Il nuovo allenatore del Brescia Filippo Inzaghi ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero. Superpippo ha ricordato la tripletta segnata contro il Galles in maglia azzurra. Inoltre, Inzaghi ha parlato dell’Italia, soffermandosi su Belotti, e dell’arrivo di suo fratello Simone all’Inter.
Inzaghi: “L’Italia vince e convince, mi rivedo in Belotti”
Inzaghi ha esordito parlando della nazionale e del match odierno contro il Galles: “Tifo per un’altra abbuffata dell’Italia. Magari proprio con i gol del Gallo Belotti. Mi rivedo tanto in lui e spero possa rilanciarsi in questa rassegna. Ha le qualità per farlo”. Ha poi proseguito: “L’Italia vince e convince perché gioca con allegria. Questo significa che Mancini ha fatto un ottimo lavoro, sia sotto il profilo tattico, che della mentalità. Questa è la strada giusta per affrontare anche più avanti ogni avversità. Questa Nazionale ha i mezzi tecnici per stupire. Al di là del fatto che l’unione fa la forza”.
L’ex numero 9 del Milan ha poi elogiato in particolare due giocatori della nazionale, il primo è Ciro Immobile l’altro invece è Domenico Berardi: “Da anni mio fratello Simone mi ripete quanto sia forte Immobile e lo sta finalmente dimostrando anche con l’Italia. E da tempo poi sono convinto che Berardi diventerà il numero uno della Serie A“.
Inzaghi ha lasciato spazio anche a dei ricordi che lo legano alla nazionale, in particolare ad una partita valida per la qualificazione agli europei contro il Galles: “Spero che l’Italia possa passare il girone da prima al di là dell’avversario che poi incontrerà. Non sarei nemmeno invidioso se qualcuno eguagliasse o superasse la mia tripletta. Di sicuro io ero al settimo cielo quella sera, rimarrà sempre un ricordo indelebile nella mia testa. Segnare in azzurro tre gol a San Siro, il mio stadio, in 11 minuto è stata un’emozione fantastica.”
Simone e l’Inter
L’ex centravanti ha concluso l’intervista dicendo la sua sul passaggio di suo fratello Simone all’Inter: “Ci sentiamo e ci consigliamo spesso. Dopo cinque anni arriva un momento in cui o bisogna cambiare dieci giocatori o cambiare la guida tecnica. Penso che Simone abbia fato la scelta giusta, ha fatto qualcosa di incredibile a Roma. È contento anche per me, torneremo al Nord a darci battaglia. Papà Giancarlo? Sì, lui è davvero contento. Si riavvicina tutta la famiglia“.