Dopo i rumors delle scorse settimane, adesso sembra essere certa la configurazione definitiva del nuovo logo dell’Inter. Stando a quanto riportato dal portale Calcio e finanza, come emerso da alcuni documenti ufficiali del club, il prossimo “biglietto da visita” che contraddistinguerà le divise da gioco dei ragazzi di Antonio Conte non si discosterà eccessivamente da quello classico. Questo verrà apposto anche su tutto il resto del materiale tecnico e i gadget del merchandising.
Le principali novità, dettate da precise scelte di marketing, sono rappresentate dal cambio di denominazione da “Football Club Internazionale Milano” al più essenziale “Inter Milano”. C’è da precisare, tuttavia, a dispetto delle prime, polemiche reazioni sui social, che questo cambiamento è solo apparente. Infatti, esso non riguarderà la ragione sociale del club, ovvero, detto in maniera più semplice, il nome della società. E la nuova identità passa necessariamente anche da una scelta stilistica, in primis del font con cui si opererà, presumibilmente, in ambito commerciale e, per l’appunto, social.
L’aspetto estetico: meno lettere e solo i colori sociali
Tornando all’oggetto principale di questo epocale cambiamento nel club meneghino, il nuovo logo dell’Inter vedrà sparire le lettere F e C per lasciare spazio alle sole I ed M, sovrapposte tra loro, a voler quindi evidenziare la succitata nuova denominazione Inter Milano. Una scissione, quella tra le lettere, che mai prima d’ora si era verificata. Inoltre, verrà meno il colore dorato che fa da sfondo alle stesse lettere, che restano bianche, e al contorno del logo, che a sua volta diventerà interamente nero e in rimarcato contrasto con lo sfondo totalmente azzurro. I colori sociali, quindi, dalla semplice forma di linee sviluppate lungo la circonferenza, diventeranno predominanti.
Nel complesso, quindi, come detto, da una parte si tende a seguire la strada tracciata da altri club come la Juventus, che puntano su uno stile minimal ed essenziale, facilmente identificabile. Una scelta sicuramente che rispecchia la filosofia della famiglia Zhang, dettata dalla volontà di espandere il brand Inter anche al di fuori del calcio. Dall’altra, però, si cerca di non si stravolge più di tanto la tradizione di uno stemma che nel tempo ha certamente subito diverse modifiche, ma non ha mai rinunciato alla propria intrinseca identità.
La storia del logo dell’Inter: dalle lettere del primo alle lettere del nuovo, passando per il biscione
Il nuovo logo dell’Inter, come detto, ha diversi punti in comune con quello disegnato contestualmente alla fondazione, nel lontano 1908. Autore di quest’ultimo il pittore, nonché socio fondatore del club milanese, Giorgio Muggiani. Esso consisteva in un monogramma dal gusto liberty di ispirazione inglese, pressoché simile, se non quasi identico, a quello attuale. Chiaro segno che, nella storia nerazzurra, in poche occasioni si è cambiata rotta in tal senso. Le poche eccezioni sono rappresentate da alcune varianti quali l’inserimento delle scritte “Inter” e “1908” a cavallo di fine anni ’90 e metà anni 2000, o di altre celebrative del centenario e dei 110 anni della società. Altri, importanti elementi distintivi sono emersi in epoca fascista, con l’introduzione di una palla di pezza in un rombo equilatero nel 1929, e precedentemente dello scudo bianco con croce rossa che rappresenta la città di Milano e il fascio littorio al centro del cerchio.
Ma soprattutto, in quest’ultimo, si vide per la prima volta la mascotte dell’Inter, allora nota anche come Ambrosiana: il biscione. Questo sarebbe riapparso nei primi anni ’60, con lo stemma del 1961, in particolare, che molto si avvicinava al logo ovale ricorrente nella storia della Juventus, prima del passaggio alla più essenziale J del 2017. E se fino al 1977 nessun simbolo oltre la semplice stella dei primi 10 Scudetti era apparso sulle casacche nerazzurre, dal 1978 fece il suo esordio un nuovo logo molto apprezzato ancora oggi dai tifosi. Questo consisteva in uno scudo bianco con una striscia nerazzurra in diagonale, una stella in alto a sinistra e il biscione strisciante col collo nerazzurro. Ora tocca alla I e la M sovrapposte su sfondo azzurro e nero, che tutti i sostenitori si augurano faccia da accompagnatore a quelle vittorie che da troppo tempo mancano all’ombra della Madonnina, sponda nerazzurra.