Continua la preseason delle squadre italiane, che si stanno preparando per l’inizio anticipato della Serie A: l’Inter è scesa in campo ieri alle 20:30 contro il Monaco al “P. Mazza” di Ferrara, subito dopo la gara del Milan, che in Germania ha vinto 1-2 contro il Colonia. Per il Biscione non è stata una partita semplice, soprattutto se si considera che la preparazione dei monegaschi è già in fase avanzata rispetto a quella dei nerazzurri. Il primo impegno ufficiale dei biancorossi sarà infatti già il 7 agosto in Ligue 1 contro lo Strasburgo. Vediamo quindi com’è andata la 2ª prestazione stagionale dell’Inter analizzandone eventi salienti e protagonisti.
Il primo tempo della gara di preseason fra Inter e Monaco
Nella prima frazione di gioco, Simone Inzaghi sceglie di schierare una difesa inedita e piuttosto offensiva, composta da Darmian, D’Ambrosio e Dimarco davanti al capitano Samir Handanovič. A centrocampo vengono confermati titolari rispetto alla gara di Lugano Bellanova, Asllani, Mxit’aryan e Gosens, con l’unica novità rappresentata da Gagliardini al posto di Agoumé. L’attacco è quello titolarissimo della Lu-La.
Sin dai primi minuti si notano le difficoltà difensive dell’Inter, che fatica a contenere l’esuberanza atletica e la maggiore brillantezza del Monaco, più avanti nella preparazione. I monegaschi tentano spesso di verticalizzare con palloni velenosi, mentre i nerazzurri tentano spesso la via della costruzione dal basso, che però risulta lenta e macchinosa. Dopo soli 7′, un errore di D’Ambrosio apre un’autostrada a Ben Yedder, che si invola verso la porta nerazzurra e serve a Golovin il pallone dello 0-1.
Il prosieguo del primo tempo è contraddistinto dai molti errori in fase di costruzione dell’Inter, i cui giocatori paiono imballati e fuori condizione. Gli squilli dei meneghini in questa fase di gara sono pochi, in particolare con Lautaro Martínez, che per poco non trova il gol in almeno due occasioni. In compenso, l’inedito assetto difensivo sembra penalizzare l’Inter, che subisce molto sul lato sinistro del campo. Dopo aver tentato invano di prendere campo, il Biscione al 30′ subisce lo 0-2. Stavolta è Golovin a fornire l’assist per il raddoppio a Ben Yedder, che sorprende Handanovič con uno scavetto preciso.
Nel finale della prima frazione, l’Inter con un moto d’orgoglio trova l’1-2 con Gagliardini, abile nell’approfittare della corta respinta di Nübel sul colpo di testa di D’Ambrosio dopo il corner preciso di Asllani. Al 44′ Lautaro Martínez sfiora addirittura il pari deviando di suola un cross di Dimarco.
Il secondo tempo
Dopo una prima fase di gara opaca, Inzaghi sceglie di sostituire Robin Gosens per dare minutaggio a Valentino Lazaro. Dopo una decina di minuti è proprio l’esterno austriaco a scodellare un cross insidioso per Martínez, che manda di poco a lato. Il volto dei nerazzurri sembra cambiato in questo secondo tempo, e la maggiore propositività li porta, in breve, al pareggio. È lo stesso Lautaro, il più in forma dell’attacco milanese, che al 59′ imbuca per Lukaku. Il belga non si fa pregare e dopo una progressione delle sue mette a sedere in area il suo diretto marcatore. Il suo tiro sul secondo palo, respinto dal portiere del Monaco con un intervento prodigioso, finisce poi sui piedi di Asllani, che firma il gol del 2-2.
A mezz’ora dalla fine entrambe le squadre operano molti cambi. Per i nerazzurri fanno il loro ingresso in campo Onana, Correa, Džeko, Dumfries, Brozović, Barella, Bastoni, De Vrij e Çalhanoğlu al posto di Handanovič, L. Martínez, Lukaku, Bellanova, Asllani, Mxit’aryan, Dimarco, D’Ambrosio e Gagliardini. Con i molti titolari ritrovati fra centrocampo e attacco, il finale di gara dei nerazzurri è gagliardo. Inoltre, con il passare dei minuti le squadre si allungano e ne giova lo spettacolo. Al 78′ Onana si riscatta dall’errore commesso contro il Lugano compiendo una doppia parata miracolosa su Minamino e Gelson Martins, mentre all’83′ l’ultima occasione è per i nerazzurri, che la sprecano con un calcio di punizione fuori di Çalhanoğlu.
Inter-Monaco (2-2): alti e bassi dei nerazzurri
La partita con il Monaco, dopo il primo (facile) test stagionale contro il Lugano, è stata la prima sfida di livello della preseason dell’Inter. Molti giocatori sono apparsi ancora fuori forma, sia dal punto di vista atletico che da quello tattico. Fra i peggiori dei nerazzurri nella serata di Ferrara sono stati i tre difensori titolari (che però non avevano mai giocato insieme), sorpresi in occasione dei gol monegaschi e lenti in fase di impostazione. Male anche l’armeno Mxit’aryan, che è parso sempre spaesato e fuori dagli schemi di Inzaghi, così come, a tratti, Robin Gosens. Bellanova ha messo in mostra buoni spunti in velocità, ma i suoi cross si sono sempre rivelati fuori misura e poco pericolosi. In attacco ha faticato parecchio ad ingranare Romelu Lukaku, che tuttavia è stato decisivo in occasione del gol del 2-2. L’ingresso di Edin Džeko ha invece mostrato un giocatore ancora imballato e poco reattivo, quasi mai coinvolto nel gioco nerazzurro.
Neppure le note positive, in ogni caso, sono state poche per l’Inter: Lautaro Martínez e Asllani sono stati, per distacco, i migliori in campo. L’argentino ha sfiorato il gol in almeno 3 occasioni – arrivando anche a colpire una traversa – e ha mandato segnali positivi per quanto riguarda il feeling con Lukaku. Il giovanissimo albanese ha confermato le buone sensazioni trasmesse a Lugano trovando anche il 1º gol in assoluto con la maglia nerazzurra. Positivi per l’Inter sono stati poi gli ingressi di Lazaro, molto vivace sul lato sinistro, e di Onana, che ha sventato per due volte il 2-3 monegasco e gestito con sicurezza alcuni palloni difficili. Molto bene anche la prova dei centrocampisti subentrati, che sono parsi già piuttosto in forma, e di Dumfries. Fra luci e ombre la prestazione di Correa, sicuramente più coinvolto di Džeko nel finale, ma senza spunti decisivi per portare a casa la vittoria.