Nel corso degli anni sono stati tanti i calciatori ad aver lasciato la propria patria in cerca di fortuna. Ecco allora che parte una nuova rubrica dal nome “Italiani all’estero” e che mira a raccontare la recente avventura dei giocatori italiani in giro per l’Europa e per il Mondo. Il primo appuntamento riguarda Andrea Compagno, attaccante che milita con il Fotbal Club Steaua București, conosciuto con il nome di FCSB. Un vero e proprio killer del gol, capace di ferire molte compagini avversarie.
La tanta gavetta: i numeri di Andrea Compagno
Nato a Palermo il 22 Aprile 1996, Andrea Compagno ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio a partire da Gennaio 2015, giocando in Serie D. Per i tre anni successivi, la punta centrale ha cambiato città e club, senza mai avere l’opportunità di giocare in una divisione più importante. Dopodiché, nell’Agosto 2018, si è spostato a San Marino per vestire la maglia di Tre Fiori, compagine con cui ha dimostrato il suo istinto del gol vincendo due trofei in altrettante stagioni. Ben 41 gol in 48 presenze con la vittoria di Coppa Titano e Coppa Sammarinese.
Nel 2020/21 decide di cambiare completamente rotta e trasferirsi in Romania, dopo la chiamata del Craiova. Prima nella Liga II (seconda divisione rumena) e poi in SuperLiga per due anni, trovando continuità sia a livello di minutaggio che di reti. Messi a segno 26 sigilli in 61 partite, con la promozione ottenuta il primo anno.
Il passaggio al FCSB: una stagione da protagonista
Dopo tanta gavetta – tra Italia, San Marino e Romania – Andrea Compagno si conquista un’ottima opportunità, ovvero la chiamata del FCSB (Steaua Bucarest), compagine che milita nella SuperLiga e punta ad una buona situazione in classifica. Diventato il giocatore fondamentale per l’attacco del club di Bucarest, l’attaccante siciliano ha ripagato la fiducia.
Fino a questo momento, dall’inizio della stagione la punta classe ’96 ha già siglato 7 reti in 10 presenze, conquistando anche tre ammonizioni e conducendo la classifica marcatori del campionato. Un calciatore che si è finalmente formato e farà di tutto per dimostrare il proprio valore.
Dalla Serie D italiana alla prima divisone rumena, con in mezzo un passaggio fondamentale: l’esordio europeo, grazie alle due partite disputate in Conference League. Dal dimenticatoio alla redenzione, un altro esempio di “fuga” da parte di un calciatore che forse, in Italia, avrebbe meritato più spazio.