Joao Mario lascia, questa volta in maniera definitiva, l’Inter. Il club nerazzurro ha annunciato, attraverso il proprio sito ufficiale, di aver trovato un accordo con il centrocampista portoghese per la risoluzione del contatto.
Approdato in nerazzurro nell’estate del 2016 dallo Sporting Lisbona, a fronte di un esborso da 40 milioni di euro più bonus. In quel periodo era uno dei fantasisti più ambiti del panorama calcistico europeo. Dopo un Europeo giocato ad alti livelli, e coronato con la vittoria del titolo, Joao Mario aveva attirato su di sé gli occhi di molti top club europei.
Ma nel corso della sua avventura all’ombra del Duomo non è mai riiscito ad esprimersi in maniera continuativa ai livelli visti in nazionale. Dopo un anno e mezzo vissuto tra alti e bassi, nel gennaio del 2018 si è trasferito in prestito al West Ham , prima di tornare a vestire la maglia nerazzurra nella stagione 2018-2019 con Luciano Spalletti in panchina. Le ultime due stagioni le ha vissute lontano da Milano, in prestito, prima in Russia alla Lokomotiv Mosca e poi allo Sporting Lisbona dove è tornato a giocare su ottimi livelli e ha conquistato il titolo portoghese.
Joao Mario-Inter: i motivi della rescissione
Dietro il divorzio con un anno di anticipo dalla scadenza naturale del contratto tra il portoghese e l’Inter ci sarebbe una clausola stipulata con lo Sporting Lisbona. Infatti, al momento dell’acquisto nel 2016, i due club avevano messo nero su bianco che il club nerazzurro non avrebbe potuto cedere il giocatore in Portogallo, pena il pagamento di una penale di 30 milioni di euro. Si vociferava da giorni di un accordo tra l’Inter e il Benfica, sulla base di 7,5 milioni di euro. Ma per evitare di incorrere in una disputa legale, il club meneghino ha preferito lasciare libero il giocatore di accasarsi dove preferisce.
Molto probabile è a questo punto l’approdo alle aquile portoghesi, dove si parla di un contratto di cinque anni a 2 milioni di euro a stagione. Si parla di un intreccio più ampio di mercato con il Benfica, che è interessato a Lazaro. Con la cessione del terzino austriaco, probabilmente in prestito con riscatto a cifre gonfiate, si eviterebbe una minusvalenza nella cessione dei due giocatori.