Sesta vittoria consecutiva in campionato. Continua a macinare punti importanti in ottica scudetto l’Inter di Antonio Conte: Inter batte Spezia per 2-1. Non riesce il sorpasso ai danni dei cugini del Milan, che nonostante le pesanti assenze hanno espugnato il difficile campo del Mapei Stadium. Arrivano i 3 punti, nonostante una prova non brillante. I nerazzurri, infatti, sono riusciti a sbloccare il risultato soltanto al 51′, grazie ad una bella incursione del solito Achraf Hakimi. 20 minuti più tardi ci ha pensato Romelu Lukaku a raddoppiare, su calcio di rigore, il terzo di questo campionato. Nel finale c’è spazio anche per lo Spezia, che accorcia le distanze con l’ex atalantino Roberto Piccoli. Nerazzurri, a quota 30, che seguono ad una distanza di ritardo il Milan di Stefano Pioli. Spezia fermo a quota 11, quartultimo sopra Genoa, Torino e Crotone. Sotto riportate le dichiarazioni di Antonio Conte.
Inter-Spezia, le parole di Conte
Altro giro, altra vittoria. “La sesta vittoria consecutiva? Sicuramente quando si vince e si dà seguito alle vittorie è molto importante perché ti confermi nella zona alta della classifica in un campionato equilibrato con squadre forti del nostro livello“.
Inter non brillante, ma cinica. “Inevitabile ci sia stanchezza sia fisica che mentale, non dimentichiamo che abbiamo giocato ogni tre giorni e che quest’anno i ragazzi, specie i nazionali, hanno avuto zero riposo. Adesso dobbiamo preparare la partita contro il Verona per poi arrivare a Natale e recuperare un po‘”.
Cattiveria agonistica come principale caratteristica. “I ragazzi sanno benissimo che in ogni partita senza ferocia e determinazione diventiamo una squadra normale e dobbiamo mostrare ad ogni gara di voler vincere la partita. Quello che mi è dispiaciuto oggi è stato il gol al 94esimo. Potevamo evitarlo“.
E sul Papu… “Ho troppo rispetto per i miei calciatori… Ripeto: alla fine è giusto che, durante la sosta, si faccia un consuntivo e capire che tipo di situazione la società si aspettava e valutare in maniera obiettiva e serena“.