Il Real Madrid, nonostante le assenze, vince anche a San Siro contro l’Inter col punteggio di 0-2. Si complica così la possibilità per i nerazzurri di passare il turno. Ma vediamo gli schieramenti delle due squadre e l’analisi tattica della partita Inter-Real Madrid.
Conte schiera la miglior difesa possibile col trio Skriniar-De Vrij-Bastoni; a centrocampo assente per Covid Brozovic (come Kolarov) al suo posto Gagliardini con Barella e Vidal mezzali mentre sulle fasce agiscono Young e Hakimi. In attacco Lukaku e Lautaro.
Zidane, come detto, ha molti indisponibili fra cui le pesantissime assenze di Sergio Ramos e Benzema. Assente anche Valverde. Quindi il tecnico francese schiera un 4-2-3-1 con Nacho al posto di Ramos, i due mediani davanti alla difesa sono Modric e Kroos con Casemiro a sorpresa in panchina. In avanti Hazard, Odegaard e Vazquez dietro Mariano Diaz.
Primo tempo: Il Real domina e segna, l’Inter entra tardi in partita ma Vidal condanna i suoi
Orrendo, così si può definire, l’approccio alla partita dell’Inter che quasi subito va in svantaggio a causa del rigore segnato da Hazard.
Non c’è reazione dei nerazzurri e il Real gestisce con calma i ritmi della partita grazie alla precisione e all’intelligenza di Modric e Kroos in cabina di regia e in fase di non possesso la squadra aspetta dietro la linea della palla senza pressare alto.
Anche Lukaku e Lautaro non sembrano fin da subito in gran serata perché, oltre a non ricevere quasi mai palloni giocabili dai compagni, sbagliano molto in fase di appoggio.
I blancos continuano a gestire il possesso palla muovendo il pallone da sinistra a destra con rapidità anche se Zidane lamenta uno scarso uso del cambio di gioco.
Proprio muovendo il pallone da un lato all’altro arriva un pericolo per Handanovic che può solo osservare il tiro dal limite di Vazquez sbattere sul palo.
Finalmente, dopo 25′, l’Inter si scuote provando ad alzare il pressing per cercare di impensierire la tutt’altro che impenetrabile difesa madridista.
Il pressing alto e un po’ di superficialità del Real permette ai nerazzurri di recuperare palla nei pressi dell’area, Vidal sta per calciare da pochi passi ma viene contrastato da Varane. Per l’arbitro è tutto regolare, il cileno è furibondo, viene ammonito e poi espulso per le reiterate proteste. A prescindere dalla concessione del rigore, follia di Vidal che lascia i compagni in dieci in un momento di difficoltà.
Conte schiera una sorta di 4-4-1 con Young che indietreggia, Skriniar terzino destro e Lautaro largo a sinistra a centrocampo per concludere il primo tempo.
Secondo tempo: Rodrygo chiude i conti e per l’Inter si fa durissima per la qualificazione
L’allenatore nerazzurro effettua subito due sostituzioni: fuori Lautaro e Bastoni dentro Perisic e D’Ambrosio per un vero e proprio 4-4-1.
I cambi sembrano dare l’effetto sperato perché l’Inter riesce a mettere in difficoltà il Real creando un paio di potenziali occasioni su dei calci piazzati.
La squadra sembra comunque decisamente più quadrata con questo nuovo assetto tattico.
Contromossa di Zidane che inserisce Casemiro per Odegaard e Rodrygo per Diaz passando ad un più coperto 4-3-3 in cui Hazard fa il centravanti.
Passano pochi secondi e il neo entrato Rodrygo segna: Vazquez, non seguito dalla difesa nerazzurra, crossa sul secondo palo per il brasiliano che da solo calcia al volo e raddoppia.
La partita termina sostanzialmente qui con solo un paio di opportunità per Perisic, l’ultimo a mollare (qui le nostre pagelle), ma Courtois si fa trovare pronto.
Analisi tattica Inter-Real Madrid: le considerazioni finali
Ancora una delusione in un match europeo per l’Inter: se con il Torino la squadra era riuscita rimontare, non è possibile in Champions sbagliare completamente l’approccio mentale alla partita specialmente contro un avversario come il Real Madrid in un match cruciale per la qualificazione.
Adesso, per passare il girone, i nerazzurri dovranno vincere le prossime due sfide e sperare che i blancos battano il Gladbach.
Per tornare alla tattica: che sia arrivato il tempo di cambiare sistema di gioco viste anche le caratteristiche di certi giocatori?
Zidane torna a casa soddisfatto per la prestazione dei suoi, apparsi quasi mai in difficoltà nonostante le pesanti assenze, e con la consapevolezza di aver fatto un grosso passo avanti per la qualificazione.