Antonio Conte si è presentato ai microfoni dopo la dilagante vittoria, per cinque a uno, della sua Inter contro la Sampdoria di Ranieri. I nerazzurri festeggiano la vittoria del campionato con una goleada.
Inter-Sampdoria, Conte: ”Soddisfazione immensa”
Antonio Conte ha parlato cosi della sua stagione all’Inter: ”La soddisfazione è immensa per i calciatori e tutti quelli che hanno contribuito ad arrivare a questo traguardo, dopo 11 anni c’era voglia di festeggiare nostra e dei tifosi che hanno aspettato troppo. Siamo contenti di regalare questa gioia e soddisfazione, continuando a fare cose eccezionali. Con la Samp avevamo perso l’ultima partita, in 19 partite abbiamo fatto 16 vittorie e 3 pareggi. Stiamo facendo qualcosa di incredibile, i ragazzi danno gioie continue ed è bello vederli giocare”.
Sul futuro, l’allenatore pugliese, non si sbilancia: “Non sono qui per parlare del futuro, sono qui per parlare del presente. Abbiamo lavorato tanto, dietro questo successo c’è tanta sofferenza da parte di tutti. Abbiamo ridato credibilità al club, adesso voglio godermi questo scudetto da qui alla fine. Poi, come si dice, Dio vede e provvede“.
”Ora siamo dei vincenti”
L’allenatore ex Juventus ha parlato cosi della mentalità acquisita: ”E’ stato un lavoro che ha dato tantissimo profitto, non solo dal punto di vista qualitativo perché tanti giocatori si sono valorizzati a livello di mercato, il valore è nettamente superiore a quello di quando sono arrivato, quindi l’investimento sul sottoscritto ha dato i suoi frutti. Da me i giocatori si aspettano uno che li porti a vincere, perché la mia storia è questa. Io porto aspettative e queste aspettative penso che siano state completate.
Sul futuro dei suoi giocatori: ”In questo gruppo ci sono comunque tanti giocatori con grandi margini di miglioramento anche di mentalità ma ora sono vincenti. Sanno che tipo di percorso va fatto e che mentalità occorre. Da quando siamo andati in testa non abbiamo mollato niente e questa è la mentalità giusta. La vittoria deve entrare nel cervello e diventare un’ossessione, una droga“.