Italia-Svizzera 3-0, Mancini: «Vinto con grande merito»

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Vince, convince e si prende gli ottavi con un turno d’anticipo: l’Italia di Mancini rifila un altro tris battendo 3-0 la Svizzera, e replicando il risultato con cui aveva battuto la Turchia all’esordio. I numeri della nazionale azzurra sono sempre più importanti: decima vittoria di fila, 29° risultato utile consecutivo (a -1 dal record di Vittorio Pozzo) e mai prima d’ora l’Italia aveva segnato sei gol nelle prime due giornate della fase a gironi di un campionato europeo. Inoltre, per la terza volta è partita con due vittorie come nel 2000 e nel 2016.

Italia-Svizzera 3-0, Mancini: «Non era semplice, loro non sono una squadretta»

Le parole del ct Roberto Mancini nel postpartita: «Mi è piaciuto che i ragazzi abbiano giocato bene una partita molto difficile contro la Svizzera che non è certo una squadretta, è molto fisica. Abbiamo fatto fatica nei primi minuti ma poi abbiamo preso in mano la partita e abbiamo vinto meritatamente, potevamo anche segnare prima per chiuderla subito. I ragazzi sono stati bravissimi e non era semplice. Locatelli? Ha fatto una grande partita, una doppietta non è scontata per un centrocampista. L’azione del primo gol è stata bellissima, anche la seconda rete. Sono stati tutti bravi, non era facile con due partite in cinque giorni. Uscite dal basso? Cerchiamo di farlo perché vogliamo arrivare bene davanti e servire gli attaccanti, siamo usciti quasi sempre bene anche se a volte abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio o il tiro. Abbiamo comunque segnato dei gol molto belli».

Locatelli: «Il primo gol? Ero galvanizzato dal lancio…»

Ai microfoni non poteva mancare il man of the match Manuel Locatelli, protagonista di una doppietta da urlo: «Dietro c’è tanto lavoro, tanta determinazione. Sono felice e orgoglioso di questa partita, faccio parte di un gruppo fantastico ed è una vera fortuna essere qui. Forse il periodo della pandemia mi ha aiutato, l’anno scorso non sarei arrivato qui».

Il centrocampista del Sassuolo racconta la doppietta: «Il primo è stato bellissimo soprattutto per l’azione, Domenico (Berardi, ndr) mi ha fatto l’assist poi sono andato a chiudere. Di solito non accompagno così l’azione, ma ero galvanizzato dal lancio e ci ho creduto: ci vuole un pizzico di follia. Ho dedicato il gol alla mia fidanzata e ai miei genitori, il secondo gol invece è per tutti gli italiani e per coloro che hanno sofferto e stanno soffrendo. Speriamo di regalare altre emozioni. Cosa aspettarmi per il futuro? Non voglio fare viaggi mentali, resto con i piedi per terra e mi godo l’Europeo».

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