Inter-Juventus è il big match della 18^ giornata di Serie A: Conte contro il suo ex giocatore Pirlo, una sfida sempre affascinante nonostante l’assenza dei tifosi. I nerazzurri vogliono tornare a vincere dopo la sconfitta con la Sampdoria e il pareggio contro la Roma, soprattutto per provare ad accorciare sul Milan capolista. L’allenatore salentino cerca inoltre il suo primo successo da avversario dei bianconeri. Nella scorsa stagione infatti, i nerazzurri hanno perso entrambi i confronti contro la Vecchia Signora di Sarri.
Inter-Juventus, le parole di mister Conte alla vigilia
Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico nerazzurro Antonio Conte ammette che il gap con la Juventus non è ancora colmato: «In questi ultimi anni la Juve ha stradominato in Italia e oggi è l’unico punto di riferimento per una squadra che vuole capire a che punto è. Non voglio parlare di favorite per domani sera. Noi dobbiamo avere grandissimo rispetto nei confronti della Juve che vuole dominare anche per il decimo anno consecutivo. Negli anni precedenti non c’è stata storia, noi stessi l’anno scorso abbiamo accorciato un pò e speriamo di fare lo stesso anche quest’anno.
Nessuna squadra in Italia può dire di aver colmato il gap con i bianconeri, che sono stati bravi anche a cambiare attraverso giovani e giocatori d’esperienza, cercando di migliorarsi ogni anno. Noi siamo cresciuti attraverso il lavoro, ma la differenza non si è ancora annullata. In questo anno e mezzo di lavoro siamo migliorati tanto. Possiamo però fare ancora meglio dal punto di vista della mentalità e della cattiveria agonistica per “ammazzare” l’avversario. Fa comunque parte di un percorso, i ragazzi stanno lavorando per crescere a 360 gradi».
Il tecnico su Eriksen: «Lo stiamo provando in diverse posizioni»
Su Vidal: «Ha l’esperienza per consentirgli di affrontare la sfida nella giusta maniera. Non parliamo certo di un ragazzo alle prime armi ma di un giocatore che ha vinto tanto in club di prestigio. Per tutti, comunque, è importante affrontare questo tipo di partite e utilizzare la pressione in maniera positiva, facendo in modo che non appesantisca sulle gambe e sul cervello».
Capitolo Eriksen: «Ho riportato un dato di fatto e anche i dirigenti hanno espresso la stessa cosa. Dobbiamo cioè cercare di sfruttare al meglio tutto il potenziale della rosa. Dietro Brozovic non abbiamo nella rosa dei centrocampisti un giocatore che abbia le caratteristiche del regista davanti alla difesa. Stiamo impostando Christian cercando di tirare da lui il meglio in questa posizione. Con noi ha giocato da interno e da trequartista. Avere un calciatore che può giocare in diverse posizioni a centrocampo può essere utile per me e per la squadra».