Ha provato fino alla fine il Borussia Monchengladbach di Rose a portare a casa i tre punti nella sua prima partita della stagione di UEFA Champions League contro l’Inter; purtroppo la squadra tedesca non è riuscita ad andare oltre il pareggio. Primo tempo a porte inviolate, poi lo svantaggio per colpa del goal di Romero Lukaku che però non ha scoraggiato il Borussia, che è riuscita addirittura a passare in vantaggio e mantenerlo quasi fino alla fine. Ciò però non è bastato, Lukaku ha di nuovo salvato l’Inter con una rete in extremis, togliendo due punti preziosi agli avversari.
Inter-Borussia Monchengladbach, Rose: «Risultato giusto»
Il primo commento di Marco Rose arriva proprio su pari ottenuto, a sua detta giusto: «Risultato giusto per quanto visto in partita. Abbiamo sviluppato meno di quanto pensassi, ma nel complesso le abbiamo sfruttato al meglio le nostre occasioni. Si vede che comunque manchiamo un po’ di esperienza. Avremmo messo la firma per un pari qui, ma visto come sono andate le cose dispiace non aver gestito il loro attacco nel finale. Nel primo tempo abbiamo avuto troppo timore reverenziale».
A seguire, commenta la prestazione dei suoi uomini, a cui non ha nulla da rimproverare sebbene per lui si potrebbe ancora migliorare molto: «Abbiamo difeso molto bene, i nostri centrali nel complesso hanno controllato bene i loro attaccanti. I gol subiti ci possono stare, ma non posso criticare nessuno; è difficile giocare a San Siro, anche senza pubblico le squadre vengono influenzate. Non siamo riusciti a mettere in campo tutto quello che avevamo preparato: non siamo stati presenti a sufficienza nella loro area, abbiamo barcollato nel primo tempo senza fare tiri in porta».
Marco Rose: «Non era facile essere al top»
L’ultima dichiarazione dell’allenatore Rose riguarda i match futuri: «Dobbiamo affrontare partita dopo partita con grande attenzione. Il Madrid sarà arrabbiato, ma noi ci portiamo solo cose buone da Milano. Proveremo a migliorare i nostri errori, ma dopo tutti questi anni senza Champions ci può stare non essere subito al top»