Non solo Lukaku a quota 300 gol. Nella gara di ieri sera contro la Lazio, infatti, Samir Handanovic ha raggiungo quota 500 presenze in Serie A, raggiungendo Ciro Ferrara. È il secondo straniero in assoluto nella classifica dopo un’altra leggenda nerazzura, Javier Zanetti, fermo a 615. Il podio, invece, è composto dagli inarrivabili Buffon (ancora in attività), Paolo Maldini e Totti.
Handanovic, il suo percorso all’Inter
La storia del portiere sloveno all’Inter parte da lontano. Con maggior precisione, dall’estate 2012, quando deve raccogliere la pesante eredità di Julio Cesar tra i pali. Tanti sono gli interrogativi e le curiosità sul nuovo guardiano, protagonista di cinque ottime stagioni all’Udinese, club che lo ha lanciato in massima serie. I dubbi sono subito spazzati via: da Juan Jesus a De Vrij, in nove stagioni con l’Inter ha visto tanti difensori proteggere i suoi pali. Tanti i record conseguiti con questa maglia. Innanzitutto, si consolida la sua fama di pararigori: ben 25 parati, il migliore nel nostro campionato, davanti a un altro ex collega di tutto rispetto, Gianluca Pagliuca (24). Nel 2018/2019, inoltre, ha ottenuto il riconoscimento di miglior portiere, avendo condotto ben 17 partite senza subire reti. 314, in assoluto, i gettoni con la casacca del Biscione.
Un nuovo leader per l’Inter, dal 13 febbraio 2019. Da due anni a questa parte, infatti, è il capitano della squadra. In seguito alle note vicissitudini tra club e l’ormai ex bomber Mario Icardi, infatti, lo sloveno viene scelto come nuova guida dei compagni. Una scelta, forse, dovuta più a esigenze formali, che però si è poi dimostrata azzeccata. Nessun portiere ha mai insediato la sua titolarità e il suo ruolo all’interno dello spogliatoio è divenuto sempre più importante.
Tra critiche e futuro
A partire da quest’anno, però, sono partite alcune critiche in alcuni match clou. Un esempio? La topica, in cooperazione con Bastoni, nella semifinale di andata di Coppa Italia contro i rivalissimi della Juventus. Molte le riflessioni, inoltre, sui mancati tuffi per cercare di evitare gol o le difficoltà nel far ripartire l’azione da dietro. A 36 anni suonati, nonostante le titubanze, però, si ritrova ancora a difendere i pali della propria porta e negli ultimi match ha portato a casa due clean sheet, protetto da una difesa in crescita. Con i nerazzurri che, tra primato e record su record, hanno avuto molto da festeggiare nella notte di San Valentino.
In tanti, tifosi compresi, si interrogano sul futuro della porta. 36 primavere non sono poche e avanzano le alternative. Musso, Gollini, Meret. Tanti i nomi sul taccuino che piacciono alla dirigenza. La sensazione, però, è che Handanovic resterà almeno per un’altra stagione, che sia per fare da chioccia a un giovane portiere (si parla bene del figlio d’arte Stankovic), o per rappresentare una valida alternativa a un nome pronto. Comunque vada, una cosa è indissolubile: Samir rimarrà nelle memorie della società negli anni a venire. Nella speranza di poter cucire il primo trofeo, premio di tanta onorata carriera davanti alla rete nerazzurra.