Jorge Luiz Frello Filho noto come Jorginho è stato nominato calciatore dell’anno UEFA battendo De Bruyne e il compagno di squadra Kantè. Chi non conosce Jorginho potrebbe non stupirsi leggendo la notizia, un brasiliano sul tetto d’Europa.
No, è la vittoria di un italiano, di un talento che da solo non bastava. Un talento che per questo è stato coltivato, dagli allenamenti con la madre, ex calciatrice, fino alla gavetta tra Hellas Verona e Sambonifacese. La sua è una storia di determinazione e umiltà, le stesse che l’hanno portato a guidare il Chelsea alla vittoria della Champions League 2020-2021 e l’Italia alla vittoria di Euro 2020.
Jorginho, dal monastero al tetto d’Europa
Dopo la vittoria dell’Europeo la storia di Jorginho ha invaso giornali e blog sportivi. Erano definitivamente superati i periodi bui della vita in monastero. Quando era nella Berretti dell’Hellas Verona, infatti, alloggiava in monastero e veniva pagato 20€ a settimana.
Poi la Sambonifacese in Lega pro, fino a guadagnarsi un posto tra i grandi nella formazione scaligera. Jorginho in Serie A giocherà 151 partite con il Verona e con il Napoli segnando in totale 13 gol. La maggior parte di questi con i veneti. Infatti con Sarri la vena realizzativa è venuta meno a favore di qualcosa di più grande.
Ai tempi del Napoli Jorginho ha imparato a guidare un centrocampo come possiamo ammirare oggi. Tocchi di prima, verticalizzazioni chirurgiche e una visione di gioco fuori dalla media. Doti che lo portano al Chelsea tra lo scetticismo generale.
I primi momenti coi blues lo hanno visto crescere tatticamente. Inizialmente toccava tanti palloni infrangendo record di passaggi corti in singole partite. Una qualità che risulterà vincente più avanti, nei risultati, una volta scoperto il ruolo fondamentale di Jorginho in un centrocampo.
Cosa può volere di più? Il Pallone d’oro?
Recentemente il siparietto tra Cassano e Jorginho a Formentera ha invaso il Web.
Cassano esordisce con: “Oh Giorgio, ma ti rendi conto lo scandalo che sta venendo fuori?’, ‘Che è successo Antò?’, ‘Vogliono dare il Pallone d’Oro a te e non a Messi’. Jorginho dice: ‘No no, Antò, ma io sono d’accordo con te, assolutamente, Messi lo deve vincere sempre’. Cassano ribadisce: ‘Bravo, adesso allora ti stimo di più, bravissimo Giorgio”.
Scena divertente ma che pone degli interrogativi seri ora che Jorginho è il miglior giocatore d’Europa. Jorginho può davvero vincere il Pallone d’oro?
Per il futuro prossimo il centrocampista italo-brasiliano è chiamato a confermarsi con i campioni d’Europa in carica. La Premier League con colpi di mercato come Sancho e Grealish sarà ancora più competitiva.
Gli uomini di Tuchel, invece, forti dell’arrivo di Lukaku sono seriamente intenzionati a dare l’assalto al campionato dopo la Champions League 2020-2021. Aspettando di scoprire il futuro di Ronaldo e il rendimento di Messi al PSG sarà importante monitorare le performance di Jorginho. Difficile che riesca a emergere ulteriormente con gli attaccanti goleador più in vista. Come titoli vinti Jorginho ha fatto qualcosa di incredibile, meglio di chiunque altro quest’anno. Modric, forse, insegna qualcosa.
Per il futuro un po’ più remoto L’Italia dovrà provare a confermarsi con il mondiale in Qatar nel 2022. Jorginho a meno di imprevisti clamorosi sarà al centro del progetto azzurro. E se lo facesse da vincitore del premio calcistico individuale più importante?