Inter-Torino 3-1, Conte: «Bravi a reagire dopo il gol subito»

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L’Inter torna a vincere a “San Siro” dopo la sconfitta col Bologna battendo 3-1 il Torino in rimonta. Un successo meritato per i nerazzurri che giocano un ottimo secondo tempo, dopo essere andati in svantaggio al 17’ per una papera di Handanovic che Belotti ha prontamente raccolto. Un gol che rallenta la spinta iniziale dei nerazzurri, ma nella seconda metà di gara è un’altra storia con Young, Godin e Lautaro che ribaltano tutto. Tre punti importanti per l’Inter che, battendo il Torino, supera l’Atalanta e aggancia la Lazio al secondo posto, piazzandosi a otto punti dalla Juve capolista.

Inter-Torino, Conte: «Partita dominata, la squadra è rimasta in piedi anche dopo il gol subito»

Nel dopopartita, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico nerazzurro Antonio Conte analizza il match della sua Inter contro il Torino. «Abbiamo iniziato molto bene la partita, dominandola in tutto e per tutto. Poi c’è stato il calcio d’angolo e, come succede spesso ultimamente, al primo episodio sfavorevole prendiamo gol. Dispiace anche perché oggi è stato Handanovic a commettere questo errore, lui di solito trasmette fiducia, ma è sintomo di un periodo particolare per tutti. Nelle altre partite altre ingenuità hanno compromesso il risultato finale, anche in maniera eccessiva. Quella di oggi è stata una buonissima partita, con un possesso palla del 60%, venti tiri in porta e nove calci d’angolo contro due. I ragazzi sono stati bravi, il gol subito poteva ammazzare chiunque, creandoci qualche problema a livello psicologico. Invece la squadra è rimasta in piedi e ha continuato a giocare e a cercare la via del gol».

Contro il Torino, l’Inter è tornata alla vittoria dopo il ko col Bologna e il pareggio di Verona. «I tre punti servono per portare entusiasmo, per dare fiducia ai calciatori e ripagarci dei sacrifici. Lavoriamo sotto tutti i punti di vista ed è chiaro che il risultato deve essere il giusto premio per questo sforzo. Dispiace quando non arriva, ma ribadisco che la strada è quella giusta, quella di un calcio aggressivo, possesso palla e portare tanti giocatori nella metà campo avversaria. E’ inevitabile che poi si possa rischiare qualcosa dietro».

Si sblocca finalmente Diego Godin, ennesimo calciatore nerazzurro che gonfia la rete in questa stagione. «Sono contento per Diego, è il 18° calciatore dell’Inter che va in gol quest’anno. Attacchiamo sempre con tanti uomini e siamo più imprevedibili rispetto al passato. Questa squadra ha grande spirito ed entusiasmo, a volte ha solo bisogno di credere maggiormente nei propri mezzi».

Addio a fine stagione? Conte smentisce: «Magari il presidente vuole allungarmi il contratto…»

Il tecnico smentisce le voci di un possibile addio a fine stagione. «Sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale, cercando di riportare la squadra dove merita e quindi a vincere. Ci vuole comunque tempo, è pur vero che al primo anno sulla panchina di una nuova squadra ho vinto qualcosa: in Serie B, in Premier League con la FA Cup, in Serie A con la Juventus. Detto questo, sono arrivato all’Inter con tanto entusiasmo e tanta voglia di lavorare con le stesse persone del passato. Il progetto che ho sposato ha una durata triennale, magari il presidente può decidere di allungare il contratto. Non voglio mai essere di troppo, ma sento soddisfazione per il lavoro che sto svolgendo, dunque non vedo il motivo per cui dovrei andare via».

Eriksen e Sanchez

Su Eriksen, partito dalla panchina per la seconda gara di fila ed entrato negli scampoli finali del match. «Sta lavorando, quando abbiamo ripreso a giocare aveva un bel piglio e infatti ha disputato tutte le partite da titolare. Deve cercare di mantenersi su questi livelli, noi comunque abbiamo bisogno di determinati equilibri ed è giusto che io faccia le opportune scelte per il bene della squadra. Christian sta crescendo e ha voglia di mettersi alla prova, anche lui sa di essere in una squadra ambiziosa che chiede tanto, in Italia le aspettative sono molto alte soprattutto se arrivi a suon di tromba. In Inghilterra ci ho lavorato e la situazione è più tranquilla da questo punto di vista».

Su Sanchez in coppia con Lautaro: «Alexis è un giocatore a cui piace ricevere palla sui piedi, è brevilineo e abile tra le linee, nel primo controllo ha la capacità di saltare l’avversario. Non è un grandissimo goleador ma sa creare tantissime situazioni con i suoi assist, sa dove mettere il pallone. Con Lautaro forma una buona coppia d’attacco. Non dimentichiamo che per gran parte del campionato abbiamo giocato con Lautaro-Lukaku. Per noi sono stati la vita e abbiamo fatto tanti punti anche grazie ai loro gol. Se avessi avuto Sanchez dall’inizio dell’anno avremmo avuto una risorsa in più, per fortuna sia Lautaro che Lukaku non si sono infortunati. Avere adesso in panchina uno di loro e poterli ruotare significa avere un’arma in più a gara in corso».

Inter-Torino, D’Ambrosio: «Conte ci aiuta ad alzare l’asticella, a volte ribalta lo spogliatoio…»

Inter-Torino 3-1, Conte: «Bravi a reagire dopo il gol subito»
Danilo D’Ambrosio, difensore Inter

Nel post gara di Inter-Torino si presenta anche il difensore Danilo D’Ambrosio, oggi titolare e protagonista quest’anno con 17 presenze e 2 gol: «Chi gioca all’Inter deve lasciar stare le chiacchiere, deve essere portato alle stelle quando le cose vanno bene e bastonato quando i risultati non arrivano. Questo all’esterno, poi noi all’interno siamo molto più equilibrati di quel che si crede. Abbiamo un allenatore che ci aiuta tanto e sta cercando di alzare l’asticella sotto tutti i punti di vista. Essere secondi in classifica è una risposta a tutte le chiacchiere che si sono dette negli ultimi giorni».

Il difensore sul suo allenatore Conte: «Da come ci parla, tutto sembra tranne un allenatore che non abbia voglia di rimanere con questo gruppo. E’ una persona esigente che ci chiede tanto. In alcune partite ha ribaltato lo spogliatoio ma le sue richieste ci fanno crescere tanto sotto il profilo individuale e collettivo. Lui sa come vincere e noi seguiamo i suoi consigli».

Sul suo ruolo: «Dipende dalle circostanze. Fare il terzo mi si addice di più per le mie qualità ma in diverse partite ho fatto anche il quinto. Nel mio ruolo c’è concorrenza ma è giusto così se si vuole puntare a vincere».

Sulla partita e in particolare sui gol. «Il bello del calcio è che prepari tante cose e poi il gol viene fuori da una giocata dei singoli come nel primo. Nel secondo è venuto fuori un bello schema. La tattica arriva a un certo punto, poi sono i giocatori che in campo determinano le azioni».

Anche stasera è stata, in parte, pazza Inter: «Questo aspetto fa parte del processo di crescita. In alcune partite non siamo stati bravi a chiudere il risultato, ma sappiamo di avere margini di miglioramento».

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