, non so che gli faccio“.
Mihajlovic su Barrow: “Gli voglio bene come ad un figlio”
La conferenza dell’allenatore serbo si è conclusa parlando dei singoli. Il primo sul quale Mihajlovic ha espresso un pensiero è stato Musa Barrow.
L’allenatore ha detto: “Se è qua è perché l’ho voluto io, gli voglio bene come ad un figlio, cerco sempre di spronarlo e sappiamo tutti che la cosa che gli manca è un po’ di carattere e fame. Mi arrabbio con il giocatore importante, che ha qualità e che può risolvermi le partite perché voglio di più. E’ un rapporto sincero e leale il nostro. Quando vedo un giocatore moscio, impazzisco. Dimostri di essere più duro“.