Come un vero e proprio fulmine a ciel sereno è arrivata da alcune ore la notizia, confermata anche dalla FIGC, delle dimissioni di Roberto Mancini da ct dell’Italia.
La vicenda ha del clamoroso per i modi ed i tempi, infatti, Mancini proprio pochi giorni fa è stato nominato responsabile di un progetto che lo mette ancor più a capo della Nazionale.
Il nuovo ruolo, dunque, per poter dar nuovo slancio al mandato di Roberto Mancini, che ha subito un duro colpo per la mancata qualificazione al mondiale in Qatar, si è in realtà rivelato un boomerang.
Il ct, infatti, ha dato da poche ore a sorpresa le dimissioni, per non meglio precisati motivi personali.
Alla base di questa decisione però potrebbero esserci anche alcune divergenze con alcuni vertici Figc proprio relative al nuovo “progetto Italia”.
Superato, infatti, il momento di massima crisi relativo alla sconfitta contro la Macedonia nel Marzo del 2022, nessuno avrebbe mai pensato ad una mossa del genere in questo momento.
Mancini, il bilancio da ct dell’Italia fino alle dimissioni
Roberto Mancini, ormai ex ct degli Azzurri, ha senza dubbio svolto un ottimo lavoro nel ruolo di selezionatore azzurro.
Il tecnico, infatti, dopo aver raccolto le macerie della gestione Ventura è riuscito a rivitalizzare l’ambiente azzurro attraverso vari aspetti.
Tra i principali troviamo ad esempio la volontà di lavorare coi giovani e con giocatori emergenti visionati in occasione di alcuni stage.
Il ct, durante i 5 anni di gestione ha chiamato molti uomini. Infatti, sono più di 100 i giocatori utilizzati, con anche molti giovanissimi chiamati per stage e partite amichevoli.
Tra gli altri aspetti positivi della sua gestione troviamo inoltre un’ottima identità di gioco, divertente, con meccanismi collaudati quasi come in una squadra di club.
Mancini è poi nella storia degli Azzurri in maniera indelebile dalla magica serata di Luglio 2021.
Infatti, nello stadio di Wembley, l’Italia proprio contro i padroni di casa inglesi, si è laureata Campione d’Europa per la seconda volta nella propria storia.
Il gruppo azzurro, infatti, non super favorito alla vigilia del torneo, si è affidato al gioco magistrale ideato dal ct ed è arrivato ad uno storico trionfo.
Il momento più duro invece è arrivato come conseguenza proprio della vittoria dell’Europeo.
Infatti, il ct sbagliando forse per riconoscenza verso vari membri del gruppo degli Europei, non ha dato la scossa decisiva per prendersi la qualificazione ai Mondiali.
L’eliminazione poi nel play off contro la Macedonia è stato senza dubbio il momento più brutto di Mancini come ct.
Dunque, dovendo fare un bilancio complessivo nonostante la mancata qualificazione alla rassegna del Mondiale in Qatar, l’operato dell’ex ct è ampiamente positivo.
Italia, ora chi come nuovo ct dell’Italia post dimissioni di Mancini?
In queste giornate a cavallo di Ferragosto, dunque, il clima in casa FIGC si preannuncia rovente, infatti, in ballo c’è il futuro prossimo degli Azzurri.
Le candidature più forti che trapelano dalle stanze di Via Allegri, sede della FIGC, sono quelle di Conte e Spalletti.
Per Conte, in caso di incarico si tratterebbe di un ritorno come tecnico dell’Italia dopo la buona esperienza precedente.
Il nodo è relativo alle richieste di ingaggio, ma con il contributo di vari sponsor, la sensazione è che Conte potrebbe facilmente convincersi a tornare ct degli Azzurri.
Per il tecnico di Certaldo, invece si tratterebbe di una prima volta da ct, dunque, sarebbe da capire come potrebbe ricoprire l’incarico.
Inoltre dopo le dimissioni da allenatore del Napoli post impresa dello scudetto vinto, Spalletti è si libero da altre panchine ma ancora sotto contratto con i Partenopei.
De Laurentiis per dare il via libera al tecnico vorrebbe il pagamento di una clausola di circa 5 milioni. L’importo alto della clausola garantisce prudenza poiché le casse della FIGC non dispongono di risorse illimitate, anzi.
Attenzione poi ad alcuni Campioni del Mondo del 2006
Nelle ultime ore inoltre dalle parti di Via Allegri sono iniziati a circolare vari nomi alternativi ai due profili principali di Conte e Spalletti.
Tra le opzioni ci sono alcuni nomi importanti nella storia della nostra nazionale, infatti, si vocifera di possibili contatti con Cannavaro, De Rossi e Grosso. Il primo, capitano della spedizione azzurra del 2006, è il nome con più esperienza in panchina.
De Rossi, avrebbe dalla sua l’aver già fatto parte in questi anni di varie spedizioni azzurre in veste di membro dello staff di Mancini.
La sua conoscenza del gruppo e le sue doti di leadership potrebbero essere inoltre un punto a favore.
Fabio Grosso invece, autore del rigore che ci ha laureato Campioni del Mondo nel 2006 è libero dopo l’ottima stagione di Frosinone. L’ex terzino sinistro degli azzurri dopo aver conquistato la Serie A coi Ciociari potrebbe essere un profilo interessante.
In attesa di scoprire nei prossimi giorni il nuovo ct, Mancini ha sicuramente sorpreso tutti con questa scelta a sorpresa.