A distanza di un mese torna in campo l’Italia per l’amichevole contro l’Estonia e le due gare di Nations League contro Polonia e Bosnia: la Nazionale sarà guidata da Alberico Evani, vice del ct Roberto Mancini assente per la positività al covid. Gli Azzurri (41 i convocati) scenderanno in campo domani sera all’ “Artemio Franchi” di Firenze: certo sarà un amichevole ma l’Italia punta ad essere sorteggiata come testa di serie ai prossimi gruppi di qualificazione per i Mondiali 2022 in Qatar. Come riporta la Gazzetta dello Sport, essendo l’Estonia al 109° posto nel ranking FIFA una vittoria degli azzurri non cambia le carte in tavola, un pareggio o una sconfitta potrebbero invece risultare controproducenti. L’Italia è attualmente settima nel ranking europeo: il posto da testa di serie può essere assicurato con due vittorie nelle prossime tre gare.
Italia-Estonia, Evani: «Occasione per valutare il livello dei giovani»
Ecco le parole di Alberico Evani alla vigilia di Italia-Estonia: «E’ un ritiro complicato, ma lo spirito di gruppo dei ragazzi ci dà serenità e queste difficoltà possono aiutarci a crescere ancora di più. Mancini è come se fosse con noi, segue gli allenamenti e le riunioni in diretta. sotto quest’aspetto non ci sono cambiamenti se non che manca lui, fisicamente. Sarà emozionante sedere sulla panchina azzurra, è una cosa che non succede quasi mai, non l’avrei mai immaginato. Credo di poter far sì che la squadra senta il meno possibile l’assenza di Mancini. La sfida di domani sarà una buona occasione per dare una possibilità ai più giovani e ai nuovi. Ci auguriamo che siano in grado di dare il massimo».
Sull’avversario di domani: «Sulla carta l’Estonia sembrerebbe non essere un avversario difficile, poi le partite vanno giocate meglio dell’avversario e poi vinte. Da queste gare secondo me hai tutto da perdere: se vinci hai fatto il minimo, se pareggi o perdi diventa complicato. Questa partita servirà a verificare la personalità e il livello dei giovani, vedere se hanno capito e compreso cosa serve alla squadra, sia i movimenti in fase difensiva che in fase offensiva. Ci aspettiamo di non deludere il mister e la gente, e fare un’ottima partita. Poi serve il risultato, che è importantissimo».
Le parole di Sirigu: domani capitano?
In conferenza stampa anche il portiere del Torino, Salvatore Sirigu: «Non potendo controllare la pandemia e non potendo controllare i tesserati, ci sono dei dubbi. È comprensibile ma il protocollo è anche più rigido in Nazionale. Siamo isolati, facciamo controlli e ci atteniamo alle misure di sicurezza, anche quando affrontiamo dei viaggi c’è la massima sicurezza. Che qualcuno abbia dubbi ci può stare, capisco il momento, ma l’importanza della Nazionale non si discute».
All’estremo difensore granata la fascia di capitano? «Vedremo, l’ultima volta la fascia è andata a El Shaarawy e sono stato molto contento per lui. Ha giocato in Cina, sta passando un momento particolare, la fascia è stata importante. Poi se la prendo io tanto meglio. Sappiamo che la squadra ha un capitano, Chiellini, poi Bonucci che se lo è guadagnato di diritto. Essere capitano può essere la gioia di un giorno, siamo consapevoli chi la porta e chi l’ha sul braccio sul serio».