Italia, Barella: “Spagna forte, ma io gioco con due fenomeni”

0

Il centrocampista della nazionale Nicolò Barella ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport dal ritiro di Coverciano. Il numero diciotto azzurro ha raccontato come sta vivendo questi Europei e come sarà la sfida contro la Spagna, valida per un posto in finale. 

Italia, Barella: “Spagna forte, ma io gioco con due fenomeni”

Il centrocampista dell’Inter ha iniziato l’intervista analizzando i punti di forza dei prossimi avversari dell’Italia: La Spagna campione d’Europa ha avuto un collettivo e un centrocampo di grandi giocatori, speriamo di ripetere quello che hanno fatto loro e di regalare alla nostra gente le notti magiche del ’90 che io ho potuto guardare solo nei video. La Spagna ha avuto fuoriclasse come Xavi e Iniesta che hanno ispirato tutti, non solo me, ma io ho caratteristiche diverse. Oggi c’è uno come Busquets a cui bisogna fare i complimenti perché è tra i migliori al mondo da tanti anni, c’è Koke, c’è Pedri”. Barella però non appare per niente preoccupato dalla sfida che lo attende e ha elogiato i suoi compagni di reparto Jorginho e Verratti: “Loro sono i due fenomeni che fanno girare la squadra, io penso più all’inserimento. Jorginho sbaglia raramente, è difficile pensare che possa fare qualcosa di diverso perché sceglie sempre la soluzione giusta. Bello ricevere tanti complimenti, ma la forza e il fulcro di questa squadra è il gruppo.”

Spinazzola e Lukaku 

Barella oltre che sulla prossima partita ha dato uno sguardo alla partita contro il Belgio, vinta anche grazie ad una sua prodezza: Quando Mancini stava parlando con la squadra alla fine della partita col Belgio io stavo abbracciando Lukaku, con lui abbiamo vissuto due anni splendidi fino allo scudetto, siamo diventati amici. Ero dispiaciuto per lui e contento per me, ma avrà tante occasioni per rifarsi. Non rivelo cosa ha detto il c.t., sono cose di spogliatoio. Segnare un gol è sempre un’emozione, farlo agli Europei è ancora più bello, ma mi è dispiaciuto non poter festeggiare davvero, è stato forse il primo gol in carriera per cui non ho esultato a fine partita, per via dell’infortunio di Spinazzola che era stato probabilmente il migliore di noi”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui