Inter-Fiorentina, le dichiarazioni di Iachini alla vigilia

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Vigilia di Inter-Fiorentina, gara valida per la seconda giornata di Serie A: subito un esame difficile per la Viola di Iachini, che vuole confermarsi dopo aver cominciato la stagione con un successo in casa contro il Torino. Tre punti arrivati al termine di una buona prestazione, condita da tante occasioni che Ribery e compagni non hanno saputo sfruttare fino alla zampata di Castrovilli nel secondo tempo su una bella giocata di Chiesa. L’ultima sfida a “San Siro” fra nerazzurri e gigliati risale a due mesi fa, quartultima giornata di campionato, terminata sullo 0-0.

Inter-Fiorentina, Iachini alla vigilia: «Servirà una grande prestazione, nessun timore reverenziale»

Alla vigilia di Inter-Fiorentina, mister Giuseppe Iachini presenta in conferenza stampa il match contro i nerazzurri: «Avrei preferito affrontare i nerazzurri più in là, abbiamo qualche giocatore arrivato da pochissimi giorni e bisogna portarlo alla migliore condizione. L’Inter è una grandissima squadra, la prima antagonista della Juventus e parte per il secondo anno con un ottimo allenatore come Antonio. Ha fatto un grande percorso in campionato disputando anche una finale di Europa League. Questo la dice lunga sulla forza, lo spessore e le conoscenze di questa squadra. Servirà da parte nostra una grande partita dal punto di vista della personalità e dell’atteggiamento. Se pensiamo di fare solo una partita difensiva non ne veniamo fuori, se giochiamo con le nostre armi forse qualche problema glielo possiamo creare. Dovremo andare in campo senza timori reverenziali».

Il tecnico viola torna a parlare della gara con il Torino, vinta per 1-0 al “Franchi”: «C’è stata una prestazione importante. Nel secondo tempo i granata sono calati molto perché avevamo preparato la partita per far correre i loro tre centrocampisti attraverso continui cambi di gioco. Questo ha fatto sì che loro si stancassero e noi siamo andati a schiacciarli nella propria metà campo».

Iachini su Amrabat e Kouamè

Il tecnico si sofferma sui singoli, a cominciare da Amrabat: «E’ un giocatore che sta davanti alla difesa, sia che giochiamo a uno sia a due. Nel corso della partita non giochiamo sempre a tre a centrocampo, spesso con le mezzali andiamo dentro le linee a giocare sulla trequarti e ci trasformiamo in un centrocampo a due. A volte Amrabat si troverà a giocare a uno, perché mi piace alzare anche il secondo per attaccare l’area di rigore. Nella fase di possesso palla, Amrabat è il giocatore con più caratteristiche per restare nella sua posizione. Sa anche fare possesso palla e far girare il pallone».

Kouamè: «E’ un giocatore che ha struttura, fisicità e centimetri per diventare un centravanti: sta migliorando nel legare il gioco, sta crescendo molto e può diventare una prima punta a tutto tondo. Domenica scorsa gli è mancato solo il gol, ma arriverà».

Sul mercato: «Siamo quasi a posto. Per quel poco che manca il presidente e il direttore stanno lavorando per trovare qualche opportunità, considerando anche l’evoluzione del mercato».

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