L’1-1 dell’Italia contro l’Olanda in Nations League vale il terzo pareggio in quattro gare per la squadra di Mancini e il momentaneo secondo posto alle spalle della Polonia nel gruppo 1. Gli Azzurri avranno comunque modo di rifarsi nelle ultime due gare contro i biancorossi e contro la Bosnia per cercare di conquistare la vetta e qualificarsi per le semifinali.
Italia-Olanda, Mancini: «Partita dura, sapevamo che erano forti»
Al termine di Italia-Olanda ecco le parole del ct Roberto Mancini ai microfoni di Rai: «Loro hanno cambiato per la prima volta, si sono messi con un difensore in più. L’Olanda è una squadra forte con ottimi giocatori, sapevamo che sarebbe stata una gara dura. Il nostro atteggiamento? A volte non si può fare di più perché ci sono gli avversari: non ci capitava da tanto tempo, è stata una partita combattuta in cui entrambe le squadre hanno attaccato. Le occasioni più clamorose le abbiamo costruite noi. E’ stata una prestazione dura, maschia, ma va bene così. Vinceremo le prossime due partite e ci qualificheremo. Giocare a Bergamo? Siamo felici di essere qui davanti ad alcuni spettatori e sindaci della zona. Una bella serata, peccato per il risultato».
Così il difensore Leonardo Spinazzola: «Potevamo fare di più e andare sul 2-0, abbiamo sbagliato un paio di occasioni dopo il vantaggio ma le butteremo dentro più avanti. Loro sono una grande squadra, hanno cambiato modulo perché all’andata con quattro difensori andavano in difficoltà. Hanno tenuto bene in fase difensiva e le loro mezzali a centrocampo hanno dimostrato di avere grande qualità. Noi abbiamo tanta autostima, siamo un gruppo giovane con giocatori di esperienza. Siamo in un buon momento, abbiamo corsa e qualità. Contro la Polonia dovremo vincere».
L’analisi di Donnarumma e Pellegrini
Il commento di Gigio Donnarumma: «Ci tenevamo a far bene e a vincere davanti al nostro pubblico, purtroppo non ci siamo riusciti. E’ stata una partita dura, noi abbiamo avuto le occasioni più limpide ma non le abbiamo sfruttate. Va bene così, l’importante è non perdere e speriamo di vincere le prossime due partite. Passo indietro rispetto ad Amsterdam? No, anche lì è stata una partita dura, sappiamo che loro sono forti. Andiamo avanti per la nostra strada giocando il nostro calcio: ci aspettano due partite importanti che dovremo vincere».
Autore del vantaggio e di una prestazione positiva, il centrocampista Lorenzo Pellegrini analizza così la gara: «Mi sento sempre più a mio agio in Nazionale, come tutti i compagni. E’ proprio la nostra forza in questo momento, tutti coloro che entrano in campo fanno bene. E’ un bellissimo ambiente, lo staff è stato bravo a creare questa famiglia. Sono contento per il gol e la prestazione, ci è mancata la vittoria: piccolo rammarico, ora concentrati per la prossima.
Il gol? Ero in linea con i difensori avversari, Nicolò è stato bravissimo a vedermi e non era semplice. Nell’uno contro uno col portiere sono riuscito a segnare, sono contento perché il gol mancava da un po’ di tempo. Dopo il vantaggio abbiamo avuto alcune occasioni per indirizzare meglio la partita, loro però sono una grande squadre e a noi è mancato un pizzico di fortuna. Abbiamo bisogno di vincere la prossima partita con la Polonia, sarà fondamentale per la classifica».
Florenzi difende Immobile: «Trattato come l’ultimo dei Mohicani, merita più rispetto»
Così commenta Alessandro Florenzi, subentrato nel secondo tempo: «Chiunque va in campo deve dare il massimo, stasera tutti hanno dato il loro contributo. Siamo orgogliosi della nostra prestazione, dobbiamo continuare così e giocare con questo calcio perché siamo forti. Ho visto un’Italia che ha costretto l’Olanda a snaturarsi cambiando modulo dopo tanto tempo, se si sono presentati a cinque significa che temevano il nostro gioco: già di questo dovremmo essere orgogliosi. Ho visto una buona Italia che non ha mai perso la sua identità di gioco. Abbiamo fallito alcune opportunità ma capiteranno altre gare in cui faremo tre gol con altrettante occasioni».
Il terzino del Paris Saint Germain difende a spada tratta Immobile, forse eccessivamente criticato per le due occasioni fallite contro gli Orange: «Su Ciro ho letto cose che non stanno né in cielo né in terra: parliamo di un attaccante che l’anno scorso ha segnato 36 gol e sembra quasi una cosa normale, se l’avesse fatto Lewandowski avrebbe avuto tutti i titoli del mondo e in Polonia l’avrebbero trattato come un re. Qui Immobile viene invece trattato come l’ultimo dei Mohicani: qualcuno dovrebbe avere un atteggiamento diverso nei confronti di Ciro, che per gli italiano dovrebbe essere un beniamino e se qualche volta non fa gol, non deve essere assolutamente un problema. Nel gruppo Italia è amato per la persona e il giocatore che è, per noi è un campione e un punto di riferimento».